
Piadina romagnola


Ingredienti:
- 500 g di farina
- Farina
- 70 g di strutto
- Strutto
- 200 ml di acqua (o latte)
- Acqua
- 5 g di sale
- Sale
- 2 g di bicarbonato di sodio
- Bicarbonato di sodio
Infarinatelo leggermente, copritelo con un telo pulito e lasciate a riposo per circa mezz’ora.
Trascorsi i 30 minuti, riprendete l’impasto, manipolatelo ancora un po’ e suddividetelo in quattro panetti uguali di peso.
Spianate con un mattarello ciascun panetto in modo da formare un disco di circa 23 centimetri di diametro e 2 millimetri di spessore.
Mettete ora sul fuoco una piastra in ghisa e, quando sarà ben calda, adagiate una piadina per volta, lasciandola cuocere 2 o 3 minuti per lato.
Con una forchetta, pizzicate in più punti la superficie, così da facilitare la cottura interna.
Calde o fredde, servite le vostre piadine romagnole con salumi e formaggi.
Durante la cottura, se sulla superficie si formano delle piccole bolle, non preoccupatevi, siete ben che autorizzati a schiacciarle con una forchetta.
Per i vegetariani, piadine e verdure gratinate a piacere.
Per i più golosi, imperdibile la classica piadina alla nutella, ma da provare anche la versione al miele e frutta secca tritata.
In ogni caso altre idee e varianti, fidatevi, vi assaliranno prima che le vostre piadine siano pronte.
Buona navigazione tra i sapori dell’Emilia Romagna!
Ricette emiliano romagnole

È un vero e proprio “testamento gastronomico” il ricettario dell’Emilia Romagna, nel quale si incontra l’essenza di questa terra e della sua gente, impegnata da sempre a valorizzare e difendere strenuamente l’autenticità delle proprie creazioni a tavola!

Erbazzone

Tipica torta salata reggiana con ripieno di bietole, cipolla, prezzemolo, parmigiano e lardo. La ricetta originale, depositata presso la Camera di Commercio di Reggio Emilia, prevede l’uso di pasta azzima; ciò validerebbe l’ipotesi delle origini ebraiche di questa particolare torta, forse nata proprio nel ghetto presente un tempo nel cuore della città.

Tortellini bolognesi

Difficile trovare chi non ami i tortellini bolognesi. Il segreto del loro successo sta proprio nel particolare ripieno in cui gli ingredienti si amalgamano così bene da generare un unico, inconfondibile sapore. Provate anche voi, vi basteranno pochi ingredienti e tanta passione per la buona cucina tradizionale.

Ragù alla bolognese

Portare nella vostra tavola tutto il sapore dell'Emilia Romagna? Con un bel piatto di tagliatelle all'uovo si può!

Pisarei e faso'

Ecco un piatto tipico della zona piacentina, nato nelle cucine contadine mettendo insieme farina, pangrattato, fagioli, lardo e… tanta fantasia! Ogni famiglia conserva infatti la sua versione preferita di pasta e fagioli. Qui Gustissimo vi propone la ricetta base, ma vi lascia anche qualche consiglio per provare gustose varianti.

Cotoletta alla bolognese

Non si può parlare di ricette emiliane senza nominare la mitica cotoletta alla bolognese. È il delizioso accostamento di tartufo, parmigiano e prosciutto crudo, che rende davvero speciali delle semplici fettine di vitello. Lasciatevi tentare dal buon gusto bolognese!

Involtini all'emiliana

Ogni regione, per non dire ogni città, ha il suo involtino di carne preferito. In Emilia Romagna si combinano fettine di vitello e mortadella, con tanto di sughetto alle cipolle e aceto dolce. Il tutto cotto nel vino bianco.

La picula 'd caval

Nota in tutta l’Emilia Romagna ma originaria della provincia piacentina, La picula ‘d caval non è altro che la carne di cavallo cotta in umido con peperoni, pomodoro (o salsa di pomodoro) e il classico soffritto. Per tradizione trova nella polenta il suo abbinamento ideale.

Storione alla moda di Ferrara

Ecco un secondo a base di pesce davvero squisito. Lo storione alla moda di Ferrara si differenzia dal più generico storione alla romagnola per il suo condimento più ricco, fatto di spezie, erbette aromatiche e passata di pomodoro. Ma il vero segreto di questa ricetta, a prescindere dalla variante a cui si fa riferimento, è la presenza di due ingredienti, il vino bianco e l’olio extravergine d’oliva, entrambi rigorosamente romagnoli!

Certosino o panspeziale bolognese

La tradizione romagnola lo vuole a tavola durante le festività natalizie. Il certosino è infatti un pane dolce a base di miele, cioccolato, frutta candita e secca. Il suo sapore è piuttosto deciso, ne basta quindi una fetta sottile. Per il suo particolare impasto, inoltre, risulta più buono ogni giorno che passa, ecco perché lo si prepara con ampio anticipo, già nel giorno dell’Immacolata, per poi gustarlo alla Vigilia di Natale.

Zabaione emiliano

Questa arcinota crema da dessert è una specialità nata a Reggio Emilia, probabilmente per influsso della cucina d’oltralpe: uova, rum, marsala e zucchero per dare la carica giusta. Non a caso, pare che fu un condottiero, Emiliano Giovanni Baglioni (XVI secolo) a escogitare per i suoi soldati affamati un pasto fatto di pochi ingredienti, ma particolarmente nutriente. Si spiegherebbe così anche la sua denominazione: il nome del condottiero, passando dal dialetto emiliano, si è italianizzato in “zabaione”. Inoltre, nella tradizione gastronomica romagnola, non è strano accostare lo zabaione allo zampone in occasione del 31 dicembre, come buon auspicio per il nuovo anno.

Tag
|
Commenti
|
Mi piace
|

Grazie, riceverai una mail con le istruzioni per attivare il commento!
Se non ricevi il messaggio controlla anche tra la tua posta indesiderata,
il messaggio potrebbe essere erroneamente considerato come spam.





Riceverai una mail con le istruzioni per la pubblicazione del tuo commento.
I commenti sono moderati.