Tutto quello che dovete sapere sulle agrigelaterie
Le agrigelaterie sono gestite dagli agricoltori proprietari delle aziende agricole biologiche da cui ricavano le materie prime che poi andranno a utilizzare per produrre dell’ottimo gelato bio (a chilometro zero) i cui gusti sono sempre in sintonia con l’andamento delle stagioni. Fragole e pesche nelle stagioni calde, castagne e agrumi in quelle fredde sono solo alcuni dei gusti disponibili, senza dimenticare i classici alla crema prodotti con il latte biologico munto in loco.
La differenza tra una gelateria tradizionale e un agrigelateria non sta nei macchinari o nel processo produttivo (quelli sono gli stessi) ma nel fatto che quest’ultima utilizza esclusivamente materie prime provenienti da agricoltura biologica certificata: solo prodotti naturali di produzione locale, niente coloranti, addensanti o aromi artificiali. A tale scopo, sono sempre più numerose le aziende che producono semilavorati per l’industria del gelato artigianale, mettendo in commercio prodotti certificati e adatti per questo tipo di produzione.
Sempre più voglia di qualità
Nel nostro Paese, secondo i dati Ismea/GFK-Eurisko, ci si preoccupa sempre di più di condurre un’alimentazione equilibrata e sana, si sceglie di acquistare il cibo solo in determinati punti vendita (quelli in cui, anche se non totalmente, offrono una vasta scelta di prodotti bio) e anche quando si decide di mangiare fuori casa si sceglie con cura dove farlo. Gli italiani, perciò, sempre più spesso optano per il mangiar sano e quindi per il biologico, registrando un aumento dei fatturati pari a un +12,5% al Nord Ovest e un +19% al Centro Sud. Da questi dati emerge anche che i consumatori di prodotti biologici restano coerenti nelle loro scelte alimentari anche al di fuori delle mura domestiche, per cui sì al gelato artigianale a patto che sia biologico.
Un occhio di riguardo alle intolleranze
L’agrigelateria, tra le altre cose, non si occupa soltanto di biologico, ma anche molta attenzione nei confronti di intolleranze e allergie: oltre a esporre le tabelle degli ingredienti, obbligatorie per legge, i prodotti che contengono alimenti “vietati” (lattosio e glutine, per citare i più comuni) vengono distinti dagli altri mediante bollini colorati in modo tale che il consumatore, al momento di ordinare, abbia sempre un quadro chiaro della situazione. Nel caso del glutine, per evitare possibili contaminazioni con le cialde normali, il gelato destinato ai celiaci solitamente viene conservato (o forse è meglio dire protetto) in laboratorio e servito all’occorrenza.
Ci si può fidare?
C’è forse ancora un certo gradi di diffidenza nei confronti di tutti gli esercenti che decidono di somministrare prodotti biologici. C’è sempre la paura di pagare di più un prodotto uguale a tutti gli altri. Non preoccupiamoci, dalla nostra parte abbiamo sempre la garanzia delle etichette e delle certificazioni europee che non possono mai mancare.
L’unica alternativa possibile per essere sicuri al cento per cento che un prodotto sia davvero di origine biologica sarebbe produrlo da sé, ma chi ha il tempo?
L’unica alternativa possibile per essere sicuri al cento per cento che un prodotto sia davvero di origine biologica sarebbe produrlo da sé, ma chi ha il tempo?