Carne sintetica: vietata la produzione in Italia, ma…

Avete mai sentito parlare di “carne sintetica” o anche detta “coltivata”? No?

Beh, è la novità del momento, di cui si sta discutendo molto.

Anche il Governo italiano ha preso la sua decisione in merito.

Di che cosa si tratta? Cosa prevede il piano di legge presentato dal ministro dell’Agricoltura? Inizieremo a mangiare carne ottenuta da cellule animali?

Nell’articolo tutte le risposte!
Carne sintetica o coltivata: una novità tutta da scoprire
È da un po' di tempo che, almeno in Italia, si parla di questo strano alimento chiamato “carne sintetica” o “coltivata”. Si tratta di una tipologia di carne, appunto, che viene prodotta in laboratorio ed ottenuta a partire da cellule animali.

Come avviene, però, tale processo?

Queste ultime vengono prelevate, tramite una biopsia, da un animale vivo e coltivate in un terreno, immerse in un liquido nutriente, che ne favorisce la riproduzione e la crescita. Tali cellule si sviluppano, diventando di tipo muscolare, senza alcuna manipolazione genetica. La trasformazione, infatti, avviene anche se la cellula rimane all’interno dell’organismo di partenza, in quanto segue il suo ciclo fisiologico e naturale di crescita.

Le singole cellule messe insieme danno vita ad un tessuto, che risulterà essere il prodotto finale.

Il tutto viene controllato in laboratorio, grazie alla presenza del bioreattore, uno strumento già utilizzato per produrre alimenti come la birra e lo yogurt, che ha lo scopo di mantenere uniforme la temperatura nell’ambiente, in modo da mantenere in vita le cellule e rifornirle di tutti i nutrienti di cui necessitano.

Che strana invenzione, non credete?

Quale sarà il futuro della nostra alimentazione? Ecco qual è la decisione del Governo italiano.
Carne sintetica e Governo italiano: no alla produzione, sì all’import
Dopo un lungo periodo in cui si è sentito parlare di fake meat, ovvero della carne non carne, in quanto priva di ogni tipo di proteina animale, è arrivata in Italia una nuova tendenza, quella della carne sintetica o anche detta coltivata.

A differenza della prima, però, oggi venduta in diversi fast food e ristoranti, il Governo italiano ha deciso di dire la sua su questa nuova forma di alimento.

In particolare, il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ha presentato al Consiglio dei ministri, alla fine del mese scorso, un disegno di legge. Questo vieta nel nostro paese la produzione della carne coltivata, prevedendo una sanzione dai 10 ai 60 mila euro o del 10% del fatturato totale annuo, per chi produce, vende e somministra alimenti e bevande ottenute in laboratorio a partire da cellule animali.

Tale ammenda, però, non viene applicata ai prodotti che vengono legalmente prodotti e commercializzati in altri Stati membri dell’Unione Europea, nel caso in cui l’autorità dell’Ue per la sicurezza alimentare dovesse approvarne l’uso.

Cosa significa?

Secondo la bozza presentata al Governo, la carne sintetica non potrà essere prodotta e commercializzata in Italia, ma, nonostante ciò, sarà previsto l’import nel momento in cui l’Elfa dovesse approvare il suo utilizzo all’interno degli stati membri dell’Unione Europea.

Anche la Coldiretti, qualche mese fa, si era esposta sulla vicenda, raccogliendo mezzo milione di firme per limitare e vietare la produzione e vendita della carne sintetica. Tra quelle ottenute, c’è stata anche quella del presidente del consiglio, Giorgia Meloni, alla quale, insieme a Lollobrigida, è stato richiesto un dietrofront da parte dell’organizzazione Peta (People for ethical treatment of animals).

Il motivo?

Secondo la dichiarazione dell’ente animalista internazionale, infatti, il divieto di commercio della carne coltivata, va contro gli interessi del pianeta e del mondo in generale, umano e animale.

Questa tipologia di alimento, quindi, potrebbe aiutare l’ambiente, riducendo il livello di inquinamento, di consumo del suolo e di utilizzo di importanti risorse che, generalmente, gli allevamenti intensivi di animali comportano.

Inoltre, la carne prodotta in laboratorio sembra essere molto più sicura per la salute umana. In questo ambiente, infatti, i morbi e le malattie aviare spesso trasmesse con l’ingestione della carne tradizionali, non possono diffondersi in vitro come potrebbe invece avvenire negli allevamenti.

Secondo voi, quale sarà la scelta del Governo italiano? Inizieremo anche noi a mangiare la “carne coltivata” in laboratorio?

Chissà, sarà il tempo a dircelo.

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