Alimenti vietati per il bambino

Tutte le informazioni utili sullo svezzamento del bambino:

Durante lo svezzamento, oltre agli alimenti da integrare nella nutrizione del bambino, è bene fare attenzione anche a ciò che invece è proibito o poco consigliato, se non in casi eccezionali. Alcuni dei cibi che siamo abituare a consumare da adulti, infatti, non sono adatti per il regime alimentare dei più piccini almeno fino ai 3 anni, specie in merito ai possibili agenti patogeni contro i quali il loro organismo deve ancora imparare a proteggersi. Da non ignorare, poi, che il bambino è ancora nella fase della crescita, e alcuni organi, specie quelli digestivi, si devono perfezionare a poco a poco, così da poter metabolizzare i nutrienti dei principali alimenti.

Per quanto possa sembrare un approccio che tende a precludere una dieta varia e completa, in realtà vengono eliminati solo pochi alimenti o qualche tipo di cottura, senza necessità di stravolgere la spesa di quei genitori che voglio abituare il figlio a consumare gli stessi alimenti.

In merito ai prodotti non vietati ma sconsigliati, il suggerimento più pratico è quello di proporli molto raramente al bambino, così da abituarlo a una grande varietà di cibi pur senza esagerare. Gli alimenti in questione sono i cibi più grassi e zuccherini, poco sicuri dal punto di vista batterico e che potrebbero determinare delle abitudini scorrette in cucina in età più adulta.

Alimenti vietati
Come accennato in precedenza, durante i primi 3 anni di vita del bambino bisogna evitare alcuni cibi che potrebbero essere nocivi per la sua salute, oltre a non venire assimilati al meglio proprio a causa della tenera età del suo stesso organismo, ancora in via di sviluppo.

Gli alimenti di maggiore rilievo, che devono essere vietati in questo arco di tempo, sono soprattutto le principali proteine crude; per quanto i principi nutritivi delle proteine in sé siano fondamentali per la corretta crescita del bambino, se preparate senza una cottura completa sono da evitare completamente.
Le uova crude o poco cotte sono vietate, così come lo sono per la madre incinta e durante l’allattamento, in quanto possano causare la salmonellosi assieme a diversi agenti patogeni, particolarmente rischiosi per l’organismo del bambino sotto i 3 anni.
La carne e il pesce crudi, come il carpaccio, il filetto al sangue e il sushi, bisogna evitarli con particolare attenzione, e si possono proporre al bambino solo se ben cotti; è dunque necessario prestare un’estrema attenzione alla preparazione di carne e pesce, prediligendo una cottura più lunga piuttosto di rischiare.

Ci sono poi degli alimenti che il corpo del bambino non riesce ancora ad assimilare al meglio, e l’accumulo dei minerali difficilmente assorbiti può essere un vero e proprio pericolo per la sua salute. Sono dunque vietati gli infusi come il tè classico, il tè verde o la camomilla, soprattutto per la presenza di tannino, che lega il ferro ad altri minerali bloccandone la naturale efficacia.
Anche il pesce spada è assolutamente vietato, addirittura fino ai 16 anni, per il rischio di un eccessivo accumulo di mercurio nell’organismo.

I frutti di mare, che pur essendo molto apprezzati dagli adulti sono sempre pericolosi anche per i più grandi, sono maggiormente proibiti per i bambini.

Il miele, per quanto possa sembrare più sano dello zucchero semolato, può contenere delle spore altamente nocive, difficili da distruggere con i pochi acidi presenti nello stomaco dei bambini, in quanto sia lo stomaco che l’intestino non sono ancora sufficientemente sviluppati.

Gli alimenti sconsigliati
Pur non essendo troppo pericolosi per la salute e lo sviluppo dei bambini, vi sono alcuni cibi che sono comunque poco consigliati sia per le proprietà per lo più grasse, sia per la loro conservazione che potrebbe essere il fulcro di eventuali batteri rischiosi.

Il burro fuso è uno degli ingredienti da evitare entro i 3 anni del bambino per ogni genere di preparazione; il suggerimento migliore è quello di usarne poco e raramente solo a crudo. In caso di pastine in bianco, bisogna prediligere sempre l’olio extravergine d’oliva.

Per quanto possano diventare la passione dei più piccoli, i salumi e i formaggi grassi non devono far parte della loro dieta alimentare in tenera età; per quanto riguarda i primi, si tratta soprattutto di carni crude con una conservazione a lungo termine che potrebbe attirare a sé un gran numero di agenti patogeni pericolosi per l’organismo dei bambini.

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