Come pulire le sardine
Le sardine sono un alimento tipico della cucina italiana, perché molto diffuse nel Mar Mediterraneo e sono consigliate dai nutrizionisti grazie alla ricchezza di Omega 3. Il Veneto e la Sicilia sono le due regioni italiane in cui le sardine vengono utilizzate per la preparazione di piatti tipici, come la pasta con le sarde palermitana, o le sarde in saor veneziane.
Le sardine si comprano intere, se fresche, ma è possibile richiedere al proprio pescivendolo di fiducia la loro pulizia. Se volete invece risparmiare e fare tutto in casa, ecco alcuni suggerimenti utili per pulire le sardine.
L’operazione non è delle più semplici, ma agendo con cura e facendo un po’ di pratica, si può giungere a un buon livello di maneggevolezza.
La pulizia delle sardine
Per cominciare, vi serve uno scolapasta che andrete a porre nel lavandino per evitare che lische e interiora intasino lo scarico, quindi aprite l’acqua e lasciandola scorrere iniziate la pulizia delle sardine.
Come prima cosa, staccate la testa e nel rimuoverla vi porterete via anche parte delle viscere; aiutatevi con i pollici per ripulire le restanti viscere e quindi, facendo pressione sulla parte interna della sarda, apritela, fate scorrere un dito fino alla coda e staccatela; poi esportate anche la lisca, facendo attenzione a non rompere la sardina.
Continuando a far scorrere l’acqua, accertatevi che non vi siano più residui sul corpo del pesce, sia lische sia squame, e mettete le sardine da parte, su un piatto o un vassoio. Ora sono pronte per l’uso.
Il consiglio
Una volta presa dimestichezza, potete provare anche a sfilettare la sardina con un solo colpo, staccando la testa e, mentre la sfilate, utilizzate i pollici per aprire il corpo e trascinare anche la lisca. È una soluzione piuttosto complicata e professionale, non necessaria se non si è costretti a lavorare in tempi molto rapidi.
Infine, non utilizzate un getto d’acqua forte, altrimenti potreste incorrere nel rischio di spappolare la sardina.
Le sardine si comprano intere, se fresche, ma è possibile richiedere al proprio pescivendolo di fiducia la loro pulizia. Se volete invece risparmiare e fare tutto in casa, ecco alcuni suggerimenti utili per pulire le sardine.
L’operazione non è delle più semplici, ma agendo con cura e facendo un po’ di pratica, si può giungere a un buon livello di maneggevolezza.
La pulizia delle sardine
Per cominciare, vi serve uno scolapasta che andrete a porre nel lavandino per evitare che lische e interiora intasino lo scarico, quindi aprite l’acqua e lasciandola scorrere iniziate la pulizia delle sardine.
Come prima cosa, staccate la testa e nel rimuoverla vi porterete via anche parte delle viscere; aiutatevi con i pollici per ripulire le restanti viscere e quindi, facendo pressione sulla parte interna della sarda, apritela, fate scorrere un dito fino alla coda e staccatela; poi esportate anche la lisca, facendo attenzione a non rompere la sardina.
Continuando a far scorrere l’acqua, accertatevi che non vi siano più residui sul corpo del pesce, sia lische sia squame, e mettete le sardine da parte, su un piatto o un vassoio. Ora sono pronte per l’uso.
Il consiglio
Una volta presa dimestichezza, potete provare anche a sfilettare la sardina con un solo colpo, staccando la testa e, mentre la sfilate, utilizzate i pollici per aprire il corpo e trascinare anche la lisca. È una soluzione piuttosto complicata e professionale, non necessaria se non si è costretti a lavorare in tempi molto rapidi.
Infine, non utilizzate un getto d’acqua forte, altrimenti potreste incorrere nel rischio di spappolare la sardina.