La farina integrale è meglio di quella bianca?
Si sente spesso dire, da esperti e meno esperti, che la farina integrale sia meglio delle farine bianche e che non faccia ingrassare.
Ma siamo sicuri che sia proprio così? È giusto demonizzare i prodotti a base di farine bianche e privilegiare sempre e comunque l'integrale?
Cerchiamo di fare un po' di chiarezza ridimensionando e precisando determinate convinzioni sulla farina bianca.
Ma siamo sicuri che sia proprio così? È giusto demonizzare i prodotti a base di farine bianche e privilegiare sempre e comunque l'integrale?
Cerchiamo di fare un po' di chiarezza ridimensionando e precisando determinate convinzioni sulla farina bianca.
Davvero la farina bianca è una farina “raffinata”?
Spesso si tende a considerare le farine bianche qualitativamente inferiori a quelle integrali nell'errata convinzione che siano farine “raffinate”.
In realtà non è corretto definire “raffinata” una farina bianca in quanto il concetto di raffinazione presuppone una lavorazione chimica. Ma la farina bianca non si ottiene da una procedura di tipo chimico: è semplicemente ricavata da un procedimento meccanico attraverso il quale il grano viene schiacciato e setacciato.
Inoltre, le farine bianche non vengono affatto sbiancate con sbiancanti chimici, come alcune persone pensano! In Europa infatti la sbiancatura chimica è vietata da precisi regolamenti.
In realtà non è corretto definire “raffinata” una farina bianca in quanto il concetto di raffinazione presuppone una lavorazione chimica. Ma la farina bianca non si ottiene da una procedura di tipo chimico: è semplicemente ricavata da un procedimento meccanico attraverso il quale il grano viene schiacciato e setacciato.
Inoltre, le farine bianche non vengono affatto sbiancate con sbiancanti chimici, come alcune persone pensano! In Europa infatti la sbiancatura chimica è vietata da precisi regolamenti.
Differenze di lavorazione fra le due farine
La differenza principale fra le farine bianche e quelle integrali sta nella quantità di chicco di grano utilizzata per la produzione: per ottenere una farina integrale viene macinato tutto il chicco, mentre le farine bianche sono prodotte usando percentuali di chicco che variano a seconda del tipo di farina. Ad esempio, la farina 00 si ottiene solo dal cuore del chicco (circa il 50%), quella di tipo 0 invece utilizza il 72% del chicco.
Quanto più aumenta la percentuale di chicco utilizzata, tanto più verrà usata anche la sua parte più esterna: nel caso delle farine integrali, quindi, sono presenti tutte le parti più esterne, come la crusca.
In un certo senso e in linea teorica, questa differenza di lavorazione potrebbe rendere le farine bianche addirittura più sicure di quelle integrali, almeno da un punto di vista igienico e sanitario: la parte esterna del chicco di grano è infatti quella che con più probabilità può contenere tracce di antiparassitari, muffe, residui di metalli pesanti e sostanze contaminanti di questo genere. Nelle farine bianche è invece molto improbabile trovare tracce di queste sostanze, proprio perché la parte esterna non viene utilizzata.
Tuttavia bisogna anche considerare che, oggi come oggi, tutto il grano viene sottoposto a rigorose operazioni di pulizia: a prescindere dal tipo di farina (integrale o bianca) che si deve produrre, i chicchi arrivano alla macinazione privi di ogni impurità.
Quanto più aumenta la percentuale di chicco utilizzata, tanto più verrà usata anche la sua parte più esterna: nel caso delle farine integrali, quindi, sono presenti tutte le parti più esterne, come la crusca.
In un certo senso e in linea teorica, questa differenza di lavorazione potrebbe rendere le farine bianche addirittura più sicure di quelle integrali, almeno da un punto di vista igienico e sanitario: la parte esterna del chicco di grano è infatti quella che con più probabilità può contenere tracce di antiparassitari, muffe, residui di metalli pesanti e sostanze contaminanti di questo genere. Nelle farine bianche è invece molto improbabile trovare tracce di queste sostanze, proprio perché la parte esterna non viene utilizzata.
Tuttavia bisogna anche considerare che, oggi come oggi, tutto il grano viene sottoposto a rigorose operazioni di pulizia: a prescindere dal tipo di farina (integrale o bianca) che si deve produrre, i chicchi arrivano alla macinazione privi di ogni impurità.
Dal punto di vista nutrizionale la farina integrale è migliore?
Spesso si dice che la farina integrale sia meglio delle farine bianche perché, dal punto di vista nutrizionale, sarebbe più ricca di nutrienti e quindi qualitativamente migliore.
Questo non è sbagliato: è vero infatti che, rispetto ad una farina bianca, una farina integrale contiene più fibre, minerali e vitamine. Tuttavia è anche vero che non tutti i minerali presenti nelle farine integrali vengono assorbiti correttamente dall'organismo. Inoltre, le fibre (che senza dubbio fanno molto bene e contribuiscono ad aumentare il senso di sazietà) si trovano, in quantità maggiori rispetto alla farina integrale, anche in alimenti come frutta, verdura e legumi. E un consumo eccessivo di fibre non è consigliabile perché può portare a problemi di cattivo assorbimento di alcuni nutrienti. Pertanto, pane e pasta integrali non diventano così fondamentali se si consumano le giuste quantità giornaliere di frutta e verdura.
