Frutta Martorana
Difficoltà:
Dosi: per
8 persone
Tempo:
90 minuti
Note:
+ 1 ora di posa in frigo e 24 ore di asciugatura
Le ricette siciliane:
Guarda anche le ricette siciliane di Ricettaidea.it:
Introduzione
Solo a guardarla, è impossibile frenare l’acquolina in bocca. Non c’è pasticceria in Sicilia che non la esponga in vetrina con arte. La frutta Martorana è un dolce realizzato con la pasta di mandorle, o “pasta reale”, deliziosa invenzione araba, degna, per la sua dolcezza e raffinatezza, dei più nobili palati.
Venne preparata per la prima volta a Palermo, nel monastero benedettino fondato dalla nobildonna Eloisa Martorana, della quale, sia l’edificio che il dolce, conservano ancora il nome. Le monache realizzavano questi dolcetti nel giorno della commemorazione dei defunti. Erano talmente orgogliose della bellezza e abbondanza dei frutti del loro giardino, da farne artistiche riproduzioni con la pasta reale. Ecco come nasce la frutta Martorana, deliziosa a guardarsi, sublime in bocca.
Mettete quindi alla prova la vostra creatività: Gustissimo vi dà la ricetta, voi, aggiungete l’arte!
Venne preparata per la prima volta a Palermo, nel monastero benedettino fondato dalla nobildonna Eloisa Martorana, della quale, sia l’edificio che il dolce, conservano ancora il nome. Le monache realizzavano questi dolcetti nel giorno della commemorazione dei defunti. Erano talmente orgogliose della bellezza e abbondanza dei frutti del loro giardino, da farne artistiche riproduzioni con la pasta reale. Ecco come nasce la frutta Martorana, deliziosa a guardarsi, sublime in bocca.
Mettete quindi alla prova la vostra creatività: Gustissimo vi dà la ricetta, voi, aggiungete l’arte!
Ingredienti
•1 kg. di mandorle sgusciate• •1 kg. di zucchero• •200 gr. di glucosio• •Coloranti vegetali per dolci q.b.• •Gomma arabica per alimenti q.b.• •Farina q.b.•Alcuni ingredienti potrebbero contenere
allergeni
(glutine, lattosio..) o tracce di derivati animali. Per maggiori informazioni leggi le guide:
“Alimentazione e allergeni”
e
“Alimentazione vegana”
.
Preparazione
Per prima cosa sbollentate le mandorle e privatele della pellicina. Pestatele poi in un mortaio, aggiungendo man mano lo zucchero (per un massimo di 250 grammi).
Setacciate la farina dolce ottenuta, raccogliendola in un recipiente nel quale verserete 150 gr. di glucosio.
In un tegame a parte, fate sciogliere le dosi rimanenti di zucchero e glucosio, portandole a ebollizione per circa 2 minuti. Unite quindi lo sciroppo alla farina di mandorle, amalgamando il tutto con cura per evitare la formazione di grumi.
Versate il composto sul vostro piano di lavoro, che avrete leggermente inumidito, e iniziate a lavorarlo prima con una spatola, poi, una volta tiepido, con le mani. Non appena l’impasto sarà liscio e omogeneo, avvolgetelo nella pellicola trasparente e fatelo riposare per un’oretta in frigorifero.
Trascorso questo tempo, iniziate a lavorare il vostro panetto. Dividetelo in pezzi ai quali darete la forma della frutta che preferite. Esistono degli appositi stampi, ma se siete artisti, date libero sfogo alle vostre mani!
Quando avrete finito di modellare i frutti, lasciateli asciugare per almeno 20 ore su un vassoio leggermente infarinato.
Munitevi quindi di pennelli e colori vegetali e scatenate il Giotto che è in voi. Per concludere, assicuratevi che i colori siano asciutti (occorreranno almeno 2 ore) prima di lucidare la vostra frutta Martorana con la gomma arabica alimentare.
Decorate con foglioline, tralci o altri elementi a tema.
Setacciate la farina dolce ottenuta, raccogliendola in un recipiente nel quale verserete 150 gr. di glucosio.
