Come cuocere le verdure in padella
Le verdure cotte o ripassate in padella sono uno dei classici contorni della nostra cucina, ma possono anche trasformarsi in vere e proprie portate se adeguatamente condite.
La cottura in padella è utilizzata per ogni tipo di regime alimentare, da quello macrobiotico a quello casereccio; ciò che cambia è il metodo.
Se, infatti, cuciniamo delle verdure in padella per stare leggeri, basta che le mettiamo dentro con un po’ di acqua, le copriamo con un coperchio e a fine cottura aggiungiamo un pizzico di sale, pepe o altre erbe. Certo un filo di olio d’oliva a crudo non guasta!
Ma cuocere le verdure in padella vuole anche dire realizzare piatti sfiziosi e ricchi di sapore: un esempio è un piatto tipico dell’Abruzzo, chiamato il “ciabbott” (italianizzato in ciabotto, che in dialetto significa ci “abbotta”, cioè ci riempie). Le verdure vengono cotte in padella con molto olio, cipolla e patate, fino a formare un composto saporito e pesante. Il piatto deriva, infatti, dalla tradizione povera ma fiera abruzzese e quindi non esiste nemmeno una ricetta originale perché si utilizzavano le verdure a disposizione. Comunque vi consiglio di provarlo, è un’ottima soluzione per saziarsi mangiando solo verdure.
Teniamo a mente che le verdure non hanno tutte la stessa cottura, quindi alcune, come le zucchine, vanno messe in anticipo rispetto a peperoni e melanzane, che sono pronti in un tempo inferiore.
La cottura in padella è molto pratica perché permette di intervenire sulle verdure durante il processo di preparazione; ad esempio gli spinaci, una volta evaporata l’acqua, si possono impreziosire con l’aggiunta di mozzarella o formaggio, assaporando di tanto in tanto per capire se bisogna apportare delle modifiche. Insomma è un costante work in progress.
Il consiglio
Il tipo di padella da utilizzare per cuocere le verdure è sicuramente quella antiaderente, perché permette di utilizzare meno olio e non le fa attaccare al fondo; meglio ancora il wok, la tipica padella cinese a forma semisferica fonda, che consente di distribuire uniformemente il calore e di far evaporare i liquidi in maniera più rapida.
La cottura in padella è utilizzata per ogni tipo di regime alimentare, da quello macrobiotico a quello casereccio; ciò che cambia è il metodo.
Se, infatti, cuciniamo delle verdure in padella per stare leggeri, basta che le mettiamo dentro con un po’ di acqua, le copriamo con un coperchio e a fine cottura aggiungiamo un pizzico di sale, pepe o altre erbe. Certo un filo di olio d’oliva a crudo non guasta!
Ma cuocere le verdure in padella vuole anche dire realizzare piatti sfiziosi e ricchi di sapore: un esempio è un piatto tipico dell’Abruzzo, chiamato il “ciabbott” (italianizzato in ciabotto, che in dialetto significa ci “abbotta”, cioè ci riempie). Le verdure vengono cotte in padella con molto olio, cipolla e patate, fino a formare un composto saporito e pesante. Il piatto deriva, infatti, dalla tradizione povera ma fiera abruzzese e quindi non esiste nemmeno una ricetta originale perché si utilizzavano le verdure a disposizione. Comunque vi consiglio di provarlo, è un’ottima soluzione per saziarsi mangiando solo verdure.
Teniamo a mente che le verdure non hanno tutte la stessa cottura, quindi alcune, come le zucchine, vanno messe in anticipo rispetto a peperoni e melanzane, che sono pronti in un tempo inferiore.
La cottura in padella è molto pratica perché permette di intervenire sulle verdure durante il processo di preparazione; ad esempio gli spinaci, una volta evaporata l’acqua, si possono impreziosire con l’aggiunta di mozzarella o formaggio, assaporando di tanto in tanto per capire se bisogna apportare delle modifiche. Insomma è un costante work in progress.
Il consiglio
Il tipo di padella da utilizzare per cuocere le verdure è sicuramente quella antiaderente, perché permette di utilizzare meno olio e non le fa attaccare al fondo; meglio ancora il wok, la tipica padella cinese a forma semisferica fonda, che consente di distribuire uniformemente il calore e di far evaporare i liquidi in maniera più rapida.