Le farine bianche, invece, sono più ricche di amido, ragion per cui costituiscono un'ottima fonte energetica a rapido assorbimento.
Alla luce di queste considerazioni, non è così corretto sostenere che la farina integrale sia nutrizionalmente migliore di quella bianca: dipende molto dalle esigenze specifiche di ciascuna persona.
La pasta o il pane non integrali vanno benissimo quando si ha bisogno di introdurre energia immediatamente disponibile per l'organismo, mentre in altre situazioni (ad esempio se si hanno problemi di colesterolo alto o se si deve perdere peso) i prodotti integrali sono sicuramente migliori.
Questo non è sbagliato: è vero infatti che, rispetto ad una farina bianca, una farina integrale contiene più fibre, minerali e vitamine. Tuttavia è anche vero che non tutti i minerali presenti nelle farine integrali vengono assorbiti correttamente dall'organismo. Inoltre, le fibre (che senza dubbio fanno molto bene e contribuiscono ad aumentare il senso di sazietà) si trovano, in quantità maggiori rispetto alla farina integrale, anche in alimenti come frutta, verdura e legumi. E un consumo eccessivo di fibre non è consigliabile perché può portare a problemi di cattivo assorbimento di alcuni nutrienti. Pertanto, pane e pasta integrali non diventano così fondamentali se si consumano le giuste quantità giornaliere di frutta e verdura.
Le farine bianche, invece, sono più ricche di amido, ragion per cui costituiscono un'ottima fonte energetica a rapido assorbimento.
Alla luce di queste considerazioni, non è così corretto sostenere che la farina integrale sia nutrizionalmente migliore di quella bianca: dipende molto dalle esigenze specifiche di ciascuna persona.
La pasta o il pane non integrali vanno benissimo quando si ha bisogno di introdurre energia immediatamente disponibile per l'organismo, mentre in altre situazioni (ad esempio se si hanno problemi di colesterolo alto o se si deve perdere peso) i prodotti integrali sono sicuramente migliori.
La farina integrale non fa ingrassare?
Veniamo all'ultima credenza sulla farina integrale: è vero che non fa ingrassare? In realtà questo è un mito da sfatare solo a metà.
Da una parte, infatti, le due farine hanno più o meno le stesse calorie: 100 g di farina integrale forniscono 319 kcal, contro le 340 della farina bianca. Quindi, la farina integrale di per sé non ha nessuna proprietà dimagrante, visto e considerato che la differenza di calorie è poco significativa.
Però la presenza delle fibre fa sentire più sazi e questo può indurre a mangiare di meno: per questo motivo i prodotti integrali sono più indicati quando si deve dimagrire.
L'indice glicemico della farina integrale è leggermente più basso di quello della farina bianca: però è anche vero che l'impatto sulla glicemia è influenzato più che altro dalla quantità di pasta o pane consumata, dai cibi che si mangiano in abbinamento ad essi e dal tipo di lavorazione della farina.
Da una parte, infatti, le due farine hanno più o meno le stesse calorie: 100 g di farina integrale forniscono 319 kcal, contro le 340 della farina bianca. Quindi, la farina integrale di per sé non ha nessuna proprietà dimagrante, visto e considerato che la differenza di calorie è poco significativa.
Però la presenza delle fibre fa sentire più sazi e questo può indurre a mangiare di meno: per questo motivo i prodotti integrali sono più indicati quando si deve dimagrire.
L'indice glicemico della farina integrale è leggermente più basso di quello della farina bianca: però è anche vero che l'impatto sulla glicemia è influenzato più che altro dalla quantità di pasta o pane consumata, dai cibi che si mangiano in abbinamento ad essi e dal tipo di lavorazione della farina.
In conclusione
Tirando le somme, quindi, non si può sostenere a priori che la farina integrale sia meglio delle farine bianche: si tratta di farine diverse, con valenze nutrizionali differenti.
Ma allora nello scegliere fra pane/pasta integrali e non integrali come bisogna regolarsi? Occorre tenere conto delle proprie specifiche esigenze nutrizionali e, soprattutto, tenere presente che è la quantità di pane e pasta consumati e l'abbinamento dei cibi a fare la differenza in termini salutistici, a prescindere dal fatto che si privilegino i prodotti integrali o no.
Ma allora nello scegliere fra pane/pasta integrali e non integrali come bisogna regolarsi? Occorre tenere conto delle proprie specifiche esigenze nutrizionali e, soprattutto, tenere presente che è la quantità di pane e pasta consumati e l'abbinamento dei cibi a fare la differenza in termini salutistici, a prescindere dal fatto che si privilegino i prodotti integrali o no.