Caratteristiche generali del tamarindo
Il tamarindo è un albero sempreverde appartenente alla famiglia dei legumi, come carrube, fagioli, ceci o lenticchie. Come un buon legume, ha un importante contributo in sostanze nutritive. Il frutto del tamarindo è marrone quando essiccato e ha un guscio che riveste un baccello contenente la polpa che è un po' appiccicosa, con un sapore agrodolce che viene utilizzato in molte cucine. La polpa del tamarindo può essere più o meno acida a seconda del grado di maturità che il frutto ha. Originario dell'Africa tropicale, il tamarindo si è poi diffuso attraverso l'India e attualmente cresce ed è ampiamente utilizzato in America Latina e nel sud-est asiatico. Il tamarindo viene usato nelle ricette dolci, ma è anche utilizzato per preparare condimenti e in alcune aree del Sud-Est Asiatico, è molto comune prepararne una bevanda rinfrescante. Dunque scopriamo meglio cos'è il tamarindo, quali proprietà e benefici vanta e come usarlo in cucina.
Tamarindo: stagione
I semi del tamarindo hanno un alto potere germinativo, ma è sempre bene utilizzare un piccolo vaso per germinare i semi e potersi prendersi più cura delle piantine. Una volta trapiantate in campo, le piantine prosperano meglio nelle zone di clima caldo e semi-secco, con inverni miti, poiché non tollerano tanto il freddo. Per la pianta del tamarindo il frutto viene raccolto tra gennaio e aprile.
Tipi/Varietà di tamarindo
Il tamarindo è l'unica varietà del genere Tamarindus, quindi c'è solo un tipo di questi alberi.
Proprietà nutrizionali del tamarindo
Vediamo ora per il tamarindo, proprietà e benefici per il nostro organismo. Questo frutto ha una moltitudine di vitamine e sostanze nutritive benefiche per la nostra salute. È una grande fonte di vitamina C, vitamina A e vitamina B3, oltre ad avere un alto contenuto di fibre, ottimo per migliorare il transito intestinale.
La polpa del tamarindo ha anche abbastanza zucchero, quindi è un alimento che ci dà energia. Un altro elemento che si distingue nel tamarindo è l'acido acetico, che controlla alcune infezioni fungine, così come minerali come magnesio, fosforo e calcio, elementi che ci aiutano ad avere ossa e muscoli sani e forti.
Il tamarindo è anche usato per guarire e migliorare molti problemi di salute grazie ai suoi benefici e proprietà. I disturbi più importanti in cui si raccomanda l'uso del tamarindo sono mal di testa, raffreddore, tosse, emorroidi e stitichezza. Viene anche usato per combattere la disidratazione, per mantenere il corpo fresco e addirittura per alleviare i sintomi della sbornia. A loro volta, in diverse culture le sue foglie sono state utilizzate come antipiretico per malattie come la malaria.
Uso in cucina del tamarindo
Adesso scopriamo il sapore del tamarindo, come si mangia e come viene usato in cucina. La prima volta che si assaggia un tamarindo, il sapore particolare del frutto, potrebbe non essere subito gradevole. La polpa del tamarindo è più acida quando il frutto è verde, ma diventa molto dolce a maturità. L'unica cosa commestibile del tamarindo è appunto la polpa, e può essere mangiato in una moltitudine di modi: naturale, nel succo, nel tè, nell'acqua e persino nella marmellata. Può anche far parte della lista degli ingredienti di vari menù in associazione a piatti salati. Inoltre il tamarindo può essere aggiunto a zuppe, salse e marinate.
È un ingrediente base della cucina asiatica e latinoamericana. In Messico il gusto del tamarindo è molto popolare e viene utilizzato per aromatizzare molti cibi e dolci. In India e Pakistan, il chutney di tamarindo dolce è usato come condimento per samosa e altri piatti. Questo frutto è anche ampiamente usato per fare la pasta (pasta di tamarindo) che è uno degli ingredienti principali del Pad Thai.
Come pulire il tamarindo
Il modo più veloce per arrivare alla polpa di un tamarindo, è rompere la buccia con la mano e rimuovere la polpa appiccicosa con le dita. Quando si tratta di uso commerciale, l'intero baccello viene invece bollito per ammorbidire il guscio esterno, quindi macinato con acqua e filtrato per rimuovere tutti i pezzi di guscio e seme, successivamente la polpa viene inscatolata per la vendita.
Guida all’acquisto del tamarindo
Per quanto riguarda l'acquisto, possiamo trovare il tamarindo nei negozi di alimentari latini o asiatici e dai fruttivendoli specializzati, che hanno una maggiore varietà di alimenti. In alternativa è possibile acquistare la polpa di tamarindo sottoforma di pasta, solitamente all'interno di contenitori di latta.
Metodo di conservazione del tamarindo
Il tamarindo fresco può essere conservato in frigorifero nella propria cialda per mesi, risposto nel vano più basso (quello per le verdure). Le confezioni di pasta di tamarindo invece, possono essere conservate in dispensa e sigillate, fino alla data di scadenza indicata. Una volta aperte, bisogna trasferire la pasta di tamarindo all'interno di un contenitore ermetico e conservarla in frigo. Ne consigliamo il consumo entro 1 settimana.
Curiosità sul tamarindo
L'albero di tamarindo cresce nelle aree tropicali ed è originario dell'Africa, anche se è attualmente coltivato e si è diffuso in Asia e in America. Questo albero può raggiungere un'altezza di 20 metri, è molto frondoso, con fiori che crescono a grappoli e produce frutti che ricevono lo stesso nome (il nome tamarindo deriva dall'arabo e significa “dattero indiano”). Dell'albero del tamarindo si usano sia i frutti che le sue foglie.
Tamarindo
Riceverai una mail con le istruzioni per la pubblicazione del tuo commento.
I commenti sono moderati.