Che differenza c'è tra ciliegia e amarena
Ciliegie e amarene sono due frutti deliziosi e ricchi di antiossidanti che condividono diverse caratteristiche, a partire dall'aspetto piuttosto simile: entrambi infatti sono rossi e hanno una forma rotonda. Ma, nonostante alcuni evidenti punti di contatto, le differenze fra di loro ci sono eccome! E si tratta anche di differenze di non poco conto: è importante averle ben chiare, in modo da poter sfruttare nel modo migliore in cucina tutte le potenzialità di questi due fantastici frutti.
Di seguito vedremo nel dettaglio che differenza c'è tra ciliegia e amarena, considerando ogni aspetto: partendo da quello botanico fino ad arrivare a quello gastronomico relativo al gusto delle due bacche e quindi ai loro utilizzi nelle ricette dolci e salate.
Di seguito vedremo nel dettaglio che differenza c'è tra ciliegia e amarena, considerando ogni aspetto: partendo da quello botanico fino ad arrivare a quello gastronomico relativo al gusto delle due bacche e quindi ai loro utilizzi nelle ricette dolci e salate.
Differenze botaniche: la pianta di ciliegie e amarene non è la stessa!
Anzitutto va chiarito che fra ciliegie e amarene ci sono varie differenze semplicemente perché sono prodotte da due piante che, benché appartengano alla stessa famiglia, sono ben distinte (a differenza di quanto si potrebbe credere). La pianta delle ciliegie, infatti, è il Prunus avium, conosciuto volgarmente anche come ciliegio dolce.
Quella delle amarene, invece, si chiama Prunus cerasus: oppure ciliegio aspro (o acido), se si vuole usare una terminologia meno tecnica e più semplice da ricordare. In pratica, l'amarena è la varietà più conosciuta del ciliegio aspro: altre varietà di ciliegio aspro abbastanza diffuse sono le marasche e le visciole.
Anche del Prunus Avium (ovvero del ciliegio dolce) esistono varie tipologie: ad esempio c'è il ciliegio van, il ciliegio lapins, la mora di Cazzano e la varietà durone.
Quella delle amarene, invece, si chiama Prunus cerasus: oppure ciliegio aspro (o acido), se si vuole usare una terminologia meno tecnica e più semplice da ricordare. In pratica, l'amarena è la varietà più conosciuta del ciliegio aspro: altre varietà di ciliegio aspro abbastanza diffuse sono le marasche e le visciole.
Anche del Prunus Avium (ovvero del ciliegio dolce) esistono varie tipologie: ad esempio c'è il ciliegio van, il ciliegio lapins, la mora di Cazzano e la varietà durone.
Differenze nell'aspetto, nel sapore e nella consistenza della polpa
Per quanto riguarda l'aspetto esteriore, distinguere le ciliegie dalle amarene è piuttosto semplice. Infatti, anche se all'apparenza sembrano quasi uguali perché sono entrambe rosse e rotonde, ad un esame più attento si colgono almeno due importanti differenze. Anzitutto, le dimensioni: generalmente le amarene sono più piccole delle ciliegie.
Inoltre, la tonalità di rosso è diversa: anche se può cambiare un po' a seconda della specifica varietà di ciliegia o di amarena, in linea di massima – a prescindere dalla varietà presa in esame – le ciliegie hanno una colorazione rossa più accesa rispetto alle amarene che sono invece di un rosso più delicato, meno intenso.
Ci sono inoltre differenze significative anche rispetto al sapore e alla consistenza della polpa. Assaggiando prima una ciliegia e poi un'amarena ci si accorge subito di come la prima sia più dolce e succosa della seconda. Non per nulla l'amarena si chiama così proprio perché ha un gusto che tende un po' all'asprigno e all'amarognolo, quindi più intenso rispetto a quello della ciliegia.
La ciliegia invece è così dolce e invitante che quando si parla di questo frutto si dice sempre "una tira l'altra": una volta che si inizia a mangiare le ciliegie non si riesce davvero a smettere! Invece il fatto che siano leggermente acide rende le amarene non sempre gradite a tutti: al contrario, la ciliegia ha sicuramente un gusto più facile da apprezzare. E anche la consistenza della polpa è diversa: le ciliegie sono solitamente più morbide e polpose, mentre le amarene hanno una polpa più soda, dura e compatta.
La differenza di sapore fra i due frutti è anche dovuta al fatto che nell'amarena è presente l'acido ossalico, un composto che si trova in vari alimenti (ad esempio, fra gli altri è presente anche negli spinaci) e che appunto conferisce un retrogusto leggermente asprigno e amarognolo.
