Arriva da Singapore la birra all’urina
Non stiamo parlando di una bevanda dal gusto sgradevole e nemmeno di una lattina lasciata molte ore al sole quando parliamo di birra che sa di pipì! Si tratta soltanto dell’ultima novità asiatica: la birra fatta con l’urina!
Incredibile, vero?
Per competere con i migliori mastri birrai, a Singapore è stata prodotta una bevanda luppolata fatta con un ingrediente segreto un po’ particolare: l’acqua del sistema fognario, alias l’urina!
Stappa la tua birra preferita e leggi subito questa curiosa news!
Incredibile, vero?
Per competere con i migliori mastri birrai, a Singapore è stata prodotta una bevanda luppolata fatta con un ingrediente segreto un po’ particolare: l’acqua del sistema fognario, alias l’urina!
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L’idea di una birra sostenibile
Si chiama NEWBrew ed è una birra fatta al 95% di acqua: fin qui niente di strano, direte, se non fosse che l’acqua utilizzata è quella riciclata dagli scarichi della città di Singapore!
Da dove nasce l’idea?
Nel 2003 il Paese aveva già adottato una soluzione per combattere la scarsità d’acqua dell’isola grazie ad un innovativo sistema di riciclo. La società NEWater ha potuto così garantire ai cittadini singaporesi acqua potabile illimitata, filtrando e trattando quella contaminata recuperata dalle fogne urbane.
Quella che la società idrica ha raccolto è una sfida per dimostrare che, con i mezzi che la tecnologia ci offre oggi, non solo possiamo risparmiare risorse preziose come l’acqua, ma siamo anche in grado di raggiungere standard di purezza così alti da poter produrre delle bibite di qualità.
In un’epoca in cui la sostenibilità e il green sono temi di interesse generale, la bevanda è stata distribuita in bar e ristoranti proprio per sensibilizzare la comunità su problemi come la mancanza di acqua.
Da dove nasce l’idea?
Nel 2003 il Paese aveva già adottato una soluzione per combattere la scarsità d’acqua dell’isola grazie ad un innovativo sistema di riciclo. La società NEWater ha potuto così garantire ai cittadini singaporesi acqua potabile illimitata, filtrando e trattando quella contaminata recuperata dalle fogne urbane.
Quella che la società idrica ha raccolto è una sfida per dimostrare che, con i mezzi che la tecnologia ci offre oggi, non solo possiamo risparmiare risorse preziose come l’acqua, ma siamo anche in grado di raggiungere standard di purezza così alti da poter produrre delle bibite di qualità.
In un’epoca in cui la sostenibilità e il green sono temi di interesse generale, la bevanda è stata distribuita in bar e ristoranti proprio per sensibilizzare la comunità su problemi come la mancanza di acqua.
Gli ingredienti della birra all’urina
Forse non tutti sanno che per produrre la birra vengono richiesti standard di purezza dell’acqua molto alti, perché questo fattore incide moltissimo sul suo sapore; capiamo bene, quindi, che la NEWBrew è stata una scommessa non da poco!
Il processo di filtraggio che la società singaporese ha effettuato è stato accuratissimo, tanto che sono state necessarie tre fasi diverse di purificazione. Nella prima, è stata fatta una microfiltrazione a membrana al fine di distruggere i germi; la seconda fase di decontaminazione prevedeva l’osmosi inversa, che serve ad eliminare eventuali virus; nell’ultimo step sono stati poi utilizzati dei raggi ultravioletti per azzerare ogni altro elemento contaminante.
Ma saprà davvero di pipì? La risposta è no!
Come sappiamo, il gusto della birra lo fanno malto, luppolo e lievito, ed anche in questo caso, la NEWater non ha badato a spese!
Gli ingredienti sono stati scelti tra i migliori in commercio: malti d’orzo esportati dalla Germania, luppoli Calypso e un particolare lievito norvegese.
Brewerkz, il birrificio che ha lavorato con la società idrica, ha definito il gusto della NEWBrew come morbido e tostato, e dal retrogusto di miele.
Insomma, Singapore non si è accontentata di utilizzare acqua riciclata per produrre la sua birra, ma l’obiettivo era proprio competere con i più grandi produttori della bevanda luppolata!
Chissà se, tra qualche anno, accanto alla birra non filtrata dei supermercati troveremo anche quella singaporese… filtratissima?
Il processo di filtraggio che la società singaporese ha effettuato è stato accuratissimo, tanto che sono state necessarie tre fasi diverse di purificazione. Nella prima, è stata fatta una microfiltrazione a membrana al fine di distruggere i germi; la seconda fase di decontaminazione prevedeva l’osmosi inversa, che serve ad eliminare eventuali virus; nell’ultimo step sono stati poi utilizzati dei raggi ultravioletti per azzerare ogni altro elemento contaminante.
Ma saprà davvero di pipì? La risposta è no!
Come sappiamo, il gusto della birra lo fanno malto, luppolo e lievito, ed anche in questo caso, la NEWater non ha badato a spese!
Gli ingredienti sono stati scelti tra i migliori in commercio: malti d’orzo esportati dalla Germania, luppoli Calypso e un particolare lievito norvegese.
Brewerkz, il birrificio che ha lavorato con la società idrica, ha definito il gusto della NEWBrew come morbido e tostato, e dal retrogusto di miele.
Insomma, Singapore non si è accontentata di utilizzare acqua riciclata per produrre la sua birra, ma l’obiettivo era proprio competere con i più grandi produttori della bevanda luppolata!
Chissà se, tra qualche anno, accanto alla birra non filtrata dei supermercati troveremo anche quella singaporese… filtratissima?