Che differenza c'è tra birra filtrata e non filtrata

Oggi parliamo di birra e, più precisamente, andremo a scoprire che differenza c'è tra birra filtrata e non filtrata! Si tratta infatti di due birre ben diverse: la prima è spesso di produzione industriale, la seconda è decisamente più artigianale.
Ma andiamo con ordine e vediamo prima di tutto in cosa consiste il processo di filtrazione, per poi approfondire le principali differenze fra le due birre!
Cos'è la filtrazione
Prima di vedere che differenza c'è tra birra filtrata e non filtrata, scopriamo quindi in cosa consiste il processo di filtrazione. Si tratta di una procedura che viene riservata non soltanto alla birra, ma anche al vino: l'obiettivo della filtrazione è quello di separare la parte liquida della bevanda da quella solida, ovvero dai depositi dei lieviti nel caso della birra. In altre parole è una tecnica che permette di "pulire" la birra trattenendo ed eliminando i depositi dei lieviti che derivano dalla fermentazione, così da ottenere una bevanda visibilmente più limpida e in grado di conservarsi più a lungo. Una birra filtrata è quindi il più delle volte una birra industriale (quelle artigianali, come vedremo meglio più avanti, non subiscono il processo di filtrazione).
Birra non filtrata: cosa significa in termini generali
La birra non filtrata è invece il più delle volte una bevanda prodotta a livello artigianale e non industriale: questo significa che viene realizzata in piccoli birrifici, senza avvalersi di macchinari complessi, ma facendo piuttosto affidamento alle ricette tradizionali nonché alla bravura e all'esperienza manuale dell'operatore.
Non subendo il processo di filtrazione, si tratta di una birra che presenta anche la parte "solida", ovvero i depositi dei lieviti che si vengono a creare durante la fase della fermentazione. Sono proprio questi depositi di cellule di lievito a regalare alla bevanda il suo gusto e il suo aroma così particolari e autentici, ben diversi (come vedremo meglio più avanti) da quelli di una birra filtrata.
Differenze nell'aspetto e nel gusto
Entriamo ora nel vivo dell'argomento e vediamo che differenza c'è tra birra filtrata e non filtrata.
Anzitutto, ancora prima di assaggiarle, una birra filtrata industriale e una non filtrata artigianale si possono distinguere dal loro aspetto: la prima è più limpida e "luminosa" (proprio perché ripulita di ogni deposito solido), mentre la seconda ha una colorazione nettamente più torbida e può anche presentare dei depositi sul fondo.

Ma, al di là dell'aspetto estetico, la principale differenza che c'è tra birra filtrata e non filtrata riguarda il sapore. Infatti le birre industriali filtrate hanno un gusto decisamente meno intenso e più omogeneo: il processo di filtrazione porta ad una sorta di uniformizzazione del sapore. Questo anche in un'ottica commerciale: è più facile che delle birre dal gusto standardizzato e un po' "anonimo" conquistino diverse fasce di consumatori.
Invece una birra non filtrata sarà più profumata e avrà un gusto molto più corposo, avvolgente, particolare ed aromatico: inoltre, visto che si tratta di birre artigianali, ognuna sarà diversa dall'altra.
La differenza di sapore è così marcata che spesso chi si abitua a gustare solo birre non filtrate non riesce più a consumare quelle industriali!
Differenze nutrizionali
Un'altra importante differenza tra birra fitrata e non filtrata riguarda le proprietà nutrizionali dei due prodotti. Infatti, da questo punto di vista, le birre industriali non riescono a mantenere una buona parte dei nutrienti presenti negli ingredienti che le compongono. Questa perdita è dovuta proprio al processo di filtrazione cui sono sottoposte.
Invece le birre non filtrate presentano praticamente inalterati i principali nutrienti presenti nel malto, nell'orzo, nel lievito e nel luppolo: si tratta di nutrienti come alcune vitamine (soprattutto la B9 e la B12), sali minerali, polifenoli (sostanze dalle ottime capacità antiossidanti), maltosio, oligosaccaridi e inulina.
Questo non significa che la birra non filtrata si possa bere in abbondanza senza problemi (ricordate che si tratta pur sempre di una bevanda alcolica e come tale è necessario consumarla con moderazione), ma semplicemente che il suo profilo nutrizionale è migliore e più sano rispetto a quelle di una birra industriale.
Un altro vantaggio è dato dal fatto che la birra filtrata risulta più facilmente digeribile e presenta una quantità inferiore di zuccheri rispetto a quella filtrata: di conseguenza consente di tenere meglio sotto controllo il livello di glicemia nel sangue.
Differenze nella conservazione
Una birra industriale si conserva generalmente più a lungo rispetto ad una birra non filtrata. Come abbiamo visto sopra, infatti, uno dei motivi per cui viene effettuato il processo di filtrazione è proprio questo: allungare i tempi di conservazione del prodotto.
Con una birra non filtrata, invece, i tempi di conservazione si abbreviano e bisogna anche prestare più attenzione al posto in cui si conserva la bevanda.

Ora che abbiamo visto che differenza c'è tra birra filtrata e non filtrata, avete a disposizione tutte le informazioni utili per acquistare con maggiore consapevolezza il prodotto che più corrisponde ai vostri gusti e alle vostre esigenze!

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