Perché la mela non è un frutto?
Nonostante sia comunemente considerata un frutto, dal punto di vista strettamente botanico in realtà la mela non lo è affatto! Piuttosto potrebbe essere definita un falso frutto o, per usare una terminologia più adatta, un frutto composto.
Ci sono delle ragioni ben precise – e piuttosto "tecniche" - alla base di quest'affermazione: in questo articolo scopriremo perché la mela non è un frutto!
Ci sono delle ragioni ben precise – e piuttosto "tecniche" - alla base di quest'affermazione: in questo articolo scopriremo perché la mela non è un frutto!
Cos'è un frutto dal punto di vista botanico
Prima di capire perché la mela non è frutto, è meglio partire da quella che è la definizione corretta di frutto. Scientificamente parlando, il frutto è quella parte della pianta che riesce a nutrire e proteggere i suoi semi e che deriva dalla crescita dell'ovario (ovvero la parte dove si trovano i semi della pianta): crescita che può avere luogo quando avviene l'impollinazione.
In altre parole, in un frutto la struttura che protegge i semi si forma e si sviluppa partendo solo dall'ovario: è questa la sua caratteristica essenziale.
In altre parole, in un frutto la struttura che protegge i semi si forma e si sviluppa partendo solo dall'ovario: è questa la sua caratteristica essenziale.
Perché la mela non è un frutto
Un “frutto” come la mela, invece, forma la sua struttura non solo dall'ovario, ma anche da altre parti: in particolare, nel caso della mela, dalla polpa (o ricettacolo).
Nella mela la parte derivata dalla fecondazione è solo quella centrale, ovvero il torsolo: quindi solo la parte del torsolo che contiene i semi può essere considerata il vero frutto! La polpa, invece, da un punto di vista botanico non lo è (è solo una parte “aggregata”, ovvero una parte che è cresciuta intorno, ma che non è originata dalla fecondazione), anche se siamo abituati a considerarla tale perché è la parte commestibile della mela.
Per questo motivo la mela nel suo complesso non può essere considerata un frutto: solo la parte del torsolo che contiene i semi si può chiamare in questo modo.
Nella mela la parte derivata dalla fecondazione è solo quella centrale, ovvero il torsolo: quindi solo la parte del torsolo che contiene i semi può essere considerata il vero frutto! La polpa, invece, da un punto di vista botanico non lo è (è solo una parte “aggregata”, ovvero una parte che è cresciuta intorno, ma che non è originata dalla fecondazione), anche se siamo abituati a considerarla tale perché è la parte commestibile della mela.
Per questo motivo la mela nel suo complesso non può essere considerata un frutto: solo la parte del torsolo che contiene i semi si può chiamare in questo modo.
Gli altri falsi frutti
Ma la mela non è l'unico "frutto" con queste particolari caratteristiche: il gruppo dei falsi frutti è piuttosto folto e include sia frutti molto conosciuti e consumati (come le pere, le fragole, i fichi, i meloni, l'anguria, l'ananas, la melagrana), sia frutti "minori", un po' meno comuni (fra cui la nespola, il nashi, il sorbo, l'azzeruolo).
Una cosa è certa: anche se la mela non è un frutto, si tratta pur sempre di un alimento molto salutare, ricco di fibre e fitonutrienti antiossidanti. In questo caso, non ci sono sottigliezze botaniche che possano fornire clamorose smentite: è il caso di dire che resta assolutamente valido il detto "una mela al giorno toglie il medico di torno"!
Una cosa è certa: anche se la mela non è un frutto, si tratta pur sempre di un alimento molto salutare, ricco di fibre e fitonutrienti antiossidanti. In questo caso, non ci sono sottigliezze botaniche che possano fornire clamorose smentite: è il caso di dire che resta assolutamente valido il detto "una mela al giorno toglie il medico di torno"!