Broccolo fiolaro
Oggi parliamo di una particolare varietà di broccolo tipica del Veneto, precisamente di un piccolo comune di nome Creazzo: si tratta del broccolo fiolaro.
Se non l'avete mai assaggiato, vi consigliamo di farlo: il suo gusto particolare non vi lascerà indifferenti. Si tratta inoltre di un prodotto che è un po' l'orgoglio della comunità locale e certamente fa parte della storia e della tradizione gastronomica del posto: pensate infatti che questa verdura viene coltivata a Creazzo da ben 1800 anni.
Vediamo quali sono le proprietà e le caratteristiche organolettiche di questo prodotto tipico veneto!
Se non l'avete mai assaggiato, vi consigliamo di farlo: il suo gusto particolare non vi lascerà indifferenti. Si tratta inoltre di un prodotto che è un po' l'orgoglio della comunità locale e certamente fa parte della storia e della tradizione gastronomica del posto: pensate infatti che questa verdura viene coltivata a Creazzo da ben 1800 anni.
Vediamo quali sono le proprietà e le caratteristiche organolettiche di questo prodotto tipico veneto!
Caratteristiche generali del broccolo fiolaro
Come abbiamo appena visto, il broccolo fiolaro fa parte integrante della tradizione ortofrutticola veneta: viene infatti coltivato a Creazzo, comune in provincia di Vicenza. Le colline calcaree-sabbiose sulle quali sorge il paese garantiscono le condizioni di terreno ideali per la coltivazione e la crescita di questa varietà di broccolo.
Il quale fa parte della famiglia delle Brassicaceae, ha dimensioni piuttosto piccole (con foglie grandi e foglie più piccole) e si chiama "fiolaro" perchè di esso si mangiano i germogli (che nel dialetto locale si chiamano "fiori") e le foglie più giovani e più tenere. Il suo sapore è unico: ha sicuramente un gusto piuttosto intenso e deciso, ma nello stesso tempo non è amaro (a differenza di tante altre varietà di broccolo). Per questo motivo può essere facilmente apprezzato anche da chi generalmente non ama molto i broccoli.
Il quale fa parte della famiglia delle Brassicaceae, ha dimensioni piuttosto piccole (con foglie grandi e foglie più piccole) e si chiama "fiolaro" perchè di esso si mangiano i germogli (che nel dialetto locale si chiamano "fiori") e le foglie più giovani e più tenere. Il suo sapore è unico: ha sicuramente un gusto piuttosto intenso e deciso, ma nello stesso tempo non è amaro (a differenza di tante altre varietà di broccolo). Per questo motivo può essere facilmente apprezzato anche da chi generalmente non ama molto i broccoli.
Broccolo fiolaro: stagione
Il periodo del broccolo fiolaro è l'inverno: i broccoli migliori sono in effetti quelli raccolti nel periodo delle prime gelate invernali, in quanto il freddo fa alzare la concentrazione di zuccheri e sali nelle fibre vegetali (è una normale reazione difensiva dell'ortaggio di fronte alle basse temperature), per cui la verdura risulta più saporita e anche più tenera.
In ogni caso la raccolta di questo broccolo parte generalmente nel mese di novembre, per concludersi a febbraio.
In ogni caso la raccolta di questo broccolo parte generalmente nel mese di novembre, per concludersi a febbraio.
Proprietà nutrizionali del broccolo fiolaro
Fra le tante benefiche proprietà del broccolo fiolaro, spiccano sicuramente quelle antiossidanti e antitumorali, essendo un ortaggio ricco di vitamine e sostanze antiossidanti, in grado di contrastare l'azione dei radicali liberi e di prevenire l'insorgenza di varie malattie tumorali. Inoltre vanta anche proprietà antibatteriche, migliora l'efficienza delle difese immunitarie e favorisce l'abbassamento della pressione arteriosa (poiché contiene parecchio potassio, oltre a diversi altri sali minerali).
