Tonno in scatola
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Caratteristiche generali del tonno in scatola
Il tonno così come lo sgombro è un tipo di pesce d'acqua salata appartenente alla stessa famiglia delle palamite. Fa parte della famiglia Thunnini, che comprende 15 diversi tipi di tonno. La carne di tonno viene venduta congelata, fresca o in scatola. È ampiamente consumato in tutto il mondo in alimenti come panini, insalate o fresco nel sushi. Il tonno in scatola si caratterizza per un durata nel tempo maggiore, ma è comunque un'ottima una fonte di proteine, economica e pratica. È a basso contenuto di calorie e contiene acidi grassi omega-3 sani per il cuore insieme a una buona quantità di vitamine. Fornisce anche importanti antiossidanti e micronutrienti. Dunque vediamo insieme le caratteristiche del tonno in scatola valori nutrizionali e usi in cucina.
Tipi/Varietà di tonno in scatola
Esistono molte varietà di tonno, tutte che rappresentano eccellenti fonti di proteine, a basso contenuto di grassi e calorie. Per quanto riguarda il tonno in scatola, possiamo trovarlo al naturale ovvero con una piccola aggiunta di salamoia, con aggiunta di olio di oliva, olio extra vergine di oliva o con peperoncino. Inoltre sono molto diffuse anche le versioni con aggiunta di legumi e verdure come fagioli, mais, piselli e carote.
Proprietà nutrizionali del tonno in scatola
Generalmente il tonno in scatola ha un contenuto di sodio maggiore rispetto al tonno fresco e il suo contenuto nutrizionale può differire un po' a seconda delle marche e di come viene confezionato il tonno. Per questo motivo, sarebbe meglio controllare l'etichetta per conoscere chiaramente il contenuto nutrizionale.
Il tonno in scatola al naturale è ricco di acido docosaesaenoico (DHA) un tipo di acido grasso omega-3 che è particolarmente importante per la salute del cervello e degli occhi. Sia il tonno fresco che in scatola, sono un'ottima fonte di vitamina D, selenio e iodio oltre ad essere ricco di molte vitamine e minerali essenziali. Se unito all'olio extra vergine d oliva questo aggiungerà anche tutti i benefici di questo condimento, motivo per il quale non bisognerebbe buttare via l'olio del tonno, perché ricco di sostanze nutritive.
Inoltre è una fonte economica di proteine, basti pensare che per il tonno in scatola le proteine sono pari a 25,5 g ogni 100 g di prodotto. Se poi valutiamo il suo apporto energetico, le calorie del tonno in scatola sott'olio sono pari a 198 Kcal ogni 100 g. Dunque riassumendo:
- Per coloro che vogliono perdere peso, il tonno in scatola è una buona scelta perché è a basso contenuto di calorie e ad alto contenuto di proteine.
- È Un buona buona fonte di acido grasso omega 3, benefico per la salute del cuore, degli occhi e del cervello.
- Oltre ai grassi sani, il tonno in scatola, è una fonte di molte vitamine e minerali come in la vitamina D e il selenio.
Il tonno in scatola al naturale è ricco di acido docosaesaenoico (DHA) un tipo di acido grasso omega-3 che è particolarmente importante per la salute del cervello e degli occhi. Sia il tonno fresco che in scatola, sono un'ottima fonte di vitamina D, selenio e iodio oltre ad essere ricco di molte vitamine e minerali essenziali. Se unito all'olio extra vergine d oliva questo aggiungerà anche tutti i benefici di questo condimento, motivo per il quale non bisognerebbe buttare via l'olio del tonno, perché ricco di sostanze nutritive.
Inoltre è una fonte economica di proteine, basti pensare che per il tonno in scatola le proteine sono pari a 25,5 g ogni 100 g di prodotto. Se poi valutiamo il suo apporto energetico, le calorie del tonno in scatola sott'olio sono pari a 198 Kcal ogni 100 g. Dunque riassumendo:
- Per coloro che vogliono perdere peso, il tonno in scatola è una buona scelta perché è a basso contenuto di calorie e ad alto contenuto di proteine.
- È Un buona buona fonte di acido grasso omega 3, benefico per la salute del cuore, degli occhi e del cervello.
- Oltre ai grassi sani, il tonno in scatola, è una fonte di molte vitamine e minerali come in la vitamina D e il selenio.
Uso in cucina del tonno in scatola
Il tonno in scatola è particolarmente pratico e versatile in cucina. Infatti le ricette con tonno in scatola prevedono sia il suo utilizzo a crudo per arricchire insalate di verdure, di pasta o di riso oppure per creare delle golose spume per farcire bruschette e tartine; che da cotto per preparare dei golosi condimenti per primi piatti oppure torte salate rustiche con aggiunta di verdure come le patate, le carote o i piselli. Insomma avere in dispensa qualche scatoletta di tonno è un modo pratico e veloce per preparare una cena al volo quando i tempi scarseggiano.
Guida all’acquisto del tonno in scatola
Come anticipato in precedenza è sempre bene leggere le etichette del prodotto in modo da assicurarsi che del luogo di provenienza del tonno e che il filetto sia trattato senza aggiunta di conservanti o zuccheri. Inoltre per quanto riguarda la salamoia, si potrà comprendere quanto sodio è contenuto nel tonno e nel caso dell'olio EVO capire quale tipo di olio viene utilizzato. Un'altra cosa importante a cui prestare attenzione è se il tonno è decongelato, in questo modo saprete che non sarà più possibile ricongelarlo nelle preparazioni.
Metodo di conservazione del tonno in scatola
Il tonno in scatola si conserva in dispensa, lontano da fonti di luce o di calore, per diversi mesi (data di scadenza riportata sulla confezione). Una volta aperto, il tonno avanzato va conservato in frigo, dentro a un contenitore ermetico e possibilmente aggiungendo anche un ulteriore filo di olio EVO per mantenerlo più morbido, e consumato entro 2-3 giorni.
Curiosità sul tonno in scatola
Il mercurio è un metallo pesante che si trova nei pesci a causa dell'inquinamento dell'acqua. Questo metallo può accumularsi e concentrarsi nel tonno perché mangia altri piccoli pesci che possono essere contaminati dall'attuale quantità di mercurio. Tuttavia, essendo un pesce grasso tende ad accumulare dosi minime di mercurio, che se consumato in eccesso, potrebbe influire sulla nostra salute. Secondo l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), il consumo massimo di mercurio che una persona può avere a settimana è di 1,3 microgrammi per chilogrammo di peso, quindi gli esperti ritengono che non superare le 2 lattine a settimana sia l'ideale.
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