Latte di mucca? Solo dopo il primo anno di età!
Solitamente, quando il latte materno comincia a scarseggiare o il bambino inizia a rifiutare le poppate, i neogenitori cominciano a chiedersi se sia corretto iniziare a somministrare al proprio piccolo il latte vaccino. Spesso i pareri di amici e parenti intorno alla famiglia sono discordanti tra loro e creano maggiore confusione rispetto al da farsi. Dal punto di vista pediatrico viene solitamente consigliato di utilizzare il latte di proseguimento nel caso in cui il latte materno non basti più o a seguito dell’uso del latte di tipo 1 appositamente creato per i primi mesi di vita del vostro neonato, questo sostanzialmente per posticipare l’introduzione del latte vaccino almeno al compimento dei 12 mesi di vita.
I consigli
Questi consigli di ordine medico vengono dati fondamentalmente per dare modo all’organismo del vostro bambino di rinforzare le difese immunitarie in vista dell’arricchimento dell’alimentazione con prodotti diversi e sempre più diversificati. Inoltre, l’introduzione del latte vaccino nella dieta del neonato dall’anno in poi ridurrebbe le probabilità di sviluppare delle allergie di origine alimentare. Le ragioni per le quali è fortemente consigliabile l’uso di latte di mucca solo dopo il primo anno sono diverse e in seguito ve ne elencheremo alcune alle quali è importante fare attenzione:
- Il latte vaccino non contiene acidi grassi essenziali e vitamine a sufficienza per esaudire le necessità per i primi mesi di sviluppo del bambino .
- Contiene bassi livelli di ferro, elemento assolutamente utile il neonato.
- Conferisce un apporto eccessivo di proteine e sali minerali che seppur utili all’organismo, nel caso del bambino molto piccolo, portano ad un sovraccarico per i reni che non sono ancora preparati per smaltirli tutti in maniera adeguata.
- Può provocare la formazione di microemorragie gastrointestinali e esporre il bambino al rischio di anemia. Questo può chiaramente influire negativamente sullo sviluppo psicomotorio del bambino molto piccolo.
La comune abitudine di allungare il latte vaccino con dell’acqua e un qualche cucchiaino di zucchero semolato non rappresenta una soluzione adeguata in quanto non risulterebbe comunque equilibrato in maniera del tutto corretta. I tipi di latte di proseguimento sono ormai reperibili in tutti i supermercati e in farmacia. Si trova nella formulazione liquida e in quella in polvere. Per quanto riguarda la prima formulazione non è necessario preoccuparsi di fare diluizioni in quanto è già pronto per l’uso ma una volta aperta la confezione deve essere tenuta in frigo e deve essere consumata nel giro di 24 ore.
Per quanto riguarda il latte in polvere deve essere preparato con l’aggiunta di acqua oligominerale con basso contenuto di Sali minerali secondo le istruzioni riportate sulla confezione e deperisce più lentamente dopo aver aperto la confezione. Infine, è bene ricordare che attualmente esistono in commercio dei latti definiti “di crescita” che possono essere usati dal primo anno di vita fino al terzo e si trovano in forma liquida e pronti per l’uso. Questa tipologia di latte si avvicina molto a quello vaccino e favorisce l’integrazione di proteine e nutrimento utili al bambino, avvicinandolo all’uso del latte che berrà in seguito.
- Il latte vaccino non contiene acidi grassi essenziali e vitamine a sufficienza per esaudire le necessità per i primi mesi di sviluppo del bambino .
- Contiene bassi livelli di ferro, elemento assolutamente utile il neonato.
- Conferisce un apporto eccessivo di proteine e sali minerali che seppur utili all’organismo, nel caso del bambino molto piccolo, portano ad un sovraccarico per i reni che non sono ancora preparati per smaltirli tutti in maniera adeguata.
- Può provocare la formazione di microemorragie gastrointestinali e esporre il bambino al rischio di anemia. Questo può chiaramente influire negativamente sullo sviluppo psicomotorio del bambino molto piccolo.
La comune abitudine di allungare il latte vaccino con dell’acqua e un qualche cucchiaino di zucchero semolato non rappresenta una soluzione adeguata in quanto non risulterebbe comunque equilibrato in maniera del tutto corretta. I tipi di latte di proseguimento sono ormai reperibili in tutti i supermercati e in farmacia. Si trova nella formulazione liquida e in quella in polvere. Per quanto riguarda la prima formulazione non è necessario preoccuparsi di fare diluizioni in quanto è già pronto per l’uso ma una volta aperta la confezione deve essere tenuta in frigo e deve essere consumata nel giro di 24 ore.
Per quanto riguarda il latte in polvere deve essere preparato con l’aggiunta di acqua oligominerale con basso contenuto di Sali minerali secondo le istruzioni riportate sulla confezione e deperisce più lentamente dopo aver aperto la confezione. Infine, è bene ricordare che attualmente esistono in commercio dei latti definiti “di crescita” che possono essere usati dal primo anno di vita fino al terzo e si trovano in forma liquida e pronti per l’uso. Questa tipologia di latte si avvicina molto a quello vaccino e favorisce l’integrazione di proteine e nutrimento utili al bambino, avvicinandolo all’uso del latte che berrà in seguito.