La terracotta: cucina sana ed ecosostenibile
Introduzione
Un'alimentazione corretta passa anche dall’attrezzatura che viene utilizzata ai fornelli! Per nutrirsi bene e in modo sano, è necessario non solo acquistare prodotti di buona qualità e naturali, ma anche prepararli e cuocerli in modo corretto. Questo significa privilegiare metodi di cottura il più possibile naturali, che aiutino a preservare le proprietà nutritive e il sapore naturale degli alimenti. A questo scopo, le pentole in terracotta naturale sono un validissimo aiuto: non solo, infatti, permettono di cucinare in maniera salutare, ma anche in modo ecosostenibile, perché sono realizzate con materiali del tutto naturali. Vediamo nello specifico quali vantaggi comporta cucinare con le pentole in terracotta e anche qualche consiglio sul come sceglierle e come utilizzarle nel modo più corretto.
Cucinare con le pentole di terracotta i benefici per la salute
Cucinare con le pentole di terracotta permette, prima di tutto, di cuocere i cibi in modo del tutto uniforme e di esaltare il sapore naturale degli alimenti perché questo genere di pentole non presenta le tipiche microcarbonizzazioni che invece hanno le pentole in metallo. Ciò significa che cucinare con la terracotta rende quasi del tutto superfluo l'utilizzo dei grassi, perché i cibi mantengono tutto il loro gusto naturale: la cucina risulta quindi più leggera, povera di grassi, con tutte le conseguenze positive che questo comporta per la salute dell'organismo. Semplici da utilizzare, le pentole in terracotta permettono anche di conservare in modo sicuro gli alimenti: una volta pronti, gli alimenti si mantengono caldi piuttosto a lungo mentre, durante l'estate, la terracotta conserva i cibi ben freschi, tanto che è addirittura possibile mantenerli fuori dal frigorifero.
Terracotta naturale per una cucina sicura, salutare ed ecosostenibile
Le caratteristiche positive sopra elencate valgono solo se si utilizza terracotta del tutto naturale. In altre parole bisogna evitare di acquistare e usare pentole in terracotta smaltate con metalli tossici e con sostanze potenzialmente nocive per la salute come selenio, piombo, arsenico, antimonio, cadmio o uranio. Purtroppo di terracotta smaltata con queste sostanze il mercato è ricco; queste vengono utilizzate allo scopo di far apparire i colori più luminosi e brillanti, oppure per rendere meno evidenti eventuali imperfezioni che possono comparire sulla pentola dopo qualche utilizzo. Ceramiche di questo tipo sono senza dubbio più belle a vedersi: vanno tuttavia assolutamente evitate per cuocere gli alimenti perché, a causa dell'alta temperatura raggiunta durante la cottura, possono rilasciare residui tossici per il nostro corpo. Bisogna quindi prestare attenzione quando si acquista una pentola in terracotta, scegliendone una completamente naturale: la vostra cucina sarà più sicura, sana ed ecosostenibile!
Cucinare con le pentole in terracotta qualche accorgimento utile da seguire
Per cucinare nel modo migliore possibile con la vostra pentola in terracotta (rigorosamente naturale!) appena acquistata, è utile seguire alcuni accorgimenti generali.
Prima di utilizzarla per la prima volta è bene immergerla in acqua per 3 ore. L'acqua può essere indifferentemente fredda o calda. Le volte successive sarà sufficiente immergere la vostra pentola solo per 3 o 4 minuti. Ciò serve per non far attaccare gli alimenti e per diminuire i tempi di cottura.
Un altro accorgimento utile da seguire (sempre subito dopo l'acquisto, prima del primo utilizzo) consiste nello strofinare uno spicchio d'aglio contro le pareti della pentola, sia interne che esterne. Dopo aver effettuato questa operazione la pentola va riempita d'acqua, per poi essere messa dentro una bacinella, a sua volta riempita d'acqua. Va lasciata in ammollo per parecchie ore, meglio se tutta la notte. Questo procedimento è utile per 2 motivi: per evitare che le differenze di temperatura facciano rompere il recipiente e per far sì che gli odori degli alimenti non vengano trattenuti al suo interno anche dopo il lavaggio.
Prima di utilizzarla per la prima volta è bene immergerla in acqua per 3 ore. L'acqua può essere indifferentemente fredda o calda. Le volte successive sarà sufficiente immergere la vostra pentola solo per 3 o 4 minuti. Ciò serve per non far attaccare gli alimenti e per diminuire i tempi di cottura.
Un altro accorgimento utile da seguire (sempre subito dopo l'acquisto, prima del primo utilizzo) consiste nello strofinare uno spicchio d'aglio contro le pareti della pentola, sia interne che esterne. Dopo aver effettuato questa operazione la pentola va riempita d'acqua, per poi essere messa dentro una bacinella, a sua volta riempita d'acqua. Va lasciata in ammollo per parecchie ore, meglio se tutta la notte. Questo procedimento è utile per 2 motivi: per evitare che le differenze di temperatura facciano rompere il recipiente e per far sì che gli odori degli alimenti non vengano trattenuti al suo interno anche dopo il lavaggio.