Il bambino ha l'acetone. Quale alimentazione?
L’acetone (o chetosi) non è una vera e propria malattia: si tratta semplicemente di un disturbo molto comune fra i bambini. Innocuo, ma piuttosto destabilizzante e fastidioso, l'acetone fa la sua comparsa quando nell'organismo del bimbo la quantità di zuccheri si abbassa eccessivamente.
I sintomi sono diversi: questo disturbo è quindi piuttosto facile da riconoscere. Alitosi, febbre alta, mal di pancia, vomito, pallore sono i sintomi principali. Una volta fatte le opportune verifiche e appurato che si tratta davvero di acetone, come bisogna comportarsi? Qual è la cura più adeguata? Dal momento che l'acetone non è una vera e propria malattia, non c'è bisogno di ricorrere ai farmaci: l'unico trattamento valido e possibile è un'alimentazione appropriata. Bisogna seguire una dieta povera di grassi e più ricca di carboidrati e la situazione dovrebbe migliorare nel giro di pochi giorni (a volte anche nel giro di poche ore): se ciò non accade, meglio rivolgersi al pediatra.
I sintomi sono diversi: questo disturbo è quindi piuttosto facile da riconoscere. Alitosi, febbre alta, mal di pancia, vomito, pallore sono i sintomi principali. Una volta fatte le opportune verifiche e appurato che si tratta davvero di acetone, come bisogna comportarsi? Qual è la cura più adeguata? Dal momento che l'acetone non è una vera e propria malattia, non c'è bisogno di ricorrere ai farmaci: l'unico trattamento valido e possibile è un'alimentazione appropriata. Bisogna seguire una dieta povera di grassi e più ricca di carboidrati e la situazione dovrebbe migliorare nel giro di pochi giorni (a volte anche nel giro di poche ore): se ciò non accade, meglio rivolgersi al pediatra.
Prima regola: più liquidi
Solo dopo 7-8 ore dall'ultima volta che il bambino ha vomitato, è possibile cominciare a farlo mangiare. Se però non si sente, è bene non forzarlo più di tanto. Se invece ha fame e si sente di mangiare qualcosa, ricordatevi che l'alimentazione in questa fase va curata con particolare attenzione: scegliete solo cibi facilmente digeribili e dalla consistenza secca, come crackers, fette biscottate, un po' di pane, biscotti secchi, una patata lessa, riso bollito. Può andare bene anche una banana.
Tanti carboidrati
Quando il bambino comincia a sentirsi meglio, l'alimentazione può farsi un po' più consistente. A questo punto dovete privilegiare i carboidrati complessi: di conseguenza sono perfetti pasta, riso, patate e pane. E poi pesce, legumi e carne bianca. Vanno bene anche verdura e frutta, a meno che l'acetone non abbia portato pure problemi intestinali. Un'alimentazione ricca di carboidrati permette di restituire l'energia all'organismo e di rifornirlo di zuccheri.
Meno cibi grassi
Gli alimenti da evitare sono invece tutti quelli ricchi di grassi di origine animale: no a insaccati, latte e derivati, burro e cioccolato.