Arriva la fake meat: la carne che non è carne
Una volta c’era la carne e c’è ancora, per tutti i gusti! Avete presente la rinomata bistecca fiorentina? O il filetto tenero che si scioglie in bocca? O ancora, la cotoletta che piace tanto ai bambini? Siete tra quelli che, pensando ad un succoso arrosto, avete subito l'acquolina in bocca? Allora forse questa notizia non fa per voi...
Già, perché oggi potete acquistare hamburger che sembrano fatti di carne ma che in realtà carne non è: si chiama “fake meat”, che si traduce come “carne falsa” o meglio, "non-carne" e sta già avendo molto successo nel suolo americano.
È stata una start up americana, Beyond Meat, a dare il via alla produzione di una carne 100% vegetale priva di qualsiasi proteina animale, senza colesterolo né OGM, dopo che un’università californiana è riuscita a metterne a punto la “ricetta”.
Secondo voi, cos’hanno in comune la carne e i piselli?
Per realizzare una “carne” vegetale che fosse il più simile all’originale, infatti, i ricercatori hanno estratto dai piselli la mioglobina, una molecola che è molto simile a quella che dà alla carne la sua tipica struttura. Ma non solo! Al posto dell’acqua sono state utilizzate fibre naturali; per dare alla fake meat il colore rosso tipico è stata usata la barbabietola mentre l’olio di cocco ha sostituito la parte grassa. Contiene comunque un grande apporto di proteine e la stessa quantità di ferro della carne normale.
Chi l’ha mangiata assicura che l’aspetto e il sapore sono davvero molto simili alla carne, quella vera per intenderci. Ma non si tratta di un prodotto rivolto solo a chi cerca alternative alle proteine animali: sembra infatti che la produzione di fake meat abbia un grande impatto sulla salvaguardia dell’ambiente.
È stato calcolato che rispetto alla produzione e alla lavorazione della carne animale, quella vegetale porta un risparmio del 95% di terra utilizzata e 75% di acqua, con un abbattimento delle emissioni di gas serra dell’87%. Vegetale quindi, e anche ecologica.
Certo, non tutti sono d’accordo. La Coldiretti ha già iniziato una campagna dal nome #stocoicontadini per manifestare il suo disappunto nella diffusione di questo tipo di carne “da laboratorio”, vista come un attacco che può mettere a rischio la nostra salute.
Intanto, in Italia la si può già trovare in commercio nei ristoranti della catena bolognese WellDone e a gennaio 2019 potrebbe anche arrivare in alcuni supermercati, anche se ad un costo non proprio accessibile a tutti.
E voi l’avete già provata? Raccontatecelo nei commenti!
Già, perché oggi potete acquistare hamburger che sembrano fatti di carne ma che in realtà carne non è: si chiama “fake meat”, che si traduce come “carne falsa” o meglio, "non-carne" e sta già avendo molto successo nel suolo americano.
È stata una start up americana, Beyond Meat, a dare il via alla produzione di una carne 100% vegetale priva di qualsiasi proteina animale, senza colesterolo né OGM, dopo che un’università californiana è riuscita a metterne a punto la “ricetta”.
Secondo voi, cos’hanno in comune la carne e i piselli?
Per realizzare una “carne” vegetale che fosse il più simile all’originale, infatti, i ricercatori hanno estratto dai piselli la mioglobina, una molecola che è molto simile a quella che dà alla carne la sua tipica struttura. Ma non solo! Al posto dell’acqua sono state utilizzate fibre naturali; per dare alla fake meat il colore rosso tipico è stata usata la barbabietola mentre l’olio di cocco ha sostituito la parte grassa. Contiene comunque un grande apporto di proteine e la stessa quantità di ferro della carne normale.
Chi l’ha mangiata assicura che l’aspetto e il sapore sono davvero molto simili alla carne, quella vera per intenderci. Ma non si tratta di un prodotto rivolto solo a chi cerca alternative alle proteine animali: sembra infatti che la produzione di fake meat abbia un grande impatto sulla salvaguardia dell’ambiente.
È stato calcolato che rispetto alla produzione e alla lavorazione della carne animale, quella vegetale porta un risparmio del 95% di terra utilizzata e 75% di acqua, con un abbattimento delle emissioni di gas serra dell’87%. Vegetale quindi, e anche ecologica.
Certo, non tutti sono d’accordo. La Coldiretti ha già iniziato una campagna dal nome #stocoicontadini per manifestare il suo disappunto nella diffusione di questo tipo di carne “da laboratorio”, vista come un attacco che può mettere a rischio la nostra salute.
Intanto, in Italia la si può già trovare in commercio nei ristoranti della catena bolognese WellDone e a gennaio 2019 potrebbe anche arrivare in alcuni supermercati, anche se ad un costo non proprio accessibile a tutti.
E voi l’avete già provata? Raccontatecelo nei commenti!