4 ristoranti: cosa accade davvero dietro le quinte

Un programma lungo 7 stagioni tra le regioni italiane: 4 Ristoranti di Alessandro Borghese è una sfida che conduce gli italiani nei luoghi e nei ristoranti più affascinanti della nostra penisola. I quattro ristoranti in gara si sfidano fino all’ultimo piatto e sono chiamati a giudicarsi a vicenda su location, servizio, menù e conto della cena.

Quest’anno le nuove puntate andate in onda si sono dovute adeguare agli standard di protezione contro il covid, ma cosa accade davvero nel programma di 4 ristoranti? E cosa succede dietro le quinte?

Oggi vi sveliamo i retroscena di uno dei programmi culinari più amati dagli italiani.

Per partecipare al programma, ogni locale deve partecipare alle selezioni che si tengono alcuni mesi prima delle riprese. I quattro ristoranti sfidanti vengono contattati dalla società che si occupa del casting solo due giorni prima dell'inizio. In questo modo i partecipanti non possono apportare modifiche ai propri piatti o al locale, né tantomeno prepararsi alle prove, così da essere il più veritieri possibili.

La registrazione delle puntate è di breve durata: la troupe arriva alle 10 del mattino per il posizionamento delle telecamere, la cena inizia alle 18 e così per ogni sera seguente in ogni ristorante. Le riprese totali terminano quindi in soli quattro giorni.

È comune tra gli spettatori del programma chiedersi se i clienti del locale sono attori. Durante la registrazione della puntata il locale risulta chiuso: alla porta del ristorante viene affisso un cartello sul quale tutti vengono informati che si effettueranno le riprese del programma televisivo e che l’accesso al locale comporta automaticamente una liberatoria per l’utilizzo delle immagini. Infatti i clienti non sono delle comparse bensì sono quasi totalmente invitati dal proprietario del locale.

Molti credono che 4 Ristoranti è finto ma in realtà durante le riprese non si segue un copione e niente è già stato deciso: gli autori del programma lasciano spazio per improvvisare sia nella scelta dei piatti sia negli argomenti di cui discutere a tavola e gli ordini vengono davvero preparati sul momento. Durante le riprese può succedere però di essere interrotti dal “freeze” di Alessandro Borghese: il tempo si ferma per le sue osservazioni e ai partecipanti viene chiesto di stare fermi il più possibile, quasi immobili.

Alla resa dei conti, i voti, compresi quelli di Alessandro Borghese, restano davvero segreti fino al momento del confronto finale e alla proclamazione del vincitore. È in questa parte della puntata che si registrano le tensioni maggiori: Borghese mostra i voti agli sfidanti che vengono invitati a salire su un mini-van con vetri oscurati. Scenderanno da lì non appena arrivati all’ingresso del ristorante vincitore.

Durante la trasmissione, i tempi televisivi sono brevi: il viaggio si conclude in meno di 5 minuti agli occhi dello spettatore. Ma nella realtà i partecipanti rimangono sul mezzo anche per un’ora, questo per ottenere un senso di disorientamento nei concorrenti con finale a sorpresa.

Quest’anno il programma televisivo si è adeguato alle nuove norme vigenti e con alcune novità. Alle categorie di voto (menù, location, servizio e conto) si è aggiunta la voce “special”: ogni ristorante si è confrontato su un piatto comune, diventato il vero protagonista della serata.
Ogni sfidante ha ordinato i propri piatti e non è stato più possibile il tradizionale passaggio (e assaggio) delle pietanze altrui. Inoltre a tavola è stato rispettato un maggior distanziamento tra un commensale e l’altro e tutto il personale del ristorante ha indossato obbligatoriamente la mascherina.

Ma la domanda che tutti davvero si pongono è: chi paga il conto a 4 ristoranti? Le possibilità sono due: la produzione o il ristoratore. È proprio quest’ultimo in realtà a pagare l’intero conto, spesso molto salato, offrendo la cena a tutti i partecipanti.

Alla domanda “4 Ristoranti è finto?” noi rispondiamo di no. Il programma, grazie ad una troupe numerosa e qualificata, cerca di mantenere la naturalezza, l’improvvisazione e la sorpresa di una normale sfida culinaria.