La lavastoviglie
Introduzione
La lavastoviglie è un elettrodomestico non fondamentale per la casa, ma comunque molto apprezzato, perché fa risparmiare tempo e fatica quando ci trova a dover lavare pile di piatti, posate, pentole e bicchieri. Al contrario dei pari categoria, la lavastoviglie è molto meno considerata e spesso il suo acquisto non costituisce motivo di indecisione. Noi comunque vogliamo scoprirne le diverse caratteristiche.
I tipi
Le lavastoviglie sono nel 90% dei casi a incastro, ma esistono anche delle versioni a installazione libera o da appoggio disponibili per chi non ha lo spazio necessario per inserire il classico elemento da 60 cm x 90 cm. Le mini lavastoviglie sono di solito profonde 48 cm e alte 46 cm. Inoltre rappresentano la scelta perfetta per coppie giovani e per single,visto la minore portata e quindi i consumi più bassi.
A libera installazione esistono anche le lavastoviglie a dimensioni standard, con la variante di essere leggermente più grandi all’esterno e di avere una maggiore cura nel design e nei dettagli. Sono poco utilizzate in ambito domestico.
Più popolari sono invece i modelli ad incasso, che si dividono in tre categorie: totalmente integrati, con lo sportello incollato ad un pannello dello stesso materiale e colore del resto della cucina; a sportello scoperto, senza pannello, a vista; ad incasso parziale, cioè con i comandi lasciati a vista.
Alcuni modelli di lavastoviglie di ultima generazione sono dotati di sensori interni per il controllo e la valutazione dei consumi, così da considerarli in modo autonomo e quindi gestirli di conseguenza; in questo modo sia i consumi che l’usura sono notevolmente ridotti.
A libera installazione esistono anche le lavastoviglie a dimensioni standard, con la variante di essere leggermente più grandi all’esterno e di avere una maggiore cura nel design e nei dettagli. Sono poco utilizzate in ambito domestico.
Più popolari sono invece i modelli ad incasso, che si dividono in tre categorie: totalmente integrati, con lo sportello incollato ad un pannello dello stesso materiale e colore del resto della cucina; a sportello scoperto, senza pannello, a vista; ad incasso parziale, cioè con i comandi lasciati a vista.
Alcuni modelli di lavastoviglie di ultima generazione sono dotati di sensori interni per il controllo e la valutazione dei consumi, così da considerarli in modo autonomo e quindi gestirli di conseguenza; in questo modo sia i consumi che l’usura sono notevolmente ridotti.
Pro e contro
Il grande vantaggio offerto dalla lavastoviglie è di sicuro la praticità, ma dall’altra parte prevede anche dei consumi. Ormai tutti ne possiedono una, anche se non indispensabile, da usare però all’occorrenza.
Il consiglio
Come per ogni elettrodomestico, è sempre meglio leggere prima la scheda tecnica e chiedere delucidazioni a un commesso o fare ricerche in proprio.
Controllate sempre se è specificato il modello a incasso o a libera installazione, così come le misure; anche i consumi energetici sono importanti e visibili nella targhetta energetica, con le classi di lavaggio che vanno dalla A (maggiore efficienza, minori consumi) alla F (l’opposto di A e potrebbe non essere neanche più in commercio).
Altre indicazioni che trovate nella scheda tecnica sono il numero di coperti, cioè di piatti, bicchieri, pentole e posate che possono essere contenuti all’interno della lavastoviglie; un coperto si riferisce a quanti degli elementi appena elencati sono necessari per una persona. I modelli più comuni sono da 9, 10 o 12 coperti.
Controllate sempre se è specificato il modello a incasso o a libera installazione, così come le misure; anche i consumi energetici sono importanti e visibili nella targhetta energetica, con le classi di lavaggio che vanno dalla A (maggiore efficienza, minori consumi) alla F (l’opposto di A e potrebbe non essere neanche più in commercio).
Altre indicazioni che trovate nella scheda tecnica sono il numero di coperti, cioè di piatti, bicchieri, pentole e posate che possono essere contenuti all’interno della lavastoviglie; un coperto si riferisce a quanti degli elementi appena elencati sono necessari per una persona. I modelli più comuni sono da 9, 10 o 12 coperti.
La manutenzione
Affinché la lavastoviglie duri più a lungo, dovete pensare di operare una manutenzione costante e soprattutto trattarla bene, quindi mettete le stoviglie dentro solo se prive di residui alimentari, che potrebbero poi andare a intasare il filtro e comunque restano nel ciclo durante il lavaggio, penalizzando la pulizia.
Il filtro va pulito ogni mese circa, o anche meno, dipende dall’uso che se ne fa e da come vengono trattate le stoviglie prima di essere inserite.
Alcuni residui si possono depositare sui bracci di lavaggio, che quindi vanno svitati, controllati ed eventualmente puliti.
Infine il sale, che va cambiato quando si illumina la spia indicata con la lettera S e che serve a rigenerare il decalcificatore, utile per impedire che i sali minerali e il calcare dell’acqua lascino aloni o macchie biancastre su piatti, bicchieri e posate.
Il filtro va pulito ogni mese circa, o anche meno, dipende dall’uso che se ne fa e da come vengono trattate le stoviglie prima di essere inserite.
Alcuni residui si possono depositare sui bracci di lavaggio, che quindi vanno svitati, controllati ed eventualmente puliti.
Infine il sale, che va cambiato quando si illumina la spia indicata con la lettera S e che serve a rigenerare il decalcificatore, utile per impedire che i sali minerali e il calcare dell’acqua lascino aloni o macchie biancastre su piatti, bicchieri e posate.