Comfort food: cibo da consolazione si, ma non troppo
A quanti è capitato di passare una giornata storta a lavoro o in famiglia e di pronunicare frasi del tipo: “Oggi mi è andato tutto storto… Adesso apro il frigo e mangio qualsiasi cosa trovi per placare la fame”.
Ci sono vari modi per reagire a una giornata piena di stress, a un litigio inaspettato, a impegni lavorativi pressanti o ad un esame universitario molto difficile da preparare. C’è chi va in palestra e corre sul tapis roulant fino a consumarlo, mentre altri usano il cibo come valvola di sfogo per la tensione che si accumula quotidianamente: in questo caso, si parla di "comfort food"!.
Ci sono vari modi per reagire a una giornata piena di stress, a un litigio inaspettato, a impegni lavorativi pressanti o ad un esame universitario molto difficile da preparare. C’è chi va in palestra e corre sul tapis roulant fino a consumarlo, mentre altri usano il cibo come valvola di sfogo per la tensione che si accumula quotidianamente: in questo caso, si parla di "comfort food"!.
Comfort food: cos’è
Possiamo dare questa definizione di comfort food: cibo che viene utilizzato come vera e propria consolazione emotiva nei momenti in cui ci sentiamo giù di morale.
I cibi in cui possiamo trovare conforto sono vari e dipendono da cosa ci piace di più: secondo Wikipedia i “cibi da consolazione” tipici in Italia sarebbero la pizza, la Nutella e le lasagne, ma c'è anche chi preferisce divorare una tavoletta di cioccolato, chi un bel piatto di pasta, snack o caramelle, chi invece preferisce le patatine fritte.
I nostri gusti possono essere diversi: alcuni possono, infatti, preferire piatti più elaborati, mentre la scelta di altri può cadere su piatti pronti che magari hanno acquistato nel corso del tempo un valore sentimentale o nostalgico, che ci ricordano la nostra infanzia.
I cibi in cui possiamo trovare conforto sono vari e dipendono da cosa ci piace di più: secondo Wikipedia i “cibi da consolazione” tipici in Italia sarebbero la pizza, la Nutella e le lasagne, ma c'è anche chi preferisce divorare una tavoletta di cioccolato, chi un bel piatto di pasta, snack o caramelle, chi invece preferisce le patatine fritte.
I nostri gusti possono essere diversi: alcuni possono, infatti, preferire piatti più elaborati, mentre la scelta di altri può cadere su piatti pronti che magari hanno acquistato nel corso del tempo un valore sentimentale o nostalgico, che ci ricordano la nostra infanzia.
Comfort food: significato psicologico
Affidarsi al cibo di consolazione non è sempre una buona idea. La fame è causata dallo stress e in questi momenti particolari tendiamo a mangiare di più di quanto dovremmo fare normalmente. Le troppe calorie, poi, causano chili di troppo difficili da perdere e questo non fa altro che contribuire a creare ulteriore ansia.
Fate attenzione! Un comportamento che magari comincia come “sgarro” ad una dieta più equilibrata può trasformarsi a lungo andare in un problema serio, diventando un circolo vizioso.
Fate attenzione! Un comportamento che magari comincia come “sgarro” ad una dieta più equilibrata può trasformarsi a lungo andare in un problema serio, diventando un circolo vizioso.
Comfort food: una coccola, ma con moderazione
In definitiva, è concesso viziarsi ogni tanto e concedersi un buon dolce, oppure una generosa spaghettata al ragù, purché non diventi un’abitudine. In alternativa a cibi più grassi o ipercalorici è meglio preferire ricette più light ma che comunque ci fanno sentire coccolati, come i nostri biscottini light alle nocciole oppure la pizza light ai pomodorini.
E voi: come vi coccolate nei vostri momenti no?
E voi: come vi coccolate nei vostri momenti no?