Etichette alimentari: dal 1° aprile nuove regole
Dal primo aprile 2020 entrerà in vigore la nuova etichettatura di origine dell’UE. I produttori dovranno indicare l’origine degli ingredienti solo quando c’è il rischio che i consumatori si possano confondere sulla provenienza di un alimento.
Attualmente nel nostro paese c’è l’obbligo di indicare nell’etichetta alimentare la provenienza delle materie prime utilizzate, fornendo indicazioni chiare sui cibi. Questo serve al consumatore per capire cosa sta mangiando e se il prodotto è italiano.
Con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento (regolamento esecutivo UE 775/2018) non sarà più obbligatorio indicare le materie prime poiché questo potrebbe creare confusione al consumatore se ci sono delle diciture, simboli che si riferiscono a luoghi geografici.
Per fare un esempio: se su una confezione si riporta il simbolo di una nazione, come la nostra bandiera tricolore, ma alcuni ingredienti non vengono dallo stesso paese allora è d’obbligo specificare la provenienza delle materie prime. In caso contrario non sarà più obbligatorio.
Tutti gli stati dell’UE, tranne Germania e Lussemburgo, che si sono astenuti, hanno approvato il nuovo regolamento.
Non c’è più l’obbligo di indicare l’origine per ingredienti primari come pasta, riso, latte e passata di pomodoro. Il regolamento non si applica ai prodotti DOP, IGP E STG né quelli a marchio registrato che indicano già la provenienza del prodotto.
Attualmente nel nostro paese c’è l’obbligo di indicare nell’etichetta alimentare la provenienza delle materie prime utilizzate, fornendo indicazioni chiare sui cibi. Questo serve al consumatore per capire cosa sta mangiando e se il prodotto è italiano.
Con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento (regolamento esecutivo UE 775/2018) non sarà più obbligatorio indicare le materie prime poiché questo potrebbe creare confusione al consumatore se ci sono delle diciture, simboli che si riferiscono a luoghi geografici.
Per fare un esempio: se su una confezione si riporta il simbolo di una nazione, come la nostra bandiera tricolore, ma alcuni ingredienti non vengono dallo stesso paese allora è d’obbligo specificare la provenienza delle materie prime. In caso contrario non sarà più obbligatorio.
Tutti gli stati dell’UE, tranne Germania e Lussemburgo, che si sono astenuti, hanno approvato il nuovo regolamento.
Non c’è più l’obbligo di indicare l’origine per ingredienti primari come pasta, riso, latte e passata di pomodoro. Il regolamento non si applica ai prodotti DOP, IGP E STG né quelli a marchio registrato che indicano già la provenienza del prodotto.