Massimo Bottura miglior chef del mondo

Quando si dice eccellenza. Massimo Bottura, chef italiano di fama internazionale, ha vinto per la seconda volta in tre anni il titolo di miglior chef del mondo.
La sua “Osteria Francescana” di Modena è infatti salita ancora una volta sul podio più alto della “World’s 50 Best Restaurants” - prestigioso premio organizzato sin dal 2002 dalla William Reed Business Media e che rappresenta un riferimento nel mondo della ristorazione internazionale per quanto riguarda eccellenza e professionalità - confermandosi così il miglior ristorante sul pianeta. La prima volta era accaduto nel 2016, per poi ottenere il secondo posto nel 2017 e, quest'anno, tornare appunto sul tetto del mondo degli chef.

La premiazione dell’edizione del 2017 era avvenuta in quel di Melbourne, Australia, mentre per il 2018 è stata scelta la cornice spagnola del Palazzo dei Congressi di Bilbao.

La “World’s 50 Best Restaurants” 2018 ha visto il trionfo dell’Europa con un podio composto dall’“Osteria Francescana” di Bottura al primo posto, dal “Celler de Can Roca” di Girona, in Spagna, al secondo posto, e dal “Mirazur” di Mentone di Nicola Colagreco, in Francia, al terzo posto.
Si è trattato quindi di un successo eccezionale per l’Italia, ancor più che l’evento era sponsorizzato da brand tutti italiani come San Pellegrino e Acqua Panna. A sorpresa, invece, l’edizione del 2018 ha visto anche il crollo dell’“Eleven Madison Park” di Daniel Humm a New York, il ristorante vincitore nell'edizione precedente, sceso dal primo al quarto posto.

A decidere il podio della “World’s 50 Best Restaurants” ci hanno pensato ben 1040 giudici tra giornalisti, ristoratori, addetti ai lavori e chef suddivisi in 26 regioni. Ciascun giudice, secondo il regolamento può esprimere 10 preferenze e gli esiti di questa prestigiosa competizione sono davvero in grado di rivoluzionare la geopolitica della ristorazione mondiale.
In molti parlano infatti della “World’s 50 Best Restaurants” come di una sorta di "Oscar del cibo", proprio per questo il successo di Bottura appare così importante a livello nazionale.

Ma se Bottura ride, gli altri ristoratori italiani non piangono. E’ stato ottimo infatti anche il risultato conseguito dallo chef Massimiliano Alajmo con “Le Calandre”, salito dal ventinovesimo al ventitreesimo posto. Bene anche Niko Romito con il suo “Reale” di Castel Sangro, salito dal quarantatreesimo al trentaseiesimo posto, ed Enrico Crippa, gestore di “Piazza Duomo” ad Alba, che si è confermato ad alti livelli pur scendendo dal quindicesimo al sedicesimo posto.

Ma non finisce qui: l’edizione 2018 dei “World’s 50 Best Restaurants” ha visto aumentare il numero di donne al top della ristorazione. Rispetto al 2017, che ha visto due sole donne rientrare nella classifica, quest’anno ci sono state molte new entry come Clare Smyth, allieva di Gordon Ramsay e vincitrice del “Best Female Chef” 2018.

Per quanto riguarda i premi speciali del “World’s 50 Best Restaurants”, lo chef peruviano Gaston Acurio si è visto assegnare il premio alla carriera, mentre il ristorante danese “Geranium” di Copenaghen si è aggiudicano il “premio Ferrari Trento per l’arte dell’ospitalità”. Degno di nota anche il ristorante nipponico “Den”, che ha vinto il “premio Lavazza” assegnato ai ristoranti che hanno effettuato la migliore scalata della prestigiosa classifica (dalla 45esima alla 17esima). Infine, il premio “Sosa” assegnato al miglior pasticciere dell’anno è andato a Cedric Grolet.

A margine delll'importante manifestazione, poi, il toccante ricordo di alcuni chef famosi scomparsi di recente come Gualtiero Marchesi e Paul Bocuse.

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