Il forno
Introduzione
Se non ci fosse il forno, ci potremmo scordare di tante prelibatezze che ci fanno venire l’acquolina in bocca prima e leccare i baffi dopo. Il forno è uno strumento antichissimo e nel corso della storia ha subito una serie di importantissime evoluzioni, non sempre positive.
I tipi
I tipi di forno sono tantissimi, benché nelle società occidentali le principali varianti siano quattro: a legna, a gas, a microonde ed elettrico. Ma, sparsi per il mondo e appartenenti a diverse culture, esistono tanti altri tipi di forno, come l’umu in Polinesia.
Il forno a legna ha la capacità di raggiungere temperature elevatissime, intorno ai 500°C, ed è famoso soprattutto per la cottura della pizza e del pane (che restano croccanti fuori e morbidi dentro), nonostante al suo interno si possano cuocere moltissime pietanze, anche la carne. Inoltre il consumo di legna permette anche di risparmiare energia. Il forno è costruito in mattone refrattario, che tende a cambiare colore a seconda delle temperature: è infatti scuro quando è freddo, rosso quando si comincia a scaldare, e bianco una volta raggiunta la temperatura, intorno ai 450°C.
Il forno elettrico è quello ormai più diffuso, si trova come componente standard nelle cucine a incasso e non necessità alcun tipo di conoscenza particolare per essere utilizzato. È dotato di molte funzioni e, se di ultima generazione, anche di impostazioni apposite per le cotture dei diversi cibi.
Il forno a gas è quello usato fino a una decina di anni fa, quello che rimpiangono mamme e nonne. Il forno a gas si caratterizzata per la temperatura più alta che sviluppa, rispetto al forno elettrico, e per la sua capacità di scaldarsi rapidamente.
Il forno a microonde, invece, frutto della tecnologia moderna e presente nelle case italiane solo da pochi anni a questa parte, sfrutta le proprietà delle microonde per penetrare i cibi e riscaldarli o scongelarli in maniera molto più rapida di qualsiasi altro forno. Anche il microonde è dotato di diverse funzioni (una delle quali è ad esempio il defrost) e la sua diffusione sta avvenendo maggiormente all’interno di uffici e strutture lavorative.
Il forno a legna ha la capacità di raggiungere temperature elevatissime, intorno ai 500°C, ed è famoso soprattutto per la cottura della pizza e del pane (che restano croccanti fuori e morbidi dentro), nonostante al suo interno si possano cuocere moltissime pietanze, anche la carne. Inoltre il consumo di legna permette anche di risparmiare energia. Il forno è costruito in mattone refrattario, che tende a cambiare colore a seconda delle temperature: è infatti scuro quando è freddo, rosso quando si comincia a scaldare, e bianco una volta raggiunta la temperatura, intorno ai 450°C.
Il forno elettrico è quello ormai più diffuso, si trova come componente standard nelle cucine a incasso e non necessità alcun tipo di conoscenza particolare per essere utilizzato. È dotato di molte funzioni e, se di ultima generazione, anche di impostazioni apposite per le cotture dei diversi cibi.
Il forno a gas è quello usato fino a una decina di anni fa, quello che rimpiangono mamme e nonne. Il forno a gas si caratterizzata per la temperatura più alta che sviluppa, rispetto al forno elettrico, e per la sua capacità di scaldarsi rapidamente.
Il forno a microonde, invece, frutto della tecnologia moderna e presente nelle case italiane solo da pochi anni a questa parte, sfrutta le proprietà delle microonde per penetrare i cibi e riscaldarli o scongelarli in maniera molto più rapida di qualsiasi altro forno. Anche il microonde è dotato di diverse funzioni (una delle quali è ad esempio il defrost) e la sua diffusione sta avvenendo maggiormente all’interno di uffici e strutture lavorative.
Pro e contro
Ogni tipologia di forno presenta i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. Partiamo dal forno a legna, di cui abbiamo elencato alcune delle proprietà e di cui conosciamo tutti i benefici culinari; il problema è che per usarlo è richiesta una certa esperienza, è necessario uno spazio ampio per la sua installazione e brucia una quantità di legna pari a 4 o 5 Kg l’ora; quindi, se da una parte permette il risparmio energetico, dall’altra il forno a legna ha bisogno di essere costantemente rifornito di combustibile.
Oggi è attuale anche il dibattito che vede opposti i sostenitori del forno a gas e quelli del forno elettrico; i primi, infatti, vantano delle prestazioni e una versatilità superiori rispetto ai forni elettrici, grazie alla maggiore potenza che riescono a sviluppare. Gli ultimi modelli possiedono di solito un grill elettrico, perché quello a gas è più difficile da gestire, ma in generale il vantaggio del forno a gas si palesa quando ci sono da cucinare grandi quantità di cibo per una festa o per una cena con numerosi invitati.
Certo, se si vive in zone più remote, dove l’allaccio del gas non è ancora arrivato, allora conviene forse conviene optare per la soluzione elettrica.
Il microonde, infine, è un tipo di forno dalle grandi potenzialità, ma utile più che altro per riscaldare rapidamente dei cibi o per scongelarli. Riguardo la sua nocività, ci sono voci contraddittorie e le stesse ricerche scientifiche non sono in grado di mostrare all’unanimità una delle due tesi. Resta il fatto che il sapore e la consistenza degli alimenti cotti o riscaldati nel forno a microonde non sono affatto paragonabili a quelli di uno tradizionale, sia esso a gas o elettrico (ad esempio non si può ottenere la croccantezza desiderata).
Oggi è attuale anche il dibattito che vede opposti i sostenitori del forno a gas e quelli del forno elettrico; i primi, infatti, vantano delle prestazioni e una versatilità superiori rispetto ai forni elettrici, grazie alla maggiore potenza che riescono a sviluppare. Gli ultimi modelli possiedono di solito un grill elettrico, perché quello a gas è più difficile da gestire, ma in generale il vantaggio del forno a gas si palesa quando ci sono da cucinare grandi quantità di cibo per una festa o per una cena con numerosi invitati.
Certo, se si vive in zone più remote, dove l’allaccio del gas non è ancora arrivato, allora conviene forse conviene optare per la soluzione elettrica.
Il microonde, infine, è un tipo di forno dalle grandi potenzialità, ma utile più che altro per riscaldare rapidamente dei cibi o per scongelarli. Riguardo la sua nocività, ci sono voci contraddittorie e le stesse ricerche scientifiche non sono in grado di mostrare all’unanimità una delle due tesi. Resta il fatto che il sapore e la consistenza degli alimenti cotti o riscaldati nel forno a microonde non sono affatto paragonabili a quelli di uno tradizionale, sia esso a gas o elettrico (ad esempio non si può ottenere la croccantezza desiderata).
Il consiglio
Quale forno acquistare quindi? Io suggerirei di lasciare quello a legna per i professionisti o per chi ama sperimentare e ha spazio, soldi e tempo da impiegare; tra il forno a gas e quello elettrico sceglierei il secondo, ma se non se ne fa un uso costante e senza pretese, diciamo che sono entrambi sullo stesso livello. Il microonde lo consiglierei solo a chi ha poco tempo per cucinare o raramente consuma dei pasti a casa.