Che differenza c'è fra aragosta e astice

L'aragosta e l'astice sono due crostacei (presenti per lo più su fondali rocciosi del Mediterraneo e dell'Oceano Atlantico) che è facile confondere, per via della loro tipica forma a gambero che li rende molto simili, ad un primo sguardo.
Diverse persone credono erroneamente che l'astice sia il maschio dell'aragosta, ma in realtà questi due crostacei decapodi appartengono a famiglie differenti: l'aragosta alla famiglia dei palinuri, l'astice a quella degli astacidei.
Vediamo che differenza c'è fra aragosta e astice, partendo dalle differenze fisiche più evidenti che permettono di distinguerli con una certa facilità.

Aspetto: le chele e altre differenze
C'è una differenza nella morfologia di aragosta e astice che salta subito all'occhio: la presenza nell'astice delle chele, che invece l'aragosta non possiede.
Queste chele (anche chiamate zampe chelate) si trovano sugli arti dell'astice e sono un segno distintivo importante perché è molto facile notarle: sono piuttosto grandi e inoltre vengono legate da un elastico, quando l'astice è esposto nel banco del fresco. Le chele servono a scopo difensivo e anche per cacciare le prede.
L'aragosta invece ha solamente due antenne piuttosto lunghe e delle spine sul carapace.

Aragosta e astice si differenziano anche a livello cromatico: l'aragosta infatti ha un colore abbastanza chiaro che tende al rossiccio-brunastro e all'aranciato.
Invece l'astice della specie più comune (quello nordamericano) ha un colore decisamente più scuro: un marrone scuro con qualche macchia gialla sul ventre (a volte con sfumature blu sul dorso).
Esiste anche una specie molto meno comune (ovvero l'astice europeo, pescato nel Mar Mediterraneo e nel Mare del Nord) che presenta un colore blu acceso sul carapace. Comunque, si tratta in entrambi i casi di colori piuttosto diversi da quelli dell'aragosta.

Per quanto riguarda le dimensioni, astice ed aragosta non sono molto dissimili: entrambi hanno dimensioni ragguardevoli (possono arrivare anche a 60 centimetri di lunghezza). Di conseguenza la grandezza non è un criterio su cui fare molto affidamento per distinguere questi due crostacei.
Tuttavia, si può dire che in linea di massima l'astice è lievemente più grande dell'aragosta. In media infatti l'astice ha una lunghezza compresa fra i 30 e i 40 centimetri, l'aragosta invece fra i 20 e i 40.

Sapore e consistenza della polpa
Chi ha assaggiato entrambi i crostacei di cui stiamo parlando saprà che hanno un sapore molto differente e anche una diversa consistenza: il gusto dell'astice è più marcato e intenso, mentre quello dell'aragosta è decisamente più delicato. Inoltre l'astice ha una polpa dalla consistenza più compatta di quella dell'aragosta, che risulta più morbida.

Fra i due crostacei viene considerata più pregiata l'aragosta, proprio per la delicatezza (di gusto e di consistenza) che la contraddistingue. Con l'aragosta è possibile preparare piatti raffinati ed eleganti, mentre con l'astice si ottengono ugualmente ottimi piatti, ma un po' meno raffinati e dal sapore più deciso (spesso viene usato in abbinamento alla pasta: un classico sono i tagliolini all'astice).

Prezzo
Anche la differenza di costo fra questi due crostacei è significativa: l'aragosta, con il suo prezzo al Kg che oscilla fra i 30 e i 60 euro, è di gran lunga più cara dell'astice che in media costa sui 18-20 euro al Kg (quantomeno la specie più comune, ovvero l'astice americano: quello europeo, considerato molto più pregiato, può arrivare anche a costare 90 euro al Kg! Tuttavia si tratta di una specie molto rara, per cui quello che si trova comunemente nelle pescherie o al mercato è l'astice più economico).

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