È finita l’acqua frizzante? Sant’Anna stoppa la produzione

Quando si parla di crisi energetica, non penseremmo mai alla mancanza di bollicine nella nostra acqua.

Eppure, il colosso dell’acqua in bottiglia Sant’Anna ha dovuto chiudere i rubinetti… letteralmente!

Cosa è successo?
Molti gli interrogativi su questa notizia, forse perché nessuno si chiede mai da dove vengano i prodotti che siamo abituati ad avere a nostra disposizione. Quando vengono a mancare, ecco però che viene spontaneo chiedersi quale sia la causa.

Mi dispiace molto ma l’acqua frizzante è finita”, dichiara Alberto Bertone, voce di Acqua Sant’Anna.

In questa estate di grande scarsità di risorse idriche, la siccità non riguarda soltanto le sorgenti, ma anche l’anidride carbonica è difficile da trovare, quella che serve per produrre la frizzante, appunto.

Il presidente di Fonti di Vinadio esprime perplessità, soprattutto perché l’Italia è il primo paese europeo a consumare acqua minerale con 222 litri pro capite l’anno, di cui il 30% gassata.

Tra l’altro, l’economia stessa è in pericolo, dice Bertone, perché nel nostro Paese abbiamo un solo grande produttore di Co2 a Ferrara. “Quest’azienda ha smesso di produrre anidride carbonica perché il costo della bolletta è troppo alto”, spiega Bertone con preoccupazione.

Sembra proprio che anche l’acqua stia diventando un lusso e dovremo abituarci a non dare per scontate le risorse che fino ad oggi trovavamo con facilità e a basso costo ed, anzi, dovremo imparare a farne tesoro. Su questo tema Bertone chiarisce che: “Dobbiamo consumare in modo sostenibile. E Sant’Anna infatti ha lanciato la biobottiglia più di dieci anni fa, tutta la plastica va riciclata, e i trasporti che usiamo sono green…”.

L’acqua è un bene comune e Sant’Anna non è disposta ad accettare la situazione attuale, infatti l’azienda è già pronto ad investire per trovare nuove fonti. Da tempo si parla di bacini e laghi artificiali in altre zone d’Italia, e la speranza è che molti altri imprenditori facciano la stessa scelta.

Staremo a vedere cosa succederà, ma per il momento dovremo accontentarci dell’acqua naturale!

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