Olio di carta: la truffa dell'olio extravergine d'oliva italiano

Non solo buono ma anche nutriente e benefico per il nostro corpo: è un toccasana per il cuore, per le ossa e anche per il cervello e, a quanto pare, ci aiuta a vivere più a lungo!

L’eccellenza italiana nel mondo quando si parla di gastronomia è ormai un fatto ma, tra i prodotti agroalimentari di cui siamo più fieri, l’olio extravergine d’oliva occupa sicuramente un posto d’onore. Basta dare uno sguardo alla lista di oli di oliva italiani a marchio DOP e IGP per trovare più di 30 produttori sparsi in tutta Italia.

Si tratta forse di uno degli ingredienti che utilizziamo di più in cucina: per preparare un buon soffritto, per aromatizzare una saporita fetta di carne o anche semplicemente con una fetta di pane per scoprirne tutto il gusto!

Come accade spesso, però, da tanta reputazione derivano anche tentativi d’imitazione e imbrogli e, nel caso specifico dell'olio, in quest'ultimo periodo si sente non di rado parlare della cosiddetta "truffa dell'olio di carta".

Così, in un mondo dove la frode alimentare sui prodotti italiani è purtroppo all’ordine del giorno, bisogna prestare grande attenzione alle etichette dei prodotti che acquistiamo e soprattutto ai prezzi dell’olio d’oliva che troviamo sugli scaffali.

Come per tanti prodotti agricoli, anche la produzione di olio è soggetta ai cambiamenti climatici. Quest’anno, a causa dei venti freddi che hanno causato parecchi danni, la produzione di olio di oliva subirà una perdita di circa 200mila tonnellate.

Per questa ragione, trovare un vero olio extravergine di oliva 100% italiano a meno di 7€ al litro dovrebbe far storcere un po' il naso. Perché c’è infatti chi si sta approfittando di questa crisi dell’olio e ha già messo in piedi un giro di affari che va a svantaggio dei consumatori.

Sembra infatti che l’olio che compriamo al supermercato potrebbe non essere 100% italiano ma, come accennato prima, si tratta di quello che viene chiamato "olio di carta": in sostanza, sono oli che in realtà provengono da altri paesi europei e non, ma vengono fatti passare come italiani.

Ma come avviene questa contraffazione?

I trafficanti di olio entrano in contatto con i produttori di olive, gli olivicoltori, e i frantoiani in difficoltà che, in cambio di guadagni facili, diventano a tutti gli effetti complici della truffa.

Vengono così creati dei documenti falsi che registrano la vendita di olive che in realtà non esistono: l’olivicoltore vende quindi queste olive “di carta” che verranno poi lavorate dal frantoiano per ottenere un olio che in realtà esiste, appunto, solo su carta.

Quest’olio verrà poi venduto al truffatore ad un prezzo più basso rispetto al valore che dovrebbe avere in realtà e la differenza di costo, rigorosamente in nero, verrà utilizzata dal trafficante per acquistare olio dall’estero. Alla fine, quest’olio risulterà 100% italiano grazie a tutta la documentazione falsa.

Chi è penalizzato da questa truffa?

Sicuramente noi consumatori, che acquistiamo olio non italiano convinti del contrario e anche i produttori italiani in buona fede che purtroppo, in questo modo, non vengono tutelati.

Per fortuna, esistono metodi per evitare di acquistare olio di carta e scoprire la qualità dell’olio di oliva, come l’analisi del DNA dell’olio. Da consumatori, noi possiamo stare attenti a ciò che acquistiamo confrontando bene i prezzi e controllando in etichetta le sedi di produzione e lavorazione indicati, le sue caratteristiche chimiche e l’annata di produzione.

Meglio ancora, se siete tra i fortunati che vivono vicino ad un frantoio, andate ad acquistare direttamente dai produttori: non c’è niente di meglio del sapore di un olio puro appena spremuto!

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