Farfalle

Caratteristiche generali
Le farfalle sono un tipo comune di pasta di grano duro, dalla forma caratteristica, appunto, di una farfalla ad ali spiegate o di un cravattino.
Per dare alla pasta questa forma, la sfoglia è tagliata in quadrati, spesso dal bordo zigrinato, che sono pinzati al centro.
In questo modo la pasta assume due consistenze: una più robusta al centro e una più delicata alle estremità, in una variazione continua che conferisce ai piatti una gradevolezza particolare.
Stagione
Tutto l'anno.
Tipi
Esistono alcune varianti della classica pasta farfalla, nelle dimensioni (in questo caso prendono il nome di farfallone o farfalline, queste ultime ideali per le minestrine) o nella sfoglia, che può essere anche rigata.
A Bologna esiste una variante tipica di pasta a forma di farfalla, con la sfoglia preparata all'uovo: gli “strichetti”, preparati tradizionalmente con i ritagli di pasta in eccedenza dalla preparazione dei classici tortelli.
Uso in cucina
Le farfalle, come pasta corta, si prestano a numerose preparazioni: infatti la loro forma trattiene il condimento nelle pieghe delle “ali”e lo lascia correre sulla sfoglia liscia.
Sono proposte generalmente con condimenti classici: ragù, piselli e prosciutto, zucchine, funghi, e frequentemente usate nella preparazione di pasta fredda, con pomodorini, basilico, mais, tonno e altri ingredienti a fantasia.
Come tutte le paste di grano duro, le farfalle si consumano previa cottura, che avviene in acqua bollente salata.
Metodo di conservazione
Le farfalle, e la pasta in genere, si conservano in luoghi asciutti, in contenitori chiusi, che possono essere grossi barattoli di vetro o semplicemente le loro confezioni, richiuse con un pezzetto di scotch.
Curiosità
Le farfalle sono nate già nel 1500 nel Nord Italia, presumibilmente in Lombardia e Emilia Romagna. Oggi sono molto amate in Liguria, dove sono servite col classico e celeberrimo pesto di basilico.

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