Oggi parliamo del cheddar, il famoso formaggio giallo/arancione di origine inglese: in Italia non lo utilizziamo tanto (visto che abbiamo tanti altri ottimi formaggi), ma in Paesi come gli USA, il Canada, l'Inghilterra e l'Australia si trova in tante ricette.
Se siete curiosi di saperne di più sul formaggio cheddar, nel seguente articolo troverete tante informazioni utili: andremo, infatti ,ad approfondire le sue caratteristiche principali e vedremo anche come usarlo in cucina!
Caratteristiche generali del cheddar
Come prima cosa vediamo, da un punto di vista generale, com'è fatto il cheddar: è un formaggio molto facile da riconoscere, grazie alla tipica colorazione gialla o arancione della crosta esterna e della pasta (è il colore più comune, ma ci sono anche dei cheddar dalla colorazione tendente al rosso: si tratta generalmente di formaggi fatti in Canada o negli USA).
Nato in Inghilterra, questo formaggio viene prodotto in varie dimensioni: si va da un minimo di 1 kg per le forme più piccole fino ad arrivare a 60 kg per quelle più grandi!
La consistenza e il gusto cambiano con il tempo e con la stagionatura: infatti, inizialmente la consistenza è piuttosto morbida ed elastica, ma si fa più dura e compatta con il passare del tempo.
Il gusto, invece, tende al piccante quando il formaggio è stagionato, mentre se non lo è allora ha un sapore decisamente più dolce.
Da questo punto di vista (ovvero se consideriamo sapore e consistenza) un formaggio simile al cheddar è l'olandese Edam.
Per fare il formaggio cheddar, gli ingredienti necessari sono il latte vaccino intero (pastorizzato) e il caglio di vitello. Il periodo di stagionatura va da un minimo di 9 ad un massimo di 24 mesi.
Tipi/Varietà di cheddar
La varietà di cheddar più pregiata e più conosciuta nel mondo è quella vera artigianale inglese, ovvero il West Country Farmhouse Cheddar DOP: si tratta di un formaggio originario della Contea di Somerset (Gran Bretagna) che dev'essere realizzato artigianalmente seguendo un disciplinare ben preciso (altrimenti non può ottenere il riconoscimento di prodotto DOP). Questo tipo di cheddar non è facile da trovare, in quanto non sono molti i caseifici che si occupano di produrlo.
Altre varietà meno pregiate sono quella scozzese (dal gusto piccante e dalla pasta compatta e dura), quella americana (si tratta di un formaggio prodotto solo a livello industriale e non artigianale), quella australiana e quella neozelandese.
Proprietà nutrizionali del cheddar
Dal punto di vista nutrizionale, stiamo parlando di un formaggio che contiene parecchi grassi e una quantità non trascurabile di colesterolo (tuttavia oltre ai grassi apporta anche proteine e una buona quantità di fosforo, potassio, sodio e vitamina B): si tratta quindi di un alimento calorico che va consumato con moderazione, soprattutto nel caso si abbiano appunto problemi di colesterolo alto o nel caso si debba seguire un regime ipocalorico per perdere peso.
Uso in cucina del cheddar
Come anticipato prima, il cheddar viene molto utilizzato nella cucina statunitense e in quella inglese: oltre ad essere usato per farcire panini, toast, cheeseburger e hambuger, viene impiegato anche per preparare ricette gratinate (come le patate e il cavolfiore al forno con cheddar gratinato, una ricetta tipica inglese) e per condire la pizza (in sostituzione della mozzarella).
Inoltre viene aggiunto alle insalate, servito insieme a tortillas e tacos, unito alle grigliate... insomma viene messo un po' in ogni piatto! In Inghilterra è addirittura usato per preparare i biscotti e spesso lo si gusta alla fine del pasto, insieme ad un po' di pane spalmato di burro.
Invece, in Italia, questo formaggio non trova largo impiego nelle ricette: quando viene utilizzato, generalmente è perché non si ha a disposizione un formaggio più pregiato!
In ogni caso, qualora vi piaccia e vogliate usarlo, potete prendere spunto dalle modalità di consumo inglesi e americane che abbiamo appena menzionato.
Guida all'acquisto del cheddar
Il cheddar si trova facilmente in qualsiasi supermercato, essendo ormai prodotto praticamente in ogni Paese a livello industriale: nei supermercati viene solitamente venduto in tagli differenti (a fette, grattugiato...) ed è facilissimo trovare anche le sottilette di cheddar. Naturalmente, per gustare un prodotto di qualità migliore, bisognerebbe orientarsi verso la più limitata produzione artigianale e non verso quella industriale.
Metodo di conservazione del cheddar
Il formaggio che si acquista al supermercato già tagliato si mantiene per circa 7 giorni, ovviamente riposto in frigorifero.
Invece le forme intere vanno tenute in un luogo fresco e asciutto, al riparo da umidità e fonti di calore: si conservano fino a sei mesi.
Curiosità sul cheddar
Il cheddar è un formaggio dalle origini antiche: venne prodotto per la prima volta in Inghilterra nel 1170.
La sua caratteristica colorazione giallo-arancione è dovuta anche all'utilizzo di sostanze coloranti: infatti la tinta naturale del formaggio solitamente varia a seconda di diversi fattori, come l'alimentazione delle mucche e il clima. Quindi, verso la metà dell'Ottocento si è iniziato ad utilizzare delle sostanze che permettessero di ottenere un prodotto dal colore sempre più o meno uguale.
Oggi è il secondo formaggio più venduto negli USA: il primo è la mozzarella!
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