Bacchette per il cibo: tipi e caratteristiche

Le bacchette per il cibo sono le posate classiche utilizzate in Oriente, ma da noi sono ancora uno scomodo tabù per molti. Il solo tenerle in mano e riuscire a chiuderle per sollevare un qualunque pezzo di cibo ci fa immedesimare con degli equilibristi. Ma in realtà non è così, basta fare un po’ di pratica e da subito si ottengono i benefici derivanti dall’uso delle bacchette, uno dei quali riguarda la linea fisica.

Non avrete per caso pensato all’attività fisica generata dal sollevamento delle bacchette? Il motivo è ben più semplice: la quantità di cibo che con esso si può alzare è decisamente inferiore rispetto a quando si utilizzano forchetta e cucchiaio, quindi si mangia con più calma e si digerisce meglio; inoltre in questo modo il senso di sazietà arriva prima al cervello, evitando le abbuffate. Gli orientali esperti nell’uso delle bacchette mangiano ad una velocità impressionante, ma ogni volta che portano le bacchette alla bocca hanno quantità minime di cibo che riescono a masticare molto bene. L’unica controindicazione per la salute consiste nel rischio, con il tempo, di sviluppare l’artrosi ad una mano.

Tornando alle bacchette, sappiamo che non sono utilizzate solo in Cina e in Giappone (dove sono chiamate rispettivamente kuaizi e hashi), ma anche in Corea, Taiwan, Vietnam, Singapore, Mongolia, Tibet, Thailandia, ecc.; inoltre sono ormai molto diffuse in molti paesi europei e nel Nord America, all’interno dei ristoranti tipici delle varie cucine orientali.

Per quanto riguarda i materiali, essi differiscono dal tipo di utilizzo che se ne fa, dalla classe sociale della famiglia o dal livello del ristorante. Di solito si trovano le bacchette in legno o in bambù, ma esistono modelli anche in legno laccato, acciaio inossidabile (tipico della Corea), argento, avorio o osso.
Chi ha meno esperienza si trova più comodo con quelle in legno o bambù, perché avendo superfici ruvide garantiscono una migliore presa. La versione che spesso si trova nei ristoranti cinesi o giapponesi è detta waribashi, che in giapponese significa bacchette divise; si tratta infatti di due bacchette unite nell’estremità superiore che necessitano di essere separate, appunto, per poter essere utilizzate. A garanzia che non sono mai state usate.

Tipologie di bacchette
Analizziamo adesso le diverse variazioni sul tema delle bacchette, a seconda del paese in cui vengono utilizzate:
- Cina: qui le bacchette iniziano con un’estremità superiore a sezione quadrata e terminano con una inferiore a sezione circolare; il passaggio si completa con la punta arrotondata. La lunghezza delle bacchette cinesi supera quella di tutte le altre tipologie.
- Giappone: le bacchette giapponesi si presentano affusolate e terminano con una punta pronunciata; sono disponibili in diverse lunghezze, anche in versione ridotta per i bambini.
- Vietnam: i bastoncini vietnamiti sono simili a quelli cinesi ma non presentano la sezione superiore quadrata.
- Corea: le bacchette coreane si distinguono per l’utilizzo dell’acciaio inossidabile, oppure dell’argento e dell’ottone, e per la forma piatta a sezione rettangolare.
- Italia: da noi le bacchette sono di solito del tipo cinese, anche perché è questo tipo di ristorante il più diffuso tra quelli asiatici.

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