Prosecco: allarme pesticidi. Facciamo il punto
“Il Salvagente”, un autorevole mensile di test e inchieste sul mondo dei consumi, soprattutto quelli alimentari, ha dedicato ampio spazio ad approfondire la questione Prosecco, uno ei gioielli del Made in Italy famoso in tutto il mondo. Il rischio che si vorrebbe scongiurare è quello ruiguardante l'utilizzo eccessivo di pesticidi. Anche se ciascuno dei fitofarmaci, preso singolarmente, è sotto la soglia di rischio, in molti, tra cui l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) cominciano a temere che il loro massivo utilizzo possa difatti avere effetti negativi per la salute dei consumatori.
La copertina del maggio 2018 di “Salvagente” è stata dedicata interamente al Prosecco e ha evidenziato come ben sette marchi di Prosecco siano finiti sotto indagine per via della quantità e qualità di residui. Uno dei fungicidi a tenere alta la soglia di attenzione è il Folpet, in cima alla classifica di sospetta tossicità assieme al Glifosato.
La zona geografica interessata da questo allarme è quella di coltivazione della Glera, l’uva simbolo del Prosecco. Certo, esistono anche delle isole felici come quelle che si trovano sui pendii della Marca Trevigiana, ma si tratta purtroppo solo di nicchie ristrette, in quanto l’atteggiamento generale è quello di considerare il cibo come una merce da monetizzare. Il profitto diviene quindi l’unica cifra con cui giudicare un cibo o un vino e questo va, ovviamente, a discapito della sostenibilità e della qualità.
Facendo un esempio concreto la scienziata Fiorella Belpoggi, direttrice della Fondazione Ramazzini, uno dei centri di tossicologia ambientale più famosi al mondo, ha sottolineato come le sostanze chimiche nocive nella terra abbiano ormai superato quota 80.000. In questo senso, anche il singolo consumatore può fare la sua parte nel suo piccolo, magari scegliendo di privilegiare solo ed esclusivamente un Prosecco sano, buono e di provenienza certificata.
Fin quando si continuerà a scegliere il risparmio a danno della qualità, infatti, si correrà il rischio di avvelenare la terra sempre di più in modo miope, perdendo quindi di vista le reali caratteristiche che dovrebbe avere un Prosecco. Il buon vino, ovvero quello realizzato senza l’utilizzo di pesticidi o fitofarmaci pericolosi, porta necessariamente con sé dei costi maggiori e si dovrebbe perciò assolutamente diffidare dalle bottiglie di Prosecco a prezzi troppo scontati.
La copertina del maggio 2018 di “Salvagente” è stata dedicata interamente al Prosecco e ha evidenziato come ben sette marchi di Prosecco siano finiti sotto indagine per via della quantità e qualità di residui. Uno dei fungicidi a tenere alta la soglia di attenzione è il Folpet, in cima alla classifica di sospetta tossicità assieme al Glifosato.
La zona geografica interessata da questo allarme è quella di coltivazione della Glera, l’uva simbolo del Prosecco. Certo, esistono anche delle isole felici come quelle che si trovano sui pendii della Marca Trevigiana, ma si tratta purtroppo solo di nicchie ristrette, in quanto l’atteggiamento generale è quello di considerare il cibo come una merce da monetizzare. Il profitto diviene quindi l’unica cifra con cui giudicare un cibo o un vino e questo va, ovviamente, a discapito della sostenibilità e della qualità.
Facendo un esempio concreto la scienziata Fiorella Belpoggi, direttrice della Fondazione Ramazzini, uno dei centri di tossicologia ambientale più famosi al mondo, ha sottolineato come le sostanze chimiche nocive nella terra abbiano ormai superato quota 80.000. In questo senso, anche il singolo consumatore può fare la sua parte nel suo piccolo, magari scegliendo di privilegiare solo ed esclusivamente un Prosecco sano, buono e di provenienza certificata.
Fin quando si continuerà a scegliere il risparmio a danno della qualità, infatti, si correrà il rischio di avvelenare la terra sempre di più in modo miope, perdendo quindi di vista le reali caratteristiche che dovrebbe avere un Prosecco. Il buon vino, ovvero quello realizzato senza l’utilizzo di pesticidi o fitofarmaci pericolosi, porta necessariamente con sé dei costi maggiori e si dovrebbe perciò assolutamente diffidare dalle bottiglie di Prosecco a prezzi troppo scontati.