Ostie ripiene
Alcune ricette Pasquali:
Introduzione
Il Molise è la regione più piccola dopo la Valle d‘Aosta e permette di trascorrere momenti da ricordare sia dal punto di vita turistico che culinario. Infatti è proprio la cucina molisana a caratterizzarsi per la sua genuinità che si traduce in piatti semplici, tipici della cultura contadina. La gastronomia, soprattutto nei periodi festivi, vanta un vasto repertorio di dolci. Un esempio sono le ostie ripiene: delizie che hanno origine, probabilmente, nel convento delle Clarisse di Agnone, comune alto molisano. La leggenda narra che le monache, aiutandosi con delle ostie a raccogliere delle mandorle caramellate cadute su un ripiano, non riuscirono più a staccarle. Questo dolce si prepara per le festività, a Natale o durante la Pasqua.
Ingredienti
•1 l. di acqua• •500 gr. farina• •Olio extravergine d’oliva q.b. (per ungere lo stampo)• •150 gr. di miele• •800 gr. di noci sgusciate e tritate• •400 gr. di mandorle sgusciate• •Buccia grattugiata di un’arancia• •70 gr. di cacao• •1 pizzico di cannella• •100 gr. di zucchero•Alcuni ingredienti potrebbero contenere
allergeni
(glutine, lattosio..) o tracce di derivati animali. Per maggiori informazioni leggi le guide:
“Alimentazione e allergeni”
e
“Alimentazione vegana”
.
Preparazione
Impastate l’acqua e la farina fino a formare una pastella semiliquida. Versate un cucchiaio del composto e spalmatelo rapidamente sullo stampo rovente. Fate cuocere per circa un minuto e girate lo stampo per terminare la cottura dall'altro lato. Preparate le ostie e mettetele da parte.
Preparate ora il ripieno: fate bollire in una casseruola, a fuoco moderato, il miele e lo zucchero fino a farli sciogliere (per circa mezz'ora). Aggiungere il resto degli ingredienti e amalgamate il tutto sul fuoco, ancora per alcuni minuti. Ultimata la preparazione, tenete l'impasto in caldo a bagnomaria. Servitevi del composto così ottenuto per farcire le ostie.
Preparate ora il ripieno: fate bollire in una casseruola, a fuoco moderato, il miele e lo zucchero fino a farli sciogliere (per circa mezz'ora). Aggiungere il resto degli ingredienti e amalgamate il tutto sul fuoco, ancora per alcuni minuti. Ultimata la preparazione, tenete l'impasto in caldo a bagnomaria. Servitevi del composto così ottenuto per farcire le ostie.
Accorgimenti
Per evitare che il ripieno si rapprenda, tenete in caldo il tegame che lo contiene immergendolo in acqua calda. Farcite le ostie a due a due e mettetele subito sotto peso per non farle staccare. Lasciatele così per alcune ore e ricordatevi di conservarle in ambiente fresco e asciutto.
Idee e varianti
Le ostie possono essere comprate già fatte. Se, invece, volete rispettare la ricetta e preparale, dovete utilizzare l'apposito stampo. Per quel che riguarda il ripieno, se volete dare un sapore più deciso, potete aggiungere 3 tazzine di caffè.

2 commenti inseriti
Inviato da
il 09/07/2013 alle 16:33

Ciao Francesco, essendo regioni confinanti, molte delle tradizioni culinarie di Puglia e Molise sono simili. Molto probabilmente anche quella delle ostie ripiene è una delle tipiche ricette “contese” fra una regione e l’altra.
Inviato da
francesco
il 01/04/2013 alle 22:20

La storia è la stessa ma è di un convento di Monte Sant'Angelo (FG). Nella terra tra Manfredonia e Monte Sant'Angelo sono nate le ostie ripiene, i scaldatelli, i poperati, ed i taralli all'uovo ricoperti con l'albume (i taralli n'geleppete). Stesso procedimento delle scarcelle preparate a Pasqua solo che la pasta usata è quella dei biscotti friabili ricoperti di albume e ricoperti di pralline piccole e decorate anche con ovetti di cioccolata.