Uso in cucina del broccolo fiolaro
Il sapore particolare di quest'ortaggio si può sfruttare in cucina in vari modi. Anzitutto, vediamo come cucinare il broccolo fiolaro seguendo la ricetta più classica veneta: se volete rispettare la tradizione locale dovrete semplicemente bollirlo e successivamente saltarlo in padella con un po' di lardo. Semplice e delizioso! Oppure, potete servirlo crudo (è ottimo anche così), preparando una fresca insalata: sarà sufficiente affettarlo finemente e mischiarlo con un po' di rucola e/o indivia, se vi piacciono.
Inoltre usando come ingrediente principale (o secondario) il broccolo fiolaro, le ricette che si possono realizzare sono tante. Ecco qualche idea: provatelo per farcire una torta salata (insieme ad altri ingredienti a vostro piacere), per preparare una zuppa o una minestra, per condire la pasta o per fare un risotto... O ancora può essere un ingrediente perfetto per farcire delle lasagne bianche ed è squisito anche sulla pizza!
Inoltre usando come ingrediente principale (o secondario) il broccolo fiolaro, le ricette che si possono realizzare sono tante. Ecco qualche idea: provatelo per farcire una torta salata (insieme ad altri ingredienti a vostro piacere), per preparare una zuppa o una minestra, per condire la pasta o per fare un risotto... O ancora può essere un ingrediente perfetto per farcire delle lasagne bianche ed è squisito anche sulla pizza!
Come pulire il broccolo fiolaro
Prima di procedere con la ricetta prescelta, è necessario ovviamente mondare l'ortaggio. Vediamo quindi come pulire il broccolo fiolaro: è molto semplice. In effetti è sufficiente togliere le foglioline esterne, quelle più piccole (il broccolo infatti si presenta con foglie grandi e foglie più piccole), mettendole a mano a mano a lavare. Potete lasciarle immerse nel lavabo precedentemente riempito d'acqua, avendo cura di cambiarla più volte se necessario.
Guida all'acquisto del broccolo fiolaro
Per essere certi di gustare un ortaggio veramente sano e di qualità, consigliamo di acquistare, se possibile, del broccolo fiolaro biologico.
Metodo di conservazione del broccolo fiolaro
L'ortaggio va conservato nell'apposito scompartimento delle verdure, in frigorifero: si mantiene per circa 3 giorni.
Curiosità sul broccolo fiolaro
Come abbiamo visto nell'introduzione, il broccolo fiolaro non è di certo stato "scoperto" di recente: la sua coltivazione risale a moltissimo tempo fa. Pensate infatti che già Catone il Vecchio ebbe modo di parlare dell'ortaggio nei suoi scritti, descrivendolo in termini positivi (sia come alimento in sè per quanto riguarda gusto e sapore, sia per le sue proprietà benefiche). Insomma già gli antichi Romani conoscevano questo broccolo, lo consumavano e lo apprezzavano.
Negli anni a venire continuò naturalmente ad essere coltivato, ma in tempi più recenti si aveva la tendenza a considerarlo un cibo povero qualsiasi.
Solo negli ultimi anni questo broccolo è stato riscoperto e ha conosciuto una vera e propria rivalutazione, diventando un ingrediente impiegato pure nella cucina di alto livello.
Sicuramente a contribuire alla valorizzazione del broccolo fiolaro è stato anche il famoso chef Carlo Cracco, che è originario proprio di Creazzo e che ha sempre amato molto questa verdura della sua terra. L'ha infatti utilizzata come ingrediente principale di alcune ottime ricette, come il baccalà marinato al caffè con broccolo fiolaro e la crema di castagne affumicate e broccolo fiolaro.
Negli anni a venire continuò naturalmente ad essere coltivato, ma in tempi più recenti si aveva la tendenza a considerarlo un cibo povero qualsiasi.
Solo negli ultimi anni questo broccolo è stato riscoperto e ha conosciuto una vera e propria rivalutazione, diventando un ingrediente impiegato pure nella cucina di alto livello.
Sicuramente a contribuire alla valorizzazione del broccolo fiolaro è stato anche il famoso chef Carlo Cracco, che è originario proprio di Creazzo e che ha sempre amato molto questa verdura della sua terra. L'ha infatti utilizzata come ingrediente principale di alcune ottime ricette, come il baccalà marinato al caffè con broccolo fiolaro e la crema di castagne affumicate e broccolo fiolaro.