La baguette è patrimonio immateriale UNESCO
Indovinate un po'… la Francia ha ottenuto la sua grande vittoria!
Non quella dei Mondiali di calcio 2022 (di cui ancora non conosciamo l’esito), ma una conquista davvero bramata. Vi state chiedendo quale?
La baguette, vi dice nulla?
Sì, finalmente, è arrivato il tanto atteso momento: il pane simbolo di questo paese è stato eletto Patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO.
Quando?
Lo scopriamo nei prossimi paragrafi.
Non quella dei Mondiali di calcio 2022 (di cui ancora non conosciamo l’esito), ma una conquista davvero bramata. Vi state chiedendo quale?
La baguette, vi dice nulla?
Sì, finalmente, è arrivato il tanto atteso momento: il pane simbolo di questo paese è stato eletto Patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO.
Quando?
Lo scopriamo nei prossimi paragrafi.
Baguette francese: adesso Patrimonio immateriale UNESCO
Sono stati lunghi anni di attesa per la Francia, ma finalmente ce l’ha fatta! Dopo diversi iter e candidature, la baguette è stata inserita dall’UNESCO nella lista dei Patrimoni immateriali dell’umanità.
Il 30 novembre 2022, rimarrà per questo paese una data memorabile. È proprio in questo giorno, infatti, che il comitato UNESCO, riunito a Rabat, in Marocco, ha riconosciuto il grande valore del pane tipico francese.
Le motivazioni di tale scelta? Moltissime, ma tutte legate al “savoir-faire artigianale” con cui questo prodotto culinario viene quotidianamente preparato, nel pieno rispetto delle tradizioni.
La fragranza esterna e la morbidezza interna rendono, infatti, la baguette una vera arte, tanto che, lo stesso presidente francese Macron, nel 2021, l’aveva definita “250 grammi di magia e perfezione”.
Tutti aspetti che, in qualche modo, la portano ad essere “una intangibile eredità culturale” e per questo degna di essere parte del patrimonio umano, da rispettare e salvaguardare nel tempo.
Non solo, secondo l’UNESCO il pane simbolo della Francia è anche capace di dar vita a particolari stili di vita. Pensiamo ai diversi panifici sparsi per il paese, alla loro abilità di sfornare tutto il giorno numerose quantità di baguette, alle numerose visite che questi ricevono quotidianamente e agli espositori in cui queste vengono lasciate per essere vendute, che si adattano perfettamente alla loro forma allungata.
Insomma, il riconoscimento non è dovuto solo alla bontà di questo panificato, ma anche alle competenze artigianali, alle tecniche utilizzate e alla capacità di questo prodotto di dettare una tradizione, in grado di essere tramandata alle nuove generazioni.
Un traguardo importantissimo, che ha portato il Governo francese a dichiarare di voler istituire una giornata dedicata alla baguette artigianale, chiamata “Giornata del forno aperto”, per rafforzare ancor di più il rapporto tra i francesi e il proprio patrimonio culturale.
Il 30 novembre 2022, rimarrà per questo paese una data memorabile. È proprio in questo giorno, infatti, che il comitato UNESCO, riunito a Rabat, in Marocco, ha riconosciuto il grande valore del pane tipico francese.
Le motivazioni di tale scelta? Moltissime, ma tutte legate al “savoir-faire artigianale” con cui questo prodotto culinario viene quotidianamente preparato, nel pieno rispetto delle tradizioni.
La fragranza esterna e la morbidezza interna rendono, infatti, la baguette una vera arte, tanto che, lo stesso presidente francese Macron, nel 2021, l’aveva definita “250 grammi di magia e perfezione”.
Tutti aspetti che, in qualche modo, la portano ad essere “una intangibile eredità culturale” e per questo degna di essere parte del patrimonio umano, da rispettare e salvaguardare nel tempo.
Non solo, secondo l’UNESCO il pane simbolo della Francia è anche capace di dar vita a particolari stili di vita. Pensiamo ai diversi panifici sparsi per il paese, alla loro abilità di sfornare tutto il giorno numerose quantità di baguette, alle numerose visite che questi ricevono quotidianamente e agli espositori in cui queste vengono lasciate per essere vendute, che si adattano perfettamente alla loro forma allungata.
Insomma, il riconoscimento non è dovuto solo alla bontà di questo panificato, ma anche alle competenze artigianali, alle tecniche utilizzate e alla capacità di questo prodotto di dettare una tradizione, in grado di essere tramandata alle nuove generazioni.
Un traguardo importantissimo, che ha portato il Governo francese a dichiarare di voler istituire una giornata dedicata alla baguette artigianale, chiamata “Giornata del forno aperto”, per rafforzare ancor di più il rapporto tra i francesi e il proprio patrimonio culturale.
La vera baguette francese: le origini e la preparazione
Magari non ve lo siete mai chiesti, ma adesso che la baguette è entrata a far parte dei patrimoni UNESCO, come la nostra amata pizza, una cosa che ci preme sapere è: quali sono le origini di questo panificato?
