Nik Loukas, il food blogger che recensisce il cibo servito sugli aerei
Se leggere le recensioni dei ristoranti è un’attività ormai diffusa e, ammettiamolo, anche piuttosto divertente, allora i nostri lettori non rimarranno sorpresi nel sapere che, nel mondo, esiste qualcuno che si diletta ad assaggiare e commentare i piatti… a 10.000 metri sopra le nostre teste!
In che senso?
Il protagonista di questa curiosa news è Nik Loukas, un influencer da milioni di follower, che ha fatto il giro del globo, letteralmente, grazie alla sua passione per i viaggi o, per meglio dire, per i pasti serviti durante i voli aerei.
Vi abbiamo incuriosito?
Continuate a leggere per scoprire tutti i retroscena di questa incredibile storia e conoscere tanti piccoli segreti, che vi lasceranno senz’altro a bocca aperta, sulla ristorazione “volante”!
In che senso?
Il protagonista di questa curiosa news è Nik Loukas, un influencer da milioni di follower, che ha fatto il giro del globo, letteralmente, grazie alla sua passione per i viaggi o, per meglio dire, per i pasti serviti durante i voli aerei.
Vi abbiamo incuriosito?
Continuate a leggere per scoprire tutti i retroscena di questa incredibile storia e conoscere tanti piccoli segreti, che vi lasceranno senz’altro a bocca aperta, sulla ristorazione “volante”!
L’appetito vien… volando!
Il personaggio che vi stiamo per presentare ha preso molto seriamente qualcosa che, per molti, è soltanto uno spuntino dalle poche pretese, come quello che viene servito dalle compagnie aeree durante i voli di linea.
Sta di fatto che, il blog di Nik Loukas, “Inflight Feed”, è attualmente uno dei più seguiti, proprio perché svela tante curiosità sulle abitudini alimentari dei passeggeri che, viaggiando di continuo, hanno modo di assaggiare specialità culinarie di tutto il mondo.
A cosa si deve il grande successo del blog?
Nik, che ha lavorato per anni nel settore del trasporto aereo, non si limita ad immortalare e commentare i piatti, ma ha stilato una vera e propria tabella di gradimento, in cui, per ogni parametro, attribuisce un punteggio. Un esempio?
La varietà del menù, il grado di sostenibilità, la cordialità del personale e, persino, la comodità delle sedute.
Insomma, più che gli ingredienti stessi, è l’intera esperienza di volo che viene recensita, perché, lo sappiamo, mangiare non è soltanto una questione di palato. Location, atmosfera e servizio giocano un ruolo importante… anche tra le nuvole!
Sta di fatto che, il blog di Nik Loukas, “Inflight Feed”, è attualmente uno dei più seguiti, proprio perché svela tante curiosità sulle abitudini alimentari dei passeggeri che, viaggiando di continuo, hanno modo di assaggiare specialità culinarie di tutto il mondo.
A cosa si deve il grande successo del blog?
Nik, che ha lavorato per anni nel settore del trasporto aereo, non si limita ad immortalare e commentare i piatti, ma ha stilato una vera e propria tabella di gradimento, in cui, per ogni parametro, attribuisce un punteggio. Un esempio?
La varietà del menù, il grado di sostenibilità, la cordialità del personale e, persino, la comodità delle sedute.
Insomma, più che gli ingredienti stessi, è l’intera esperienza di volo che viene recensita, perché, lo sappiamo, mangiare non è soltanto una questione di palato. Location, atmosfera e servizio giocano un ruolo importante… anche tra le nuvole!
Mangiare in volo… non è come mangiare a terra
Forse non tutti sono al corrente del fatto che la ristorazione aerea è un business che frutta miliardi di euro all’anno e che esiste già da un secolo! Vi sorprenderà anche sapere che il primissimo pasto a bordo di un volo internazionale fu offerto sulla rotta Londra-Parigi nel 1919. Cosa mangiavano i passeggeri all’epoca? Frutta e sandwich, ma… chissà che gusto avevano!
“Perché?”, direte voi!
Nel caso non lo sapeste, gli alimenti che siamo abituati a gustare a casa hanno un sapore totalmente diverso, se consumati sull’aeromobile!
Non ci credete? Ecco una spiegazione scientifica!
Sia i cibi solidi, sia quelli liquidi, ad alta quota ed in presenza di determinate condizioni, sono riconosciuti dalle ghiandole del gusto in modo differente, rispetto a quanto avviene a terra. La colpa è dell’umidità e della bassa pressione all’interno della cabina. La capacità di percepire il dolce diminuisce del 20% e quella del salato fino al 30%!
Incredibile, vero?
Se vi steste chiedendo che cosa mangiano i “conducenti”, ecco un’altra bella curiosità! I piloti consumano pasti diversi, rispetto a quelli dei passeggeri e a loro viene riservato un trattamento esclusivo. Il motivo?
Questioni di sicurezza, che riguardano l’incolumità del capitano e del suo secondo. Le compagnie aeree, per prassi, devono assicurarsi che i piloti non corrano alcun rischio per la salute, incluse le intossicazioni alimentari.
Allora, vi abbiamo fatto venire voglia di prenotare un volo… magari all’ora di pranzo?
“Perché?”, direte voi!
Nel caso non lo sapeste, gli alimenti che siamo abituati a gustare a casa hanno un sapore totalmente diverso, se consumati sull’aeromobile!
Non ci credete? Ecco una spiegazione scientifica!
Sia i cibi solidi, sia quelli liquidi, ad alta quota ed in presenza di determinate condizioni, sono riconosciuti dalle ghiandole del gusto in modo differente, rispetto a quanto avviene a terra. La colpa è dell’umidità e della bassa pressione all’interno della cabina. La capacità di percepire il dolce diminuisce del 20% e quella del salato fino al 30%!
Incredibile, vero?
Se vi steste chiedendo che cosa mangiano i “conducenti”, ecco un’altra bella curiosità! I piloti consumano pasti diversi, rispetto a quelli dei passeggeri e a loro viene riservato un trattamento esclusivo. Il motivo?
Questioni di sicurezza, che riguardano l’incolumità del capitano e del suo secondo. Le compagnie aeree, per prassi, devono assicurarsi che i piloti non corrano alcun rischio per la salute, incluse le intossicazioni alimentari.
Allora, vi abbiamo fatto venire voglia di prenotare un volo… magari all’ora di pranzo?