Come sterilizzare i vasetti
Introduzione
I vasetti per le conserve fanno parte della nostra tradizione culinaria e vengono ancora utilizzati in modo consistente per tenere da parte verdure sottolio, frutta, marmellate e tanto altro! Bisogna però fare attenzione e sterilizzare i vasetti in modo opportuno, sia prima che dopo il loro riempimento, per evitare la formazione di sostanze tossiche, una delle quali è il temuto botulino.
Sterilizzazione dei vasetti vuoti
La prima sterilizzazione avviene a vasetto vuoto ed è possibile effettuarla in diversi modi.
Uno, più rapido, è quello con il forno a microonde, in cui viene inserito il vasetto senza tappo per 10 minuti a potenza massima; alternativamente si può procedere con il lavaggio ad acqua calda e detersivo, oppure si usa direttamente la lavastoviglie. Se si creano accumuli di calcare, cosa possibile, sarebbe meglio lasciare il vasetto a mollo in acqua e aceto per alcune ore.
La sterilizzazione tradizionale consiste invece nel porre i vasetti vuoti in una pentola (se si possiede uno sterilizzatore è meglio) alta 40 cm e riempita con acqua calda, che deve coprire per intero i vasetti ed essere portata ad ebollizione per 10 minuti.
Dopo aver rimosso i vasetti uno alla volta servendovi di una pinza sterile (se li toccate con le mani la sterilizzazione non è servita a molto) , disponeteli capovolti su un panno pulito e appena stirato e poi riportateli nella posizione eretta così da far evaporare i rimasugli di acqua.
Non buttate via l’acqua rimasta nella pentola, perché potrete recuperarla per la sterilizzazione dei vasetti pieni.
Uno, più rapido, è quello con il forno a microonde, in cui viene inserito il vasetto senza tappo per 10 minuti a potenza massima; alternativamente si può procedere con il lavaggio ad acqua calda e detersivo, oppure si usa direttamente la lavastoviglie. Se si creano accumuli di calcare, cosa possibile, sarebbe meglio lasciare il vasetto a mollo in acqua e aceto per alcune ore.
La sterilizzazione tradizionale consiste invece nel porre i vasetti vuoti in una pentola (se si possiede uno sterilizzatore è meglio) alta 40 cm e riempita con acqua calda, che deve coprire per intero i vasetti ed essere portata ad ebollizione per 10 minuti.
Dopo aver rimosso i vasetti uno alla volta servendovi di una pinza sterile (se li toccate con le mani la sterilizzazione non è servita a molto) , disponeteli capovolti su un panno pulito e appena stirato e poi riportateli nella posizione eretta così da far evaporare i rimasugli di acqua.
Non buttate via l’acqua rimasta nella pentola, perché potrete recuperarla per la sterilizzazione dei vasetti pieni.
Sterilizzazione dei vasetti pieni
La sterilizzazione dei vasetti pieni dipende, tra le altre cose, dal tipo di riempimento che è stato effettuato, cioè a freddo o a caldo. Sinteticamente, il primo prevede l’inserimento di alimenti freddi e la successiva aggiunta di liquido di conservazione bollente, mentre il secondo consiste nel riempimento del vasetto con alimenti ancora caldi.
Considerato questo e preparati i tappi (che devono sigillare ad hoc i barattoli per evitare l’ingresso di aria e il conseguente deterioramento degli alimenti in essi contenuti), siete giunti al punto di scegliere i tempi di ebollizione per sterilizzare i vasetti pieni.
Oltre al fattore del riempimento, dovete considerarne altri tre prima di procedere, cioè il tipo di preparazione dei cibi, il volume del vasetto e l’altitudine a cui avviene questa operazione (i tempi di ebollizione vanno aumentati progressivamente con il crescere dell’altitudine oltre i 300m, visto le ricette che prevedono l’ebollizione come metodo di sterilizzazione sono concepite considerando le località a livello del mare).
Passate quindi alla fase successiva, che prevede l’utilizzo del bollitore per effettuare la sterilizzazione finale. Fate così:
- Riempite il bollitore per metà con acqua, oppure utilizzate quella che è avanzato dalla presterilizzazione e portate la temperatura a 60°C se avete riempito i vasetti a freddo, o a 80°C se invece avete utilizzato il metodo a caldo.
- Se avete dei portavasetti, li potete utilizzare per inserirci i vasetti e quindi metterli nella pentola.
- È importante che il livello dell’acqua superi quello del tappo dei vasetti di almeno 2,5 cm.
- Fate bollire l’acqua a fiamma molto alta, quindi una volta raggiunta la temperatura, abbassate il fuoco e coprite con un coperchio, alleggerendo così l’ebollizione. Da questo momento dovete contare il tempo che viene indicato dalla ricetta e, se necessario, aggiungete acqua bollente per impedire che il livello dell’acqua scenda sotto quello minimo richiesto.
Considerato questo e preparati i tappi (che devono sigillare ad hoc i barattoli per evitare l’ingresso di aria e il conseguente deterioramento degli alimenti in essi contenuti), siete giunti al punto di scegliere i tempi di ebollizione per sterilizzare i vasetti pieni.
Oltre al fattore del riempimento, dovete considerarne altri tre prima di procedere, cioè il tipo di preparazione dei cibi, il volume del vasetto e l’altitudine a cui avviene questa operazione (i tempi di ebollizione vanno aumentati progressivamente con il crescere dell’altitudine oltre i 300m, visto le ricette che prevedono l’ebollizione come metodo di sterilizzazione sono concepite considerando le località a livello del mare).
Passate quindi alla fase successiva, che prevede l’utilizzo del bollitore per effettuare la sterilizzazione finale. Fate così:
- Riempite il bollitore per metà con acqua, oppure utilizzate quella che è avanzato dalla presterilizzazione e portate la temperatura a 60°C se avete riempito i vasetti a freddo, o a 80°C se invece avete utilizzato il metodo a caldo.
- Se avete dei portavasetti, li potete utilizzare per inserirci i vasetti e quindi metterli nella pentola.
- È importante che il livello dell’acqua superi quello del tappo dei vasetti di almeno 2,5 cm.
- Fate bollire l’acqua a fiamma molto alta, quindi una volta raggiunta la temperatura, abbassate il fuoco e coprite con un coperchio, alleggerendo così l’ebollizione. Da questo momento dovete contare il tempo che viene indicato dalla ricetta e, se necessario, aggiungete acqua bollente per impedire che il livello dell’acqua scenda sotto quello minimo richiesto.