Un dolcetto tutto siciliano, che solo a nominarlo fa saltare l’acquolina in bocca: la cotognata è una delizia a base di polpa di mele cotogne, zucchero e aromi.
L’orzata è una bevanda dal gusto dolce, consumata soprattutto in estate sotto forma di bibita e come sciroppo in aggiunta alle granite.
I cannoli sono, con la cassata, i dolci siciliani per eccellenza! Qui li proponiamo con crema di ricotta con cioccolato fondente. Provateli!
La caponata di mele è un antipasto tanto leggero quanto gustoso, da preparare con semplicità. Provate a realizzare questa ricetta insolita.
Per la serie “nulla va sprecato”, Gustissimo vi presenta una trovata squisita firmata pasticceria siciliana: le scorzette d’arancia candite.
Per finire in leggerezza e dolcezza un pasto, dalla Sicilia arriva una proposta fresca e gustosa. Di facile preparazione, il gelo va raffreddato in frigo.
Il latte di mandorle è una bevanda dolce originaria della Sicilia, anche se è frequente ritrovarla in numerose altre regioni d’Italia.
Con “muluni” o “miluni” nel dialetto siciliano si intende l’anguria, frutto originario dell’Africa tropicale che ad agosto raggiunge la piena maturazione. Sulla base delle sue note virtù dissetanti, la tradizione palermitana propone un dessert davvero speciale, il gelo di melone. È una sorta di gelatina di polpa di anguria, disseminata di gocce di cioccolato fondente che ne richiamano i semini. Insomma, una delizia celestiale, non a caso associata ai festeggiamenti di Santa Rosalia (patrona di Palermo) nel mese di luglio.
Preparate questa fresca e delicata granita siciliana in casa, seguendo passo passo la nostra ricetta, e gustatela durante i caldi pomeriggi estivi.
Chi ha detto che dall’uva pigiata si ottiene solo il vino? Scoprite con Gustissimo un’altra specialità dolciaria siciliana: la mustata ri vinu, ovvero la mostarda di mosto di uva nera, una delizia impreziosita, neanche a dirlo, da mandorle tostate. Siamo certi che vi lascerà a bocca … piena!
Rosso come il sole cocente della Sicilia, ma fresco e delizioso, nonostante il suo retrogusto amaro, come il cuore dei siciliani.
Deliziosi, da assaporare lentamente in bocca, fino a completo scioglimento. I croccantini al Pistacchio di Bronte sono tanto buoni quanto semplici da preparare. Un’altra chicca della tradizione pasticcera siciliana capace di stupire anche senza complicate elaborazioni!
Solo a guardarla, è impossibile frenare l’acquolina in bocca. Non c’è pasticceria in Sicilia che non la esponga in vetrina con arte. La frutta Martorana è un dolce realizzato con la pasta di mandorle, o “pasta reale”, deliziosa invenzione araba, degna, per la sua dolcezza e raffinatezza, dei più nobili palati. Venne preparata per la prima volta a Palermo, nel monastero benedettino fondato dalla nobildonna Eloisa Martorana, della quale, sia l’edificio che il dolce, conservano ancora il nome. Le monache realizzavano questi dolcetti nel giorno della commemorazione dei defunti. Erano talmente orgogliose della bellezza e abbondanza dei frutti del loro giardino, da farne artistiche riproduzioni con la pasta reale. Ecco come nasce la frutta Martorana, deliziosa a guardarsi, sublime in bocca. Mettete quindi alla prova la vostra creatività: Gustissimo vi dà la ricetta, voi, aggiungete l’arte!
Chiamatelo “giuggiulena” o “cubbaita” se intendete il torrone al sesamo, perché così è noto in Sicilia. Nella parte orientale giuggiulena sta per sesamo, mentre, in quella occidentale, cubbaita vuol dire mandorlato. E proprio la seconda parola ci rivela l’influsso arabo di questo dolcetto a base di semi di sesamo e mandorle amalgamati con miele e zucchero, in arabo appunto “qubbiat”. Citato anche da grandi scrittori quali Sciascia e Camilleri, il torrone al sesamo è un altro “pezzo forte”, ed è proprio il caso di dirlo, della tradizione natalizia. Va addentato con forza, è vero, ma poi gustato lentamente, lasciando che si sciolga in bocca.