Miele millefiori
Fra tutte le varietà di miele, è sicuramente uno dei più conosciuti e utilizzati, se non il più consumato in assoluto: stiamo parlando del miele millefiori!
Ma quali sono le sue caratteristiche? E' vero che si tratta di un miele di qualità inferiore rispetto ad altri? Da quali fiori si ottiene? Nel seguente speciale proveremo a rispondere a queste e altre domande, per fare un po' di chiarezza su questo miele così diffuso!
Ma quali sono le sue caratteristiche? E' vero che si tratta di un miele di qualità inferiore rispetto ad altri? Da quali fiori si ottiene? Nel seguente speciale proveremo a rispondere a queste e altre domande, per fare un po' di chiarezza su questo miele così diffuso!
Caratteristiche generali del miele millefiori
Questo miele, come si intuisce dal suo nome, viene ricavato da diverse tipologie di fiori (ovvero da una miscela dei fiori di campo che le api possono trovare in una determinata stagione) e in zone molto differenti: il miele millefiori prodotto in montagna sarà quindi diverso da quello prodotto in zone pianeggianti o collinari in quanto i fiori e le piante da cui viene ricavato non saranno ovviamente gli stessi, poiché la vegetazione cambia a seconda dell'area geografica.
Grazie a ciò, questo miele è sempre diverso: anche se di base ha un gusto abbastanza delicato, le sfumature di sapore, di profumo e di aroma e anche le tonalità di colore cambiano a seconda dei fiori da cui il prodotto viene ricavato (e quindi a seconda della zona di provenienza), nonché a seconda del periodo dell'anno. Quindi è difficile stabilire con precisione quali sono le caratteristiche di questo miele, proprio perché la mutevolezza è la sua qualità generale principale.
Spesso il millefiori viene considerato meno pregiato di altri mieli, ma non è così! Si tratta soltanto di un miele ottenuto in maniera differente rispetto ad altri, ma questo non significa necessariamente che sia di cattiva qualità (esistono infatti degli ottimi millefiori). Consideriamo ad esempio la differenza fra miele d'acacia e millefiori.
Anche quello di acacia, infatti, è un miele molto diffuso, per cui può essere utile confrontarlo al millefiori. La differenza principale è che mentre il miele d'acacia si ricava solo ed esclusivamente dal polline dei fiori di acacia, come abbiamo appena visto il millefiori si ottiene invece da differenti tipi di fiore.
Questo comporta tante altre differenze, in termini di gusto (il millefiori ha un gusto più intenso e aromatico, mentre quello di acacia ha un sapore più tenue e delicato), di colore (il miele di acacia è più chiaro), di periodo di produzione (mentre il miele millefiori si trova tutto l'anno, quello di acacia viene ricavato solo in determinati mesi dell'anno) e anche di prezzo (il millefiori è più economico).
Grazie a ciò, questo miele è sempre diverso: anche se di base ha un gusto abbastanza delicato, le sfumature di sapore, di profumo e di aroma e anche le tonalità di colore cambiano a seconda dei fiori da cui il prodotto viene ricavato (e quindi a seconda della zona di provenienza), nonché a seconda del periodo dell'anno. Quindi è difficile stabilire con precisione quali sono le caratteristiche di questo miele, proprio perché la mutevolezza è la sua qualità generale principale.
Spesso il millefiori viene considerato meno pregiato di altri mieli, ma non è così! Si tratta soltanto di un miele ottenuto in maniera differente rispetto ad altri, ma questo non significa necessariamente che sia di cattiva qualità (esistono infatti degli ottimi millefiori). Consideriamo ad esempio la differenza fra miele d'acacia e millefiori.
Anche quello di acacia, infatti, è un miele molto diffuso, per cui può essere utile confrontarlo al millefiori. La differenza principale è che mentre il miele d'acacia si ricava solo ed esclusivamente dal polline dei fiori di acacia, come abbiamo appena visto il millefiori si ottiene invece da differenti tipi di fiore.
Questo comporta tante altre differenze, in termini di gusto (il millefiori ha un gusto più intenso e aromatico, mentre quello di acacia ha un sapore più tenue e delicato), di colore (il miele di acacia è più chiaro), di periodo di produzione (mentre il miele millefiori si trova tutto l'anno, quello di acacia viene ricavato solo in determinati mesi dell'anno) e anche di prezzo (il millefiori è più economico).
Tipi/Varietà di miele millefiori
Poichè viene ricavato da fiori di piante diverse, il miele millefiori non è mai lo stesso, come abbiamo visto prima. Per semplificare possiamo dire che sostanzialmente esistono due tipologie di questo miele, classificabili a seconda del colore.
