Cibo bio a poco prezzo
Sapevate che l’Italia è al secondo posto in Europa e al quinto nel mondo per superficie biologica? Secondo le statistiche fornite dal Sinab (il Sistema di Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica presso il Mipaaf) la superficie è a quota 1,3 milioni di ettari (+12,8% rispetto al 2012, circa un decimo della superficie agricola italiana), il numero di aziende ammonta a 46mila produttori e oltre 52mila operatori e il fatturato a 3,5 miliardi di euro (oltre il 2% delle vendite alimentari totali del Paese).
Perchè bio
Ma perché dovremmo scegliere uno stile di vita bio rinunciando alla comodità della grande distribuzione? Beh, tanto per cominciare, perché fa bene a noi: un’alimentazione libera da sostanze chimiche e modificazioni genetiche non ha mai fatto male a nessuno. Inoltre perché si rispetta l’ambiente, il nostro ambiente, l’unico che abbiamo a disposizione per il resto dei nostri giorni (sempre che fra qualche anno gli scienziati non scoprano che la vita su Marte è possibile, allora le cose potrebbero cambiare…forse).
Sì ok, rispettiamo l’ambiente ed evitiamo di ingerire sostanze dannose, ma quanto ci costa? Purtroppo l’alimentazione biologica costa un po’ di più rispetto all’alimentazione “industriale” ma ci sono, anche in questo caso, molti modi per risparmiare, e non poco.
Tutti, prima di avvicinarsi a questo stile di vita, sono molto scettici al riguardo. Si pensa sempre che non valga la pena spendere tanti soldi per alimentarsi e che lavando bene la frutta e la verdura si possono eliminare tutti i residui di pesticidi e fertilizzanti. Ma per quanto riguarda la carne e il pesce d’allevamento? I fertilizzanti e i pesticidi utilizzati per coltivare le verdure di cui gli animali stessi si cibano, gli antibiotici somministrati per prevenire eventuali malattie e i farmaci per curare lo stress da sovraffollamento e la debolezza congenita non possono essere eliminati in nessun modo. Purtroppo queste sostanze restano lì e noi ce le mangiamo. Niente panico però. Esistono tanti trucchetti per mangiare bene e spendere poco.
Sì ok, rispettiamo l’ambiente ed evitiamo di ingerire sostanze dannose, ma quanto ci costa? Purtroppo l’alimentazione biologica costa un po’ di più rispetto all’alimentazione “industriale” ma ci sono, anche in questo caso, molti modi per risparmiare, e non poco.
Tutti, prima di avvicinarsi a questo stile di vita, sono molto scettici al riguardo. Si pensa sempre che non valga la pena spendere tanti soldi per alimentarsi e che lavando bene la frutta e la verdura si possono eliminare tutti i residui di pesticidi e fertilizzanti. Ma per quanto riguarda la carne e il pesce d’allevamento? I fertilizzanti e i pesticidi utilizzati per coltivare le verdure di cui gli animali stessi si cibano, gli antibiotici somministrati per prevenire eventuali malattie e i farmaci per curare lo stress da sovraffollamento e la debolezza congenita non possono essere eliminati in nessun modo. Purtroppo queste sostanze restano lì e noi ce le mangiamo. Niente panico però. Esistono tanti trucchetti per mangiare bene e spendere poco.
Bio a costo contenuto
Tanto per cominciare i prodotti biologici si possono acquistare direttamente presso le aziende agricole. Oltre ai vantaggi economici, è possibile passare una giornata in campagna e vedere con i nostri occhi da dove proviene il cibo che mangiamo.
Se non abbiamo la possibilità di lasciare la nostra amata città, un’ottima alternativa è rappresentata dal mercato degli agricoltori o mercato a chilometro zero: molti comuni italiani mettono a disposizione degli agricoltori locali degli spazi dove poter vendere i loro prodotti. Questi mercati sono organizzati a cadenza settimanale e danno ai consumatori l’opportunità di acquistare prodotti freschi di zona, realizzati senza l’ausilio di sostanze chimiche.
Vi sono infine i Gruppi di Acquisto Solidale (GAS). Si tratta di gruppi di cittadini che si riuniscono per fare una spesa collettiva presso i vari produttori locali. Di solito comunicano via e-mail per organizzare la lista della spesa e, una volta alla settimana, effettuano gli ordini. Questa forma di acquisto sta prendendo piede nel nostro Paese, in quanto, grazie a degli ordini consistenti, il produttore può abbassare notevolmente il prezzo e i consumatori possono avere dei prodotti bio a un prezzo pressoché in linea con la distribuzione industriale.
Se non abbiamo la possibilità di lasciare la nostra amata città, un’ottima alternativa è rappresentata dal mercato degli agricoltori o mercato a chilometro zero: molti comuni italiani mettono a disposizione degli agricoltori locali degli spazi dove poter vendere i loro prodotti. Questi mercati sono organizzati a cadenza settimanale e danno ai consumatori l’opportunità di acquistare prodotti freschi di zona, realizzati senza l’ausilio di sostanze chimiche.
Vi sono infine i Gruppi di Acquisto Solidale (GAS). Si tratta di gruppi di cittadini che si riuniscono per fare una spesa collettiva presso i vari produttori locali. Di solito comunicano via e-mail per organizzare la lista della spesa e, una volta alla settimana, effettuano gli ordini. Questa forma di acquisto sta prendendo piede nel nostro Paese, in quanto, grazie a degli ordini consistenti, il produttore può abbassare notevolmente il prezzo e i consumatori possono avere dei prodotti bio a un prezzo pressoché in linea con la distribuzione industriale.