Finocchietto selvatico

Caratteristiche generali
Il finocchietto selvatico è una pianta perenne che cresce spontaneamente. Caratterizzata da un alto fusto, in estate produce fiorellini gialli raccolti in ombrelle. A livello alimentare, del finocchietto selvatico si usano i germogli, i fiori e i frutti, chiamati “semi”.
È apprezzato per il suo aroma caratteristico.
Stagione
I fiori del finocchietto selvatico si raccolgono tra agosto e fine settembre.
Se invece si intendono usare i fusti, si raccolgono prima della primavera, in modo che siano più teneri. I frutti, comunemente chiamati “semi”, si raccolgono all'inizio dell'autunno, quando il fiore si è trasformato.
Uso in cucina
Del finocchietto si usano tutte le parti, in preparazioni diverse: i frutti sono usati per aromatizzare le carni grasse, come ad esempio la porchetta, ma anche per dolci casalinghi come tarallini, ciambelle e biscotti; le foglioline fresche si usano per insaporire pesce, salse e insalate; foglie e rametti entrano a far parte della tradizione culinaria sia siciliana (la celeberrima ricetta della pasta con le sarde) che marchigiana (per aromatizzare le lumachine di mare).
Curiosità
Il finocchietto selvatico è largamente usato anche in erboristeria e fitoterapia, grazie alle sue importanti proprietà. In particolare è usato per le sue proprietà digestive, per i gonfiori addominali, la colite, le coliche neonatali, la nausea e il vomito.
Per tutte queste proprietà e per il suo sapore gradevole, è usato quindi anche nella preparazione di infusi, tisane o liquori digestivi.

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