Preparazione
Lavate e asciugate il sesamo. Tostatelo a fuoco medio avendo cura di girarlo spesso con un cucchiaio di legno. Quando i semi inizieranno ad assumere un colore leggermente dorato, abbassate la fiamma e lasciateli tostare ancora per due minuti circa. Togliete i semi di sesamo dalla padella e teneteli da parte.
Fate asciugare il sale marino integrale nella padella in cui avete fatto tostare i semi di sesamo.
Mettete il sale e i semi di sesamo in un mortaio e con movimenti circolari schiacciate il tutto cercando comunque di essere delicati.
Quando avrete raggiunto il grado di polverizzazione desiderata, trasferite il gomasio in un barattolo.
Accorgimenti
Essendo un condimento, la quantità e il rapporto tra sale e semi di sesamo non sono fissi. Questo può variare in base ai vostri gusti e a quanto volete seguire una dieta macrobiotica: secondo la cucina macrobiotica l’utilizzo del sale dovrebbe essere ridotto, quindi il rapporto ideale è 20 parti di sesamo a 1 di sale. Questo comunque è valido se siete già dei "veterani" di questo tipo di cucina. Il rapporto minimo è invece 6 parti di sesamo a 1 di sale.
Il recipiente ideale per triturare il sesamo e il sale è il suribachi. Si tratta di un mortaio giapponese con al suo interno delle scanalature che facilitano la triturazione dei semi di sesamo. In genere per pestare i semi di sesamo si utilizza un pestello in legno chiamato surikogi.
Il gomasio può essere conservato in un recipiente ermetico. Consumatelo entro otto giorni dalla preparazione.
Idee e varianti
Ideale per condire cereali, paste e risotti, insalate, verdure, carne e pesce. Se ne possono creare diverse versioni aggiungendo a piacere erbe aromatiche, altri tipi di semi, pinoli, mandorle o noci tritate oppure alghe polverizzate. Le alghe possono anche andare a sostituire il sale.
Se amate i sapori più forti, potete anche unire dell'aglio o della cipolla.
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