Utensili per la cucina cinese

Chi ama le cucine esotiche, soprattutto quelle orientali, avrà sicuramente a disposizione un certo numero di utensili per la cucina cinese, ma conoscerli tutti e sapere a cosa servono può rappresentare un valore aggiunto nella preparazione di alcuni cibi.

Partiamo con l’attrezzo più conosciuto e utilizzato, il wok: è una padella fonda, in ferro o in ghisa, che permette cotture lunghe grazie al mantenimento del calore. È ideale per preparare le verdure e la sua forma semisferica deriva dalla necessità di farla entrare nel foro delle stufe, così da far entrare in contatto con il fuoco la parte inferiore, da cui poi si propaga il calore. Adesso si usano i fornelli, ma il concetto resta sempre lo stesso.
Tra gli accessori del wok c’è il cestello in bambù, che si usa per cucinare a vapore. Il bambù serve per far passare un po’ dell’umidità di condensa eliminandola dal cestello; è possibile impilare in una padella wok, nella quale bolle l’acqua, fino a cinque cestelli di bambù, disposti in ordine crescente a seconda del calore che necessitano. Un paio di consigli utili: usate i cestini anche per servire il cibo a tavola perché sono molto decorativi e non lavateli mai con i detersivi, ma usate solo acqua.
Un altro accessorio del wok è il cestello per la frittura, una rete a forma semicircolare che si appende su di un lato interno della pentola e contiene i cibi fritti, che possono così scolare l’olio e mantenersi caldi e croccanti.

Il colino di ferro, caratterizzato da un corpo largo (circa dodici centimetri di diametro) e da un manico molto lungo in bambù, si utilizza per scolare i noodles dall’acqua bollente o per rimuovere la frittura dall’olio; il bambù del manico permette di non condurre il calore e di lavorare senza problemi nei pressi della fonte di calore.

La spatola cinese è simile a una paletta dotata di un manico lungo, realizzata in legno (ora si trovano modelli anche in silicone) e si usa principalmente per girare e per friggere nella wok.

La casseruola cinese corrisponde alla pentola d’argilla che però, a differenza della versione occidentale, non viene messa nel forno, ma posta sui fornelli; la conformazione della pentola serve a diffondere e a mantenere il calore, mentre il materiale, l’argilla, conferisce un gusto particolare agli alimenti che vi vengono cotti.

Le bacchette cinesi si presentano sotto due forme: quelle classiche realizzate in diversi materiali, come il bambù, il legno, la giada, la porcellana, e caratterizzate da un’estremità quadrata che corrisponde alla presa e una tonda che invece serve per prendere i cibi, e quelle più lunghe, in bambù, utilizzate per mescolare gli ingredienti nel wok.

Il tagliere è un utensile immancabile nella cucina cinese, così come in tutte le cucine orientali: il materiale è sempre in legno, mai la plastica, e deve essere abbastanza grande da contenere la quantità di cibo che si va a sminuzzare.

Non saranno famosi come i corrispondenti giapponesi, ma sono comunque molto utili; sto parlando dei coltelli da cucina cinesi, divisi in due tipologie: quelli per il piccolo taglio molto affilato in acciaio e l’accetta da cucina, simile a una mannaia.

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