Come scoprire le allergie alimentari del bambino

Le allergie alimentari sono problemi piuttosto comuni non solo fra le persone adulte, ma anche fra i bambini. Si è calcolato infatti che ben 1 bambino su 20 di età compresa fra 0 e 5 anni presenta intolleranze alimentari più o meno marcate.
Per i genitori, soprattutto se il bambino è ancora molto piccolo, non è sempre facile riuscire a capire quando ci si trova di fronte ad allergie di tipo alimentare. Tuttavia, tenendo presente che l'allergia è una reazione piuttosto esagerata ad un particolare alimento che il corpo non riesce ad assimilare, basta stare attenti ai sintomi fisici che inevitabilmente si presentano dopo l'assunzione del cibo “sospetto”. Gli alimenti che più spesso scatenano intolleranze alimentari nei bambini sono latte vaccino e di soia, formaggi, glutine, uova, pesce e determinati tipi di verdura e frutta come pomodori, fragole e agrumi. Vediamo quindi quali sono i principali disturbi generalmente causati dalle allergie alimentari.
Correlazione diretta fra assunzione di un alimento e insorgere dei sintomi
Il primo campanello d'allarme che dovrebbe far sospettare un'allergia alimentare consiste nella diretta correlazione fra l'assunzione di un determinato alimento e la comparsa dei sintomi. Se un bambino è allergico a qualcosa, i disturbi fisici non si fanno attendere: possono arrivare pochi minuti dopo l'assunzione dell'alimento, a volte addirittura mentre lo sta ancora consumando. In alcuni casi invece i sintomi compaiono dopo un paio d'ore.
Disturbi all'apparato digerente
I sintomi fisici più comuni fra i bambini che soffrono di allergie alimentari interessano l'apparato digerente e gastrointestinale. Diarrea, nausea e vomito, dolori alla pancia sono disturbi che, se ricorrenti, possono a ragione far pensare ad un'allergia alimentare.
Disturbi cutanei
Non sono rari nemmeno i disturbi a carico del tessuto cutaneo, soprattutto nei bimbi più piccoli. La dermatite atopica è ad esempio una manifestazione abbastanza tipica di allergia alimentare, in special modo nel primo anno di vita. Si tratta di uno stato di infiammazione della pelle che comporta prurito, eczema e una secchezza molto evidente.
Altri disturbi che interessano la pelle generalmente legati ad allergie alimentari sono orticaria, arrossamento anomalo della pelle del viso e gonfiore alla lingua o alle labbra.
Disturbi respiratori
Meno frequenti, ma possibili, i disturbi delle vie respiratorie: asma, raffreddore, intasamento del naso, rinite. A volte può esserci semplicemente la tendenza a starnutire parecchio, mentre nei casi più gravi si può arrivare addirittura allo shock anafilattico.
Come scoprire la celiachia
Un discorso a parte merita la celiachia, l'intolleranza al glutine. La celiachia è infatti in un certo senso più facile da riconoscere perché comporta alcuni sintomi che non si rilevano frequentemente in altre allergie alimentari. Diarrea, arresto della crescita, tendenza a dimagrire, massa muscolare insufficiente, pallore e anemia, osteoporosi, afte orali, artrite: questi i disturbi fisici principali. Inoltre un genitore può capire di trovarsi di fronte alla celiachia anche osservando il comportamento del proprio figlio. Spesso infatti quest'intolleranza porta anche alcuni sintomi psicologici piuttosto evidenti e facili da rilevare, come apatia, tristezza immotivata e tendenza ad irritarsi facilmente.
Cosa fare quando si sospetta un'allergia alimentare
Se sospettate che vostro figlio abbia un’allergia alimentare rivolgetevi subito a un allergologo o al pediatra di fiducia (niente cure fai da te). Il pediatra prescriverà tutti gli esami necessari, per avere la certezza che si tratti proprio di un'allergia e per capire in un secondo momento a quale alimento il bimbo è allergico. Non basta un esame: il percorso diagnostico prevede il cosiddetto prick test (il test della reazione cutanea), esami del sangue, diete di esclusione e il test di reintroduzione-scatenamento, per scoprire l'alimento che provoca la reazione allergica.

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