Olio di soia

Fra i tanti oli di origine vegetale, l'olio di soia è probabilmente uno dei meno conosciuti e consumati, quantomeno nei paesi occidentali.
Siamo tutti abituati ad utilizzare l'olio extravergine d'oliva e gli oli di semi (di girasole, di arachidi..), ma che dire dell'olio di semi di soia? Scopriamo tutte le sue proprietà, nonché quando e come utilizzarlo!
Caratteristiche generali dell'olio di soia
L'olio di soia viene naturalmente estratto dai semi della pianta della soia: vediamo a grandi linee qual è la procedura che viene seguita per estrarre e produrre questo olio. Dopo un primo lavaggio (che serve per eliminare le impurità), i semi vengono messi brevemente ad essiccare, dopodiché sono spezzettati in maniera grossolane ridotti ad uno spessore di circa 0,20 mm.
Solo a questo punto può essere estratto l'olio. Si ricava però un olio dal gusto (e anche dall'odore) forte e deciso, dal colore giallo scuro tendente al rossastro: è quindi un olio molto grezzo, naturale e ricco di sostanze nutrienti.
In seguito viene portato avanti un processo di raffinazione che, per quanto permetta di ottenere un olio dal gusto meno forte e quindi più gradevole (nonché dal colore più chiaro), va anche ad eliminare delle sostanze nutrienti che farebbero bene all'organismo.
Tipi/Varietà di olio di soia
Da quello che abbiamo appena visto parlando del modo in cui viene estratto l'olio di soia avrete senza dubbio intuito che ce ne sono due tipologie: quello raffinato e quello naturale. Il primo è l'olio che si trova comunemente al supermercato: al palato è più gradevole perché ha un gusto meno deciso, ma è anche meno nutriente.
Il secondo invece non subisce alcun processo di raffinazione: si tratta quindi di un olio molto più naturale e quindi più ricco di nutrienti (ma con un gusto forte che può facilmente risultare sgradevole).
Proprietà nutrizionali dell'olio di soia
L'olio di soia naturale risulta particolarmente ricco di acidi grassi polinsaturi (in special modo abbonda di acido linoleico e di acido alfa-linolenico).
I grassi saturi sono presenti in piccola quantità, com'è possibile riscontrare praticamente in tutti gli oli di origine vegetale.
Rispetto ad altri oli vegetali, però, contiene una quantità decisamente inferiore di vitamina E.

Alla luce di questo profilo nutrizionale, vediamo quindi quali sono benefici e controindicazioni dell'olio di soia.
Sicuramente, se usato nelle giuste quantità, aiuta a tenere sotto controllo i valori del colesterolo (questo anche grazie alla presenza della lecitina).
Però, a causa della scarsa quantità di vitamina E, quest'olio è facilmente soggetto all'ossidazione e all'irrancidimento: per evitare ciò, il prodotto viene spesso trattato attraverso una parziale idrogenazione, la quale però causa la formazione di acidi grassi trans, che possono innalzare il livello del colesterolo.
Quindi, l'olio di semi di soia fa male? Effettivamente, soprattutto se è stato sottoposto ad idrogenazione e viene consumato in quantità inadeguate, può essere un olio non molto salutare, per i motivi appena visti.
Uso in cucina dell'olio di soia
Ma come usare l'olio di soia in cucina? E' preferibile utilizzarlo come condimento a crudo, per piatti di vario genere (ad esempio insalate, primi, etc.).
Per friggere, l'olio di semi di soia non è assolutamente indicato: poiché ha un punto di fumo basso, durante la frittura rilascerebbe sostanze tossiche. Quindi, per friggere è molto meglio preferire l'olio di oliva, quello di arachidi o di semi di girasole.
Guida all'acquisto dell'olio di soia
Naturalmente, alla luce di quanto abbiamo appena visto, se decidete di usare l'olio di soia consigliamo di optare per quello naturale, non raffinato e spremuto a freddo: per comprarlo dovrete recarvi presso un negozio di alimentazione biologica (al supermercato infatti troverete soltanto gli oli raffinati).
Ovviamente il prezzo sarà più alto rispetto a quello di un olio lavorato industrialmente, ma ne vale la pena, perché si tratta di un olio decisamente più salutare e ricco di nutrienti.
Metodo di conservazione dell'olio di soia
L'olio di soia – soprattutto quello non lavorato a livello industriale – va conservato in una dispensa buia, asciutta e fresca, in quanto la luce, l'umidità e le alte temperature possono alterare le proprietà naturali del prodotto.
Curiosità sull'olio di soia
Sapete che l'olio di soia non è utilizzato soltanto in ambito culinario? Infatti trova largo impiego anche in un altro settore: quello cosmetico!
Da questo punto di vista riesce ad esplicare diversi effetti benefici: contrasta la formazione delle smagliature, protegge dall'azione nociva e dalle infiammazioni arrecate dal sole e dagli agenti atmosferici, favorisce la produzione dell'acido ialuronico e del collagene (contribuendo quindi a mantenere la pelle giovane ed elastica), idrata e nutre bene la pelle (gli isoflavoni contenuti nell'olio contribuiscono a formare sulla pelle uno strato idrolipidico, che la protegge e la mantiene ben idratata).
Ma come si applica e si utilizza esattamente? Può essere applicato sia da solo che unendone qualche goccia ad un altro olio di origine vegetale o ad una crema: dipende soprattutto dallo scopo per cui viene usato.
Ad esempio, se l'obiettivo è contrastare/attenuare la formazione delle smagliature e rendere la pelle più elastica, allora risulterà più efficace se mescolato ad un olio dalle buone proprietà elasticizzanti (come un olio di rosa mosqueta oppure un olio di mandorle dolci): infatti l'olio di soia da solo sarebbe meno efficace perché, come abbiamo visto parlando del suo profilo nutrizionale, non è ricco di vitamina E (la quale svolge notoriamente un ruolo importante nel mantenimento della compattezza e dell'elasticità della pelle).

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