Le teorie esistenti sono due. C’è chi afferma che la nascita di questo panificato è frutto dell’invenzione dei fornai di Napoleone, i quali decisero di creare un prodotto dalla forma allungata per renderne più semplice il trasporto ai soldati. Una seconda ipotesi, invece, fa risalire tale invenzione ad un panettiere austriaco, August Zang, il quale portò la baguette a Parigi sono in un secondo momento, con l’apertura di un proprio panificio in città.
In ogni caso, qualunque sia la sua origine, ciò che è certo è che il pane simbolo francese si diffuse verso la metà dell’Ottocento, periodo nel quale vennero introdotti i forni a vapore. Questi si basavano su metodo di cottura che favoriva la formazione sul pane di una crosta esterna croccante, dorata e con solchi obliqui. Aspetti che continuano a rimanere elementi distintivi dell’attuale baguette.
La sua epoca d’oro, però, può essere ricollegata agli anni Venti del Novecento, periodo nel quale Il Governo francese introdusse una legge che vietava ai panettieri di lavorare prima delle 4 del mattino. In questo modo, come era possibile preparare il pane, aspettare la lievitazione, cuocerlo in forno e averlo già pronto all’apertura del proprio locale? La sfida era notevole e la baguette, grazie alla sua forma sottile e allungata, era l’unica tipologia di pane, tra gli altri esistenti, dalla preparazione veloce e adatto per essere sfornata in tempo per la colazione.
Ditelo, adesso non vi andrebbe un bel pezzo di baguette con un po' di marmellata? A noi si!
Prima di deliziarci, però, è bene dire cosa rende davvero unica la baguette. Pronti?
Si, sicuramente, una delle sue caratteristiche distintive è la sua forma, sottile e allungata, motivo per il quale il suo nome si traduce in italiano con “bacchetta”, ma sapete generalmente quanto è lunga? Ben 65 cm.
Non solo, a renderla speciale contribuisce anche la sua preparazione: rispetto ad altri pani francesi, infatti, questa si prepara utilizzando solo 4 ingredienti. Quali? Farina, acqua, sale e lievito a cui è possibile aggiungere, secondo uno specifico disciplinare, solo tre adiuvanti: massimo 2% di farina di semi, una quantità massima dello 0,5% di farina di soia o uno 0,3% massimo di farina di frumento.
Secondo la ricetta tradizionale, inoltre, è assolutamente vietato congelare l’imposto nelle diverse fasi di lavorazione e va cotto in piccoli lotti durante il giorno. Il risultato di questa procedura? Un prodotto super fragrante!
Adesso baguette in mano, inizia la magia!
Le teorie esistenti sono due. C’è chi afferma che la nascita di questo panificato è frutto dell’invenzione dei fornai di Napoleone, i quali decisero di creare un prodotto dalla forma allungata per renderne più semplice il trasporto ai soldati. Una seconda ipotesi, invece, fa risalire tale invenzione ad un panettiere austriaco, August Zang, il quale portò la baguette a Parigi sono in un secondo momento, con l’apertura di un proprio panificio in città.
In ogni caso, qualunque sia la sua origine, ciò che è certo è che il pane simbolo francese si diffuse verso la metà dell’Ottocento, periodo nel quale vennero introdotti i forni a vapore. Questi si basavano su metodo di cottura che favoriva la formazione sul pane di una crosta esterna croccante, dorata e con solchi obliqui. Aspetti che continuano a rimanere elementi distintivi dell’attuale baguette.
La sua epoca d’oro, però, può essere ricollegata agli anni Venti del Novecento, periodo nel quale Il Governo francese introdusse una legge che vietava ai panettieri di lavorare prima delle 4 del mattino. In questo modo, come era possibile preparare il pane, aspettare la lievitazione, cuocerlo in forno e averlo già pronto all’apertura del proprio locale? La sfida era notevole e la baguette, grazie alla sua forma sottile e allungata, era l’unica tipologia di pane, tra gli altri esistenti, dalla preparazione veloce e adatto per essere sfornata in tempo per la colazione.
Ditelo, adesso non vi andrebbe un bel pezzo di baguette con un po' di marmellata? A noi si!
Prima di deliziarci, però, è bene dire cosa rende davvero unica la baguette. Pronti?
Si, sicuramente, una delle sue caratteristiche distintive è la sua forma, sottile e allungata, motivo per il quale il suo nome si traduce in italiano con “bacchetta”, ma sapete generalmente quanto è lunga? Ben 65 cm.
Non solo, a renderla speciale contribuisce anche la sua preparazione: rispetto ad altri pani francesi, infatti, questa si prepara utilizzando solo 4 ingredienti. Quali? Farina, acqua, sale e lievito a cui è possibile aggiungere, secondo uno specifico disciplinare, solo tre adiuvanti: massimo 2% di farina di semi, una quantità massima dello 0,5% di farina di soia o uno 0,3% massimo di farina di frumento.
Secondo la ricetta tradizionale, inoltre, è assolutamente vietato congelare l’imposto nelle diverse fasi di lavorazione e va cotto in piccoli lotti durante il giorno. Il risultato di questa procedura? Un prodotto super fragrante!
Adesso baguette in mano, inizia la magia!