In un tegame a parte, fate sciogliere le dosi rimanenti di zucchero e glucosio, portandole a ebollizione per circa 2 minuti. Unite quindi lo sciroppo alla farina di mandorle, amalgamando il tutto con cura per evitare la formazione di grumi.
Versate il composto sul vostro piano di lavoro, che avrete leggermente inumidito, e iniziate a lavorarlo prima con una spatola, poi, una volta tiepido, con le mani. Non appena l’impasto sarà liscio e omogeneo, avvolgetelo nella pellicola trasparente e fatelo riposare per un’oretta in frigorifero.
Trascorso questo tempo, iniziate a lavorare il vostro panetto. Dividetelo in pezzi ai quali darete la forma della frutta che preferite. Esistono degli appositi stampi, ma se siete artisti, date libero sfogo alle vostre mani!
Quando avrete finito di modellare i frutti, lasciateli asciugare per almeno 20 ore su un vassoio leggermente infarinato.
Munitevi quindi di pennelli e colori vegetali e scatenate il Giotto che è in voi. Per concludere, assicuratevi che i colori siano asciutti (occorreranno almeno 2 ore) prima di lucidare la vostra frutta Martorana con la gomma arabica alimentare.
Decorate con foglioline, tralci o altri elementi a tema.
Accorgimenti
Per facilitare la lavorazione dell’impasto, potete leggermente inumidirlo con un po’ d’acqua.
Se utilizzate gli stampi per modellare i frutti, ricordate di rivestirli con la pellicola o di spolverarli con lo zucchero a velo, per facilitare successivamente l’estrazione della pasta.
La frutta Martorana può essere conservata per circa 3 mesi in un luogo fresco e asciutto.
Se utilizzate gli stampi per modellare i frutti, ricordate di rivestirli con la pellicola o di spolverarli con lo zucchero a velo, per facilitare successivamente l’estrazione della pasta.
La frutta Martorana può essere conservata per circa 3 mesi in un luogo fresco e asciutto.
Idee e varianti
Se non disponete di mandorle, potete ricorrere direttamente alla di farina di mandorle (1 kg.).
In questo caso scioglierete lo zucchero in 250 gr. di acqua, mescolando continuamente a fiamma bassa. Volendo, potete pure incorporare un baccello di vaniglia tagliato a metà, da rimuovere prima di unire la farina. Quando lo zucchero sarà filamentoso, versate a più riprese la farina di mandorle e amalgamate con cura per evitare la formazione di grumi. Procedete quindi come descritto sopra.
In questo caso scioglierete lo zucchero in 250 gr. di acqua, mescolando continuamente a fiamma bassa. Volendo, potete pure incorporare un baccello di vaniglia tagliato a metà, da rimuovere prima di unire la farina. Quando lo zucchero sarà filamentoso, versate a più riprese la farina di mandorle e amalgamate con cura per evitare la formazione di grumi. Procedete quindi come descritto sopra.
Le ricette siciliane:
•Ricette siciliane• •Consommé di carne• •Spaghetti con mollica (Spaghetti c’a muddica)• •Stracotto di fave e pasta (Pasta co’ maccu)• •Cotolette alla palermitana• •Falsomagro (Farsumagru)• •Impanata con i lolli (‘Mpanata che lolli)• •Torrone al sesamo (Giuggiulena o Cubbaita)• •Croccantini al pistacchio di Bronte• •Frutta Martorana• •Scorzette d'arancia candite• •Zuccata candita (Cucuzzata ‘ncilippata)• •Crispelle di San Martino (Crispeddi ri San Martinu)• •Gelo di melone (Gelu ri muluni) • •Gelo di limone• •Limoncello di Sicilia• •Pasta alla Norma•Guarda anche le ricette siciliane di Ricettaidea.it:
•Panelle• •Pasta alla Norma• •Caponata• •Pesto alla trapanese• •Arancini al ragù• •Pesto alla siciliana• •Pasta con le sarde• •Arancini di riso• •Cannoli alla ricotta• •Altre ricette siciliane•
Commenti
1 commento inserito
Inviato da
Giovanni, Peccato di Gola
il 02/01/2014 alle 09:27
ho provato a rifarla con la farina di mandorle :) vi ho citati nel blog! buon anno