Ristorazione in Italia: rapporto annuale Fipe 2018

Brioche e cappuccino alle 8.00 del mattino nel bar davanti al nostro luogo di lavoro, pranzo aziendale nel ristorante dietro l’angolo, apericena con amici nel pub in centro il venerdì…

Che sia per colazione, pranzo o cena, quante volte ci capita di mangiare fuori casa? Ogni giorno trascorriamo tanto tempo tra ristoranti, bar, caffetterie e locali gastronomici che ci accolgono numerosi con le loro pietanze. Ma non solo: questi luoghi sono anche i testimoni di un grande cambiamento che sta avvenendo nel nostro stile di vita e nel nostro modo di mangiare.

A dare una maggiore chiarezza sul mondo della ristorazione e su come noi italiani ci relazioniamo con esso è il report annuale della Fipe, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi. Dal Rapporto sulla Ristorazione riferito a dati raccolti fino al 31 dicembre 2018, emerge come il cibo per gli italiani sia collegato all’idea di convivialità, salute e passione e anche come il nostro rapporto con esso sia cambiato nel tempo.
Rapporto Ristorazione: il mercato della ristorazione in Italia nel 2018
È inutile negarlo: gli italiani apprezzano sempre di più mangiare fuori casa e per questa ragione il settore “alberghi e ristoranti” nel 2017 ha raggiunto un valore di oltre 6,6 miliardi di euro con la ristorazione che da sola ha superato i 4 miliardi di euro, crescendo rispetto all’anno precedente del 5,7%.

E quanto hanno speso le famiglie in servizi di ristorazione? Nel 2017 la spesa è stata di 82.868 milioni di euro con una crescita del 4,7%.

E mentre il consumo di cibo in casa negli ultimi dieci anni è sceso progressivamente, la spesa alimentare delle famiglie fuori casa rappresenta invece il 36% della spesa totale: questo dato dimostra come agli italiani piace trascorrere molto tempo fuori casa, tanto che il mercato della ristorazione in Italia è al terzo posto, dopo Regno Unito e Spagna, con un valore di oltre 80 miliardi.

Quali sono, dunque, i nuovi stili alimentari degli italiani?

Il 65,7% degli intervistati preferisce fare colazione fuori casa almeno una o due volte al mese, mentre l’11,2 % lo fa tutti i giorni: bar, caffetterie e pasticcerie sono i luoghi più frequentati per questo pasto. Cosa ordinano gli italiani per colazione? Soprattutto snack dolci e caffè, seguiti da latte e cappuccino.

Il pranzo fuori casa nei giorni feriali mantiene percentuali simili a quelli per la colazione: il 66,7% ha dichiarato di pranzare fuori casa almeno una o due volte al mese e l’11,3% pranza fuori tutti i giorni. I locali preferiti rimangano i bar, al primo posto, seguiti da trattorie e ristoranti. Naturalmente, i primi piatti sono i più ordinati, ma anche il classico panino continua ad essere molto apprezzato. Anche nel week-end continua ad essere alta la percentuale di persone che pranza fuori almeno un sabato o una domenica al mese.

Anche la cena fuori casa rimane nelle abitudini degli italiani: il 62,4% ha detto di cenare fuori almeno una o due volte al mese, soprattutto nelle pizzerie: pizza e secondi sono infatti i piatti più ordinati insieme all’immancabile dessert.
Le abitudini alimentari in casa: food delivery in crescita
E per chi invece decide di rimanere a casa?

La ricerca ha messo in rilievo come molte famiglie ritengono di non avere abbastanza tempo da dedicare alla cucina a casa. Infatti, solo il 32,7% degli intervistati cucina tutti i giorni a pranzo, e il 53% a cena. È interessante notare come il pranzo si stato scavalcato nel tempo dalla cena che è diventato il pasto più importante della giornata.

Il tempo diventa una risorsa importante anche per quel che riguarda la preparazione dei pasti. Se, infatti, per cucinare un piatto si impiegano in media 37 minuti, per consumarlo ci si impiega ancora meno: solo 29 minuti.

Per fare la spesa, il 48,6% degli intervistati dedica una o due ore a settimana agli acquisti alimentari e il 50,1% preferisce acquistare il necessario giorno per giorno.

In una situazione nella quale il tempo non è mai abbastanza, quindi, non dovrebbe stupire come un particolare settore della ristorazione sia in continua crescita da alcuni anni: il food delivery, cioè il cibo a domicilio. Ne abbiamo già parlato in un recente articolo al quale vi rimandiamo per approfondire l'argomento.
Gli italiani a tavola: salute, emozioni e convivialità
Forse il dato più interessante è la crescente attenzione per la salute a tavola: il 97,1% degli intervistati è consapevole che la nostra salute e il nostro benessere dipendono da ciò che mangiamo.

Nonostante questo, però, solo il 53,3% dichiara di mangiare ogni giorno verdure e ortaggi. Maggiore è invece il consumo della frutta, che si aggira attorno al 74%.

Il consumo di carne rimane diffuso: l’80% mangia carni bianche una volta a settimana mentre il 59% sceglie la carne rossa. Anche il consumo di pesce si mantiene alto, superando addirittura quello della carne rossa.

L’8,3% degli intervistati non mangia più pane e pasta quotidianamente, ma è ancora alta la percentuale di coloro che li preferiscono abitualmente. Il latte fa ancora parte della dieta quotidiana di una persona su due, ma non tra i giovani e i bambini: solo il 71,2% lo beve tutti i giorni, un dato che è sceso molto negli ultimi 15 anni.

Insomma, gli stili e le abitudini alimentari cambiano ma c’è anche molta positività a tavola: il 44,6% degli italiani vivono ancora il momento di mettersi a tavola come un’occasione di relax e per riunire la famiglia.

Ma non solo: anche la cucina è un momento per evocare ricordi e forti emozioni, amore e nostalgia. Si tratta soprattutto di quei momenti in cui vengono cucinati ricette e piatti tradizionali che si tramandano di generazione in generazione, in prevalenza da mamme o nonne.
Questo dimostra come in Italia il cibo ha ancora una forte funzione di convivialità e il momento di mettersi a tavola è fondamentale per le relazioni individuali e collettive.

Di seguito, potete trovare i grafici della ricerca e leggere il rapporto integrale pubblicato della Fipe.

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