Cos'è l'allevamento biologico
Il mondo del biologico non include solo l'agricoltura: c'è anche l'allevamento. Ma cos'è precisamente l'allevamento biologico?
In generale si può dire questo: si tratta di un allevamento che cerca di rispettare il ritmo fisiologico di crescita degli animali e i loro comportamenti naturali, senza forzarli in alcun modo per avere una resa maggiore (come avviene invece nell'allevamento intensivo).
Nello specifico, così come l'agricoltura bio deve rispettare delle regole precise, anche l'allevamento biologico deve, per essere definito tale, rispettare alcuni standard predefiniti. Vediamo quali sono.
Il pascolo
L’obiettivo principale dell'allevamento biologico è quello di salvaguardare il benessere degli animali, per ottenere carne e altri prodotti alimentari (uova, latte) di alta qualità. Fondamentali per il benessere degli animali sono le tecniche utilizzate per il pascolo. Il pascolo biologico rispetta alcune regole fondamentali: in linea di massima gli animali, condizioni climatiche permettendo, vengono fatti pascolare all'aperto. E in più, per garantire al bestiame ampi spazi che li facciano muovere liberamente, il numero di animali dev'essere proporzionale alla terra che si ha a disposizione. Anche gli spazi coperti e le lettiere destinati agli animali sono pensati in modo da rispondere alle loro esigenze specifiche.
La dieta degli animali allevati biologicamente
Rigide regole devono essere rispettate anche per tutto quello che riguarda l'alimentazione del bestiame: se non vengono osservati determinati standard, l'allevamento non può infatti definirsi biologico.
Il bestiame deve essere alimentato con cibo di origine biologica (almeno il 50%), scelto sulla base dei reali fabbisogni di ogni specie animale. Gli alimenti, per la maggior parte di origine vegetale, sono generalmente prodotti dalla stessa azienda o al massimo da aziende biologiche poste nelle vicinanze, in linea con il concetto di sviluppo ecosostenibile proprio della filosofia economica biologica.
Agli animali allevati biologicamente non possono in nessun caso essere somministrati organismi geneticamente modificati, vitamine o integratori sintetici o altre sostanze non naturali, allo scopo di aumentare l'appetito e velocizzare la crescita (prassi invece abituale nell'allevamento intensivo).
Altre norme da rispettare nell'allevamento biologico
Il concetto generale che sta alla base dell'allevamento biologico è l'utilizzo delle sole risorse naturali e il rifiuto di quelle sintetiche. Oltre al divieto di utilizzare organismi geneticamente modificati (ogni anno sono previste ispezioni per verificare questo), l’allevamento biologico segue altre regole generali di comportamento, sempre nell'ottica di favorire la crescita naturale dell'animale. Non vengono allevate razze selezionate, ma solo rustiche e autoctone, perché hanno già le caratteristiche per adattarsi al meglio alle condizioni climatiche e paesaggistiche locali, a differenza di quelle selezionate. Del tutto vietate ovviamente le manipolazioni genetiche.
Altre norme riguardano il modo di trasportare gli animali: il bestiame dev'essere trasportato solo per brevi tragitti e in modo tale da non essere messo in condizioni di disagio o peggio ancora di sofferenza. La stessa “delicatezza” deve anche caratterizzare le fasi di carico e scarico del bestiame e quella di macellazione.
Inoltre, in caso di malattia degli animali, l'allevamento biologico prevede il ricorso alle sole cure fitoterapiche e omeopatiche. L'utilizzo di antibiotici e di altri medicinali è ammesso solo nel caso in cui le cure naturali non abbiano prodotto alcun effetto.
In generale si può dire questo: si tratta di un allevamento che cerca di rispettare il ritmo fisiologico di crescita degli animali e i loro comportamenti naturali, senza forzarli in alcun modo per avere una resa maggiore (come avviene invece nell'allevamento intensivo).
Nello specifico, così come l'agricoltura bio deve rispettare delle regole precise, anche l'allevamento biologico deve, per essere definito tale, rispettare alcuni standard predefiniti. Vediamo quali sono.
Il pascolo
L’obiettivo principale dell'allevamento biologico è quello di salvaguardare il benessere degli animali, per ottenere carne e altri prodotti alimentari (uova, latte) di alta qualità. Fondamentali per il benessere degli animali sono le tecniche utilizzate per il pascolo. Il pascolo biologico rispetta alcune regole fondamentali: in linea di massima gli animali, condizioni climatiche permettendo, vengono fatti pascolare all'aperto. E in più, per garantire al bestiame ampi spazi che li facciano muovere liberamente, il numero di animali dev'essere proporzionale alla terra che si ha a disposizione. Anche gli spazi coperti e le lettiere destinati agli animali sono pensati in modo da rispondere alle loro esigenze specifiche.
La dieta degli animali allevati biologicamente
Rigide regole devono essere rispettate anche per tutto quello che riguarda l'alimentazione del bestiame: se non vengono osservati determinati standard, l'allevamento non può infatti definirsi biologico.
Il bestiame deve essere alimentato con cibo di origine biologica (almeno il 50%), scelto sulla base dei reali fabbisogni di ogni specie animale. Gli alimenti, per la maggior parte di origine vegetale, sono generalmente prodotti dalla stessa azienda o al massimo da aziende biologiche poste nelle vicinanze, in linea con il concetto di sviluppo ecosostenibile proprio della filosofia economica biologica.
Agli animali allevati biologicamente non possono in nessun caso essere somministrati organismi geneticamente modificati, vitamine o integratori sintetici o altre sostanze non naturali, allo scopo di aumentare l'appetito e velocizzare la crescita (prassi invece abituale nell'allevamento intensivo).
Altre norme da rispettare nell'allevamento biologico
Il concetto generale che sta alla base dell'allevamento biologico è l'utilizzo delle sole risorse naturali e il rifiuto di quelle sintetiche. Oltre al divieto di utilizzare organismi geneticamente modificati (ogni anno sono previste ispezioni per verificare questo), l’allevamento biologico segue altre regole generali di comportamento, sempre nell'ottica di favorire la crescita naturale dell'animale. Non vengono allevate razze selezionate, ma solo rustiche e autoctone, perché hanno già le caratteristiche per adattarsi al meglio alle condizioni climatiche e paesaggistiche locali, a differenza di quelle selezionate. Del tutto vietate ovviamente le manipolazioni genetiche.
Altre norme riguardano il modo di trasportare gli animali: il bestiame dev'essere trasportato solo per brevi tragitti e in modo tale da non essere messo in condizioni di disagio o peggio ancora di sofferenza. La stessa “delicatezza” deve anche caratterizzare le fasi di carico e scarico del bestiame e quella di macellazione.
Inoltre, in caso di malattia degli animali, l'allevamento biologico prevede il ricorso alle sole cure fitoterapiche e omeopatiche. L'utilizzo di antibiotici e di altri medicinali è ammesso solo nel caso in cui le cure naturali non abbiano prodotto alcun effetto.