Spyce: il primo ristorante con chef robot!

Il futuro è sempre più vicino, almeno in America! Insieme ai primi progetti di auto volanti e robot parlanti, adesso la tecnologia più avanzata entra anche nel mondo del food!

E se già in Italia esistono laboratori di cucina hi-tech che velocizzano e migliorano la produzione, a Boston negli Stati Uniti ha aperto il primo ristorante dove dietro ai fornelli non troverete cuochi in carne e ossa, ma robot!
Robot in cucina!?
Il progetto, in realtà, è meno fantascientifico di quello che si pensa. Non stiamo infatti parlando di robot umanoidi ma piuttosto di una cucina tecnologicamente avanzata nella quale i cibi vengono preparati senza l’intervento umano: una squadra di 7 robot da cucina è stata infatti programmata per cucinare piatti complessi, oltre ad essere stata dotata anche di tecnologia autopulente.

Il locale si chiama Spyce e il suo motto è raggiungere l’eccellenza culinaria grazie alla tecnologia. Il progetto è nato dall’idea di 4 studenti dell’Istituto di Tecnologia del Massachusetts (conosciuto anche come MIT), che cercavano un’alternativa veloce e salutare ai ristoranti più comuni. Da qui è partita l’idea di realizzare la prima cucina robotica in grado di servire ai clienti, in soli 3 minuti, piatti sani a basso costo e quindi accessibili a tutti.
Menu sostenibile
Nel menu potrete trovare soprattutto piatti etnici e speziati, serviti in apposite scodelle. Gli ingredienti principali sono verdure e pollo, entrambi alimenti sostenibili. Il tutto viene seguito dagli occhi attenti del responsabile della cucina, lo chef Daniel Boulud, scelto proprio dai giovani imprenditori per realizzare dei menu e delle combinazioni di gusto eccellenti.
Il ruolo dei camerieri: e il personale "umano"?
Naturalmente non ci sono solo robot! Oltre allo chef Boulud, allo Spyce il personale, sgravato dal doversi occupare della cucina a tempo pieno, avrà prima di tutto il compito di far sentire i clienti a proprio agio. Tra le altre mansioni, i dipendenti si occupano anche di selezionare gli ingredienti, inserirli nelle pentole automatizzate e rifinire poi esteticamente i piatti realizzati.

Per il momento, i proprietari stanno valutando la possibilità di aprire altri ristoranti negli Stati Uniti, ma chissà che un giorno non arrivino anche in Italia i primi robo-chef!

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