Inoltre, la tonalità di rosso è diversa: anche se può cambiare un po' a seconda della specifica varietà di ciliegia o di amarena, in linea di massima – a prescindere dalla varietà presa in esame – le ciliegie hanno una colorazione rossa più accesa rispetto alle amarene che sono invece di un rosso più delicato, meno intenso.
Ci sono inoltre differenze significative anche rispetto al sapore e alla consistenza della polpa. Assaggiando prima una ciliegia e poi un'amarena ci si accorge subito di come la prima sia più dolce e succosa della seconda. Non per nulla l'amarena si chiama così proprio perché ha un gusto che tende un po' all'asprigno e all'amarognolo, quindi più intenso rispetto a quello della ciliegia.
La ciliegia invece è così dolce e invitante che quando si parla di questo frutto si dice sempre "una tira l'altra": una volta che si inizia a mangiare le ciliegie non si riesce davvero a smettere! Invece il fatto che siano leggermente acide rende le amarene non sempre gradite a tutti: al contrario, la ciliegia ha sicuramente un gusto più facile da apprezzare. E anche la consistenza della polpa è diversa: le ciliegie sono solitamente più morbide e polpose, mentre le amarene hanno una polpa più soda, dura e compatta.
La differenza di sapore fra i due frutti è anche dovuta al fatto che nell'amarena è presente l'acido ossalico, un composto che si trova in vari alimenti (ad esempio, fra gli altri è presente anche negli spinaci) e che appunto conferisce un retrogusto leggermente asprigno e amarognolo.
Utilizzi in cucina
Ora che sapete con chiarezza quali sono le differenze fra ciliegie e amarene, vi sarà più facile utilizzarle in modo appropriato in cucina.
Anche qui infatti ci sono delle differenze: entrambi i frutti vengono impiegati soprattutto per le preparazioni dolci, ma l'amarena è senza dubbio maggiormente indicata per realizzare ottimi sciroppi, liquori e granite. Il suo sapore intenso e un po' amaro la rende perfetta a questo scopo: un esempio di liquore prodotto con le amarene è il famoso maraschino (come abbiamo visto prima, la marasca è una delle varietà più note del ciliegio aspro). Ultimamente si sta sfruttando il suo gusto particolare anche per preparare vini dalla nota deliziosamente fruttata.
In cucina le amarene vanno bene anche per preparare le confetture (ad esempio, la confettura di visciole): se non vi piacciono le confetture eccessivamente dolci, quelle a base di amarene incontreranno sicuramente il vostro gusto, visto che non sono molto dolci e hanno un leggero retrogusto amarognolo. La confettura di visciole è un ingrediente fondamentale di una ricetta tradizionale romana: la crostata di visciole.
Per quanto riguarda le ciliegie, si possono utilizzare in cucina per preparare diversi dolci: confetture (se vi piacciono le confetture "classiche" – prive di un retrogusto amarognolo - optate per le ciliegie piuttosto che per le amarene), torte, crostate, semifreddi, etc.
Ma, con un po' di creatività, sia ciliegie che amarene possono essere usate con successo pure per primi/secondi piatti e per preparazioni salate in genere: ad esempio, per realizzare una salsa con la quale accompagnare arrosti e filetti oppure per sperimentare un risotto particolare (seguendo l'esempio della ricetta del risotto alle fragole!).
Anche qui infatti ci sono delle differenze: entrambi i frutti vengono impiegati soprattutto per le preparazioni dolci, ma l'amarena è senza dubbio maggiormente indicata per realizzare ottimi sciroppi, liquori e granite. Il suo sapore intenso e un po' amaro la rende perfetta a questo scopo: un esempio di liquore prodotto con le amarene è il famoso maraschino (come abbiamo visto prima, la marasca è una delle varietà più note del ciliegio aspro). Ultimamente si sta sfruttando il suo gusto particolare anche per preparare vini dalla nota deliziosamente fruttata.
In cucina le amarene vanno bene anche per preparare le confetture (ad esempio, la confettura di visciole): se non vi piacciono le confetture eccessivamente dolci, quelle a base di amarene incontreranno sicuramente il vostro gusto, visto che non sono molto dolci e hanno un leggero retrogusto amarognolo. La confettura di visciole è un ingrediente fondamentale di una ricetta tradizionale romana: la crostata di visciole.
Per quanto riguarda le ciliegie, si possono utilizzare in cucina per preparare diversi dolci: confetture (se vi piacciono le confetture "classiche" – prive di un retrogusto amarognolo - optate per le ciliegie piuttosto che per le amarene), torte, crostate, semifreddi, etc.
Ma, con un po' di creatività, sia ciliegie che amarene possono essere usate con successo pure per primi/secondi piatti e per preparazioni salate in genere: ad esempio, per realizzare una salsa con la quale accompagnare arrosti e filetti oppure per sperimentare un risotto particolare (seguendo l'esempio della ricetta del risotto alle fragole!).