Che differenza c'è tra allergia e intolleranza al lattosio

Molte persone fanno fatica a digerire il latte, accusando sintomi fastidiosi dopo averlo bevuto o aver consumato cibi che lo contengono. Ma si tratta di allergia o di intolleranza? Come riconoscere e distinguere questi due disturbi?
In effetti, è facile confondere le due patologie, essendo provocate dallo stesso alimento. Ma i meccanismi che stanno alla base dell'insorgenza di intolleranza e allergia sono ben diversi, così come sono diversi i sintomi e i possibili rimedi.
Facciamo quindi un po' di chiarezza su questo argomento e scopriamo nel dettaglio che differenza c'è tra allergia e intolleranza al lattosio!
Allergia e intolleranza al latte: le cause
Per capire che differenza c'è tra allergia e intolleranza al lattosio, è importante avere ben chiare le cause che portano all'insorgenza dei due disturbi.
Nel caso dell'allergia, la causa scatenante è una reazione anomala del sistema immunitario: come in tutte le allergie (alimentari e non), anche in quella al latte è il sistema immunitario ad essere chiamato in causa. Sono le proteine del latte a provocare la reazione immunitaria nelle persone allergiche, con sintomi che vedremo meglio più avanti e che possono verificarsi anche con piccole quantità di latte, in quanto il sistema immunitario percepisce le proteine di questo alimento come sostanze nocive.
Alla base dell'allergia al latte vi è una predisposizione genetica che, combinata all'esposizione al fattore scatenante (ovvero l'assunzione di latte), porta allo sviluppo dei sintomi.
Molto diverse sono invece la cause scatenanti di un'intolleranza al latte: in questo caso, il sistema immunitario non c'entra nulla! La causa è piuttosto da ricercare in un deficit (completo o parziale) di un enzima indispensabile per digerire e metabolizzare il lattosio, lo zucchero presente nel latte.
Questo enzima si chiama lattasi: quando è presente in quantità adeguate nel nostro organismo, allora il lattosio viene digerito normalmente e scisso nel galattosio e nel glucosio (che sono due zuccheri semplici). Quando invece la lattasi non è sufficiente (o addirittura manca completamente), il lattosio non può essere metabolizzato in maniera adeguata e completa: e questo provoca una serie di sintomi a livello gastro-intestinale.
Età di insorgenza
Un'altra differenza tra allergia e intolleranza al lattosio riguarda l'età di insorgenza del problema: l'allergia generalmente compare in età infantile (spesso entro i primi tre anni di vita) e nella maggior parte dei casi migliora o scompare del tutto con la crescita. Al contrario, l'intolleranza interessa soprattutto gli adulti e tende a peggiorare andando avanti con gli anni.
I sintomi: un confronto fra i due disturbi
Naturalmente per capire se si soffre di allergia o intolleranza al lattosio occorre affidarsi ad uno specialista ed effettuare tutti gli esami del caso, necessari per una diagnosi corretta.
Fatta questa doverosa premessa, è anche vero che i sintomi di questi due disturbi sono piuttosto diversi. Per cui fornendo una panoramica generale della differenza che c'è tra allergia e intolleranza al lattosio, possiamo confrontarne i sintomi per capire a grandi linee come distinguere le due patologie.
I sintomi dell'allergia possono riguardare non solo l'apparato gastro-intestinale, ma anche altre parti del corpo. Quindi, oltre a problemi come dolori all'addome, dissenteria e vomito, possono esserci anche sintomi a livello cutaneo o respiratorio (lo shock anafilattico è la reazione più grave che l'organismo può avere in caso di allergia al latte).

Invece l'intolleranza al latte comporta sintomi che interessano esclusivamente l'apparato gastro-intestinale: chi ne soffre quindi può accusare dissenteria, gonfiore addominale e flatulenza. Inoltre la portata dei sintomi è proporzionata alla quantità di latte consumato.
Allergia e intolleranza al latte: i rimedi
Un'altra sostanziale differenza che c'è tra allergia e intolleranza al lattosio riguarda il trattamento. I due disturbi infatti vanno affrontati e gestiti in maniera diversa.

L'allergia non ha una cura vera e propria: l'unico trattamento possibile consiste nell'evitare di assumere il latte e gli alimenti che lo contengono, in quanto una reazione allergica può essere provocata anche dal consumo di piccole quantità di latte. Bisogna quindi evitare, oltre al latte e ai latticini, anche cibi come dolci, torte, merendine, alcuni tipi di pane, etc. E, anche nel caso di alimenti "insospettabili" (ovvero di cibi e prodotti che non dovrebbero assolutamente essere preparati con il latte) è sempre bene controllare se sulla confezione si trova la scritta "Può contenere tracce di latte": in tal caso, il prodotto potrebbe avere latte per contaminazione (ovvero perché tracce di latte utilizzato nello stesso stabilimento per preparare altri prodotti si sono accidentalmente depositate sull'alimento in questione).

In caso di intolleranza al lattosio, invece, la situazione è meno drastica: abbiamo visto infatti come i sintomi siano proporzionati alla quantità di lattosio ingerito. Per cui non è necessario escludere dalla dieta tutti i latticini: ad esempio diversi formaggi stagionati (e anche certi formaggi freschi) sono ben tollerati da chi soffre di questo disturbo perché contengono poco lattosio o ne sono del tutto privi.
Inoltre, qualora lo specialista lo ritenga necessario, è anche possibile assumere degli integratori alimentari di lattasi che aiutano a coprire la mancanza di questo enzima, favorendo una migliore digestione del lattosio e permettendo di seguire un'alimentazione più varia.

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