C'è, infatti, il millefiori chiaro (quello più diffuso e conosciuto), ma c'è anche quello scuro. Il primo ha un gusto dolce, tenue e delicato, mentre il secondo ha un sapore più intenso e viene generalmente prodotto in montagna.
C'è, infatti, il millefiori chiaro (quello più diffuso e conosciuto), ma c'è anche quello scuro. Il primo ha un gusto dolce, tenue e delicato, mentre il secondo ha un sapore più intenso e viene generalmente prodotto in montagna.
Proprietà nutrizionali del miele millefiori
A livello nutrizionale, il millefiori apporta soprattutto zuccheri semplici come glucosio e fruttosio (82 g per 100 g di miele) e in misura minore proteine, fibre, vitamine e sali minerali come potassio e sodio.
Le calorie del miele millefiori sono circa 304 (sempre per 100 g).
Se invece andiamo a considerare i benefici e le proprietà del miele millefiori, scopriamo che questo alimento è sotto vari aspetti un toccasana per l'organismo. Infatti è molto nutriente (fa bene anche a pelle - può essere usato per trattare piccole bruciature e per le punture di zanzara - e capelli), aiuta a rafforzare e rinvigorire l'organismo (nonché a depurarlo), ha proprietà antibatteriche, contrasta i malanni da raffreddamento e contribuisce ad attenuare le allergie di stagione.
Le calorie del miele millefiori sono circa 304 (sempre per 100 g).
Se invece andiamo a considerare i benefici e le proprietà del miele millefiori, scopriamo che questo alimento è sotto vari aspetti un toccasana per l'organismo. Infatti è molto nutriente (fa bene anche a pelle - può essere usato per trattare piccole bruciature e per le punture di zanzara - e capelli), aiuta a rafforzare e rinvigorire l'organismo (nonché a depurarlo), ha proprietà antibatteriche, contrasta i malanni da raffreddamento e contribuisce ad attenuare le allergie di stagione.
Uso in cucina del miele millefiori
Come tanti altri tipi di miele, il millefiori è un buon dolcificante naturale: quindi va benissimo nel latte caldo, nelle tisane o nel caffè. Un altro utilizzo tipico di questo miele è quello che lo vede ingrediente protagonista della prima colazione, spalmato sulle classiche fette biscottate, sui pancakes oppure sul pane.
E, con un po' di fantasia, si possono realizzare diverse ottime ricette con il miele millefiori: ad esempio, provate ad usarlo per dare un tocco di dolcezza ad una bella insalata estiva o per preparare torte, plumcake, muffins e biscotti semplici e genuini.
E, con un po' di fantasia, si possono realizzare diverse ottime ricette con il miele millefiori: ad esempio, provate ad usarlo per dare un tocco di dolcezza ad una bella insalata estiva o per preparare torte, plumcake, muffins e biscotti semplici e genuini.
Guida all’acquisto del miele millefiori
Il miele millefiori si trova facilmente anche al supermercato, ma per godere al massimo dei suoi benefici consigliamo di acquistarlo presso una piccola azienda artigianale, meglio se biologica. In questo modo sarete certi di comprare un alimento davvero sano e nutriente.
Metodo di conservazione del miele millefiori
Il miele millefiori tende a mantenersi a lungo, ma questo non significa che, dopo l'apertura, non si debba adottare qualche piccolo accorgimento per una corretta conservazione: bisogna infatti chiudere bene il barattolo e conservarlo a temperatura ambiente, lontano da umidità, calore e fonti di luce diretta.
Curiosità sul miele millefiori
Il miele millefiori è una tipologia di miele con la tendenza a cristallizzare (cioè a diventare solido) velocemente. Se doveste notare che il vostro miele si è compattato, questo non significa che non sia di buona qualità (come alcuni tendono a credere).
Anzi, è proprio il contrario: la cristallizzazione è indice del fatto che il miele in questione è un prodotto sano e genuino (in quanto si tratta di una trasformazione del tutto naturale) e che non ha subito la pastorizzazione, ovvero il riscaldamento a 75°C (un processo che consente di evitare la cristallizzazione, ma che nel contempo comporta la perdita di alcuni nutrienti, rendendo così il miele meno salutare).
Anzi, è proprio il contrario: la cristallizzazione è indice del fatto che il miele in questione è un prodotto sano e genuino (in quanto si tratta di una trasformazione del tutto naturale) e che non ha subito la pastorizzazione, ovvero il riscaldamento a 75°C (un processo che consente di evitare la cristallizzazione, ma che nel contempo comporta la perdita di alcuni nutrienti, rendendo così il miele meno salutare).