Perché il pomodoro è un frutto?
Anche se è spesso considerato una verdura ed è consumato/cucinato come tale, dal punto di vista tecnico e botanico il pomodoro è un frutto. Sembra una conclusione ovvia, eppure a tutti è successo di chiedersi: il pomodoro è un frutto o una verdura? E, una volta scoperta la risposta, di obiettare: “perché il pomodoro è un frutto, se lo consumo come se fosse una verdura?” Una bella domanda senz’altro, se ci si è imbattuta anche la Corte Suprema (con esiti a dir poco sorprendenti).
Qual è la differenza fra frutta e verdura dal punto di vista botanico?
Andiamo con ordine: prima di vedere perché il pomodoro è un frutto, cerchiamo di capire che cosa si intenda con i due termini “frutta” e “verdura”. In botanica, la differenza fondamentale fra un frutto e una verdura è piuttosto semplice: il frutto è semplicemente il mezzo con cui una pianta riesce a diffondere i propri semi, ma non è parte della pianta stessa (per dirla in un altro modo, il frutto nasce dal fiore della pianta e contiene i semi), mentre la verdura fa parte integrante della pianta (ovvero, nasce direttamente dalle sue foglie, dal fusto o dalla radice).
Perché il pomodoro è un frutto
Usando dei termini un po' più specifici il frutto è quindi il prodotto (in genere commestibile) che deriva dalla fecondazione e dalla crescita dell'ovario (la parte in cui si trovano i semi) di una pianta. Il pomodoro è un frutto, anche se viene consumato come se fosse una verdura, perché soddisfa pienamente queste caratteristiche: è infatti il corpo riproduttivo della pianta rampicante del pomodoro (che è una pianta da seme) e come tale può essere raccolto: basta staccarlo dalla pianta, proprio come se fosse una fragola o una mora.
Seguendo questa definizione, sono da considerare ortaggi da frutto anche cetrioli, peperoni, piselli, zucche e fagioli.
Seguendo questa definizione, sono da considerare ortaggi da frutto anche cetrioli, peperoni, piselli, zucche e fagioli.
Il pomodoro è un frutto o una verdura? La sentenza della Corte Suprema
Nel lontano 1983, la Corte Suprema degli Stati Uniti si trovò a dover dare una risposta a una domanda insolita: il pomodoro è un frutto o una verdura? Nonostante la questione sembrasse della men che minima importanza, in realtà la posta in palio era piuttosto elevata: in quel periodo infatti era in vigore una legge sui dazi doganali (la Tariff Act, talmente contestata da essere passata alla storia come "legge bastarda"!!), che imponeva il pagamento di un'alta tariffa sulle verdure importate negli USA e permetteva invece di importare tranquillamente la frutta senza pagare alcun dazio.
Nacquero dei contrasti perché gli importatori avevano tutto l'interesse a far considerare il pomodoro un frutto, ma al riguardo c'era parecchia ambiguità e non si sapeva quindi se i pomodori importati dovessero essere soggetti o no al pagamento della tariffa. Per questo la Corte Suprema dovette esprimersi.
Per il giudice, fu un bel grattacapo: quest’ultimo sapeva perfettamente che il pomodoro è un frutto a tutti gli effetti, ma, dal punto di vista giuridico dovette affrontare l’argomento in tutta la sua complessità, consapevole del fatto che qualunque decisione avesse preso, avrebbe scontentato qualcuno.
Alla fine la sua sentenza passò alla storia: quando la emise, il giudice sostenne la necessità di considerare i pomodori delle verdure (motivo per cui il dazio doveva essere pagato); la spiegazione di questa scelta, che legittimava una domanda all’apparenza banale come “il pomodoro è un frutto o una verdura?”, fu che, anche se dal punto di vista botanico il pomodoro è un frutto, la gente lo percepiva e lo consumava come una verdura, al pari di tutte le altre. A sorpresa, la Corte Suprema aveva appena scelto di privilegiare il punto di vista della gente comune anziché quello della scienza.
L’aspetto rivoluzionario di questa sentenza fu che, esprimendosi in questi termini, il giudice predilesse il modo in cui i pomodori erano consumati rispetto al fatto che fossero delle bacche a tutti gli effetti. D’altronde, se ci si rifà al sistema di classificazione culinario, chiunque li utilizza da sempre come contorno con pesce o carne oppure insieme o dopo una zuppa, ma mai come dessert o come frutta! E questo è il vero motivo per cui ancora oggi ci si chiede se il pomodoro sia un frutto o una verdura e perché qualcuno sia ancora tentato di rispondere: «Tutte e due!»
Nacquero dei contrasti perché gli importatori avevano tutto l'interesse a far considerare il pomodoro un frutto, ma al riguardo c'era parecchia ambiguità e non si sapeva quindi se i pomodori importati dovessero essere soggetti o no al pagamento della tariffa. Per questo la Corte Suprema dovette esprimersi.
Per il giudice, fu un bel grattacapo: quest’ultimo sapeva perfettamente che il pomodoro è un frutto a tutti gli effetti, ma, dal punto di vista giuridico dovette affrontare l’argomento in tutta la sua complessità, consapevole del fatto che qualunque decisione avesse preso, avrebbe scontentato qualcuno.
Alla fine la sua sentenza passò alla storia: quando la emise, il giudice sostenne la necessità di considerare i pomodori delle verdure (motivo per cui il dazio doveva essere pagato); la spiegazione di questa scelta, che legittimava una domanda all’apparenza banale come “il pomodoro è un frutto o una verdura?”, fu che, anche se dal punto di vista botanico il pomodoro è un frutto, la gente lo percepiva e lo consumava come una verdura, al pari di tutte le altre. A sorpresa, la Corte Suprema aveva appena scelto di privilegiare il punto di vista della gente comune anziché quello della scienza.
L’aspetto rivoluzionario di questa sentenza fu che, esprimendosi in questi termini, il giudice predilesse il modo in cui i pomodori erano consumati rispetto al fatto che fossero delle bacche a tutti gli effetti. D’altronde, se ci si rifà al sistema di classificazione culinario, chiunque li utilizza da sempre come contorno con pesce o carne oppure insieme o dopo una zuppa, ma mai come dessert o come frutta! E questo è il vero motivo per cui ancora oggi ci si chiede se il pomodoro sia un frutto o una verdura e perché qualcuno sia ancora tentato di rispondere: «Tutte e due!»
Riassumendo...
Anche se è chiaro perché il pomodoro è un frutto dal punto di vista botanico, da quello gastronomico può essere considerato una verdura. Sembrano piuttosto azzeccate le parole del giornalista britannico Miles Kington, al quale viene attribuita quest'affermazione: “La conoscenza è sapere che un pomodoro è un frutto, la saggezza sta nel non metterlo in una macedonia”.
Anche se va detto che il bello della cucina è proprio la libertà di sperimentare: e ultimamente non sono poche le ricette che propongono di utilizzare il pomodoro per preparazioni dolci. A cominciare dal gelato/sorbetto al pomodoro e basilico fino ad arrivare alla torta con passata di pomodoro!
Anche se va detto che il bello della cucina è proprio la libertà di sperimentare: e ultimamente non sono poche le ricette che propongono di utilizzare il pomodoro per preparazioni dolci. A cominciare dal gelato/sorbetto al pomodoro e basilico fino ad arrivare alla torta con passata di pomodoro!