Panigacci di Podenzana
Ingredienti:
- 400 g di farina 00
- Farina di grano tenero 00
- 400 ml circa di acqua
- Acqua
- Sale q.b.
- Sale
- Olio extravergine d'oliva q.b.
- Olio extravergine d'oliva
I panigacci assomigliano abbastanza – oltre che alle piadine – anche ad un'altra specialità della zona, i testaroli: anch'essi sono sottili dischi di pasta da condire in vari modi, ma fra le due specialità c'è più di una differenza. Oltre a distinguersi per il comune di origine (i testaroli più conosciuti sono quelli di Pontremoli, mentre i panigacci sono originari di Podenzana), questi due tipi di pane si preparano e soprattutto si cuociono in modo un po' diverso. La principale differenza tra panigacci e testaroli sta proprio nella cottura. Tradizione vuole che i panigacci siano cotti dentro piccoli piatti piani di terracotta, i cosiddetti testi. I testaroli, invece, vengono cotti in grandi testi di ghisa e per lo più sono serviti come primo piatto, tagliati a losanghe e conditi con il pesto. Un'altra piccola differenza sta nella preparazione dell'impasto: la pastella dei testaroli deve risultare un po' più fluida (quindi occorre unire un po' di acqua in più), mentre quella dei panigacci deve avere una consistenza leggermente più densa.
Vi è venuta voglia di provare a preparare a casa i panigacci? Ottima idea: la ricetta è molto semplice e, se non avete il tradizionale testo di terracotta, non preoccupatevi: questi piccoli dischi di pane si possono tranquillamente cucinare anche utilizzando una semplicissima padella antiaderente (il risultato non sarà esattamente lo stesso, ma verranno lo stesso bene).
Ecco a voi la ricetta del panigaccio di Podenzana: provatela per gustare un pane diverso dal solito oppure per preparare un piatto speciale!
Aggiungete qualche pizzico di sale e mescolate fino ad ottenere un composto liscio e privo di grumi, dopodiché copritelo con della pellicola e lasciatelo riposare per circa un quarto d'ora.
Passati i 15 minuti di riposo, preparate l'occorrente per la cottura dei vostri panigacci di Podenzana: prendete una padella antiaderente, coprite il fondo con un sottile strato di olio extravergine d'oliva e accendete il fornello a fuoco medio.
Quando la padella sarà diventata ben calda, versate un mestolo di pastella sul fondo, facendo in modo che si allarghi fino a formare un disco sottile più o meno 3 millimetri. Lasciate cuocere il panigaccio circa 3 minuti per lato, girandolo un paio di volte e facendolo ben solidificare su entrambi i lati.
Una volta pronto il primo panigaccio, prelevatelo con l’apposita paletta e riponetelo in un piatto. Procedete in questo modo a fare gli altri panigacci di Podenzana fino a che la pastella non sarà esaurita.
Prima di mettere a cuocere un nuovo panigaccio, ricordatevi ogni volta di ungere la padella con un filo d'olio extravergine d'oliva: per spargerlo in maniera uniforme potete aiutarvi con un tovagliolo di carta.
Tuttavia la tradizione toscana li utilizza anche nella realizzazione di pietanze ancor più elaborate, come un vero e proprio primo piatto. In tal caso, potete sbizzarrirvi nel preparare i sughetti (con carne o senza carne) che più amate, dopodiché cuocete in padella come indicato i vostri panigacci di Podenzana. Una volta pronti, vi basterà lessarli per qualche minuto in acqua, per poi scolarli, disporli nei piatti e cospargerli con il sughetto preparato.
Sebbene siano originari di Podenzana (che è un comune toscano, in provincia di Massa-Carrara), i panigacci sono diffusi anche in Liguria, essendo ormai diventati una specialità tipica un po' di tutta la Lunigiana (storica regione situata fra Liguria e Toscana). La ricetta dei panigacci liguri è praticamente la stessa di quella sopra riportata: al massimo, se volete dare un vero e proprio tocco ligure al piatto, potete lessare i vostri panigacci e condirli con del pesto (esattamente come si usa fare con i testaroli).
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Siamo d'accordo con te, come tutte i piatti tipici e regionali i panigacci andrebbero preparati utilizzando la ricetta tradizionale! Ad ogni modo per chi non ha a disposizione i materiali necessari consigliamo la variante in padella per non privarsi del piacere di preparare questa